Tra le sorprese della Lotteria Italia 2020Gonars, un piccolo comune del Friuli Venezia Giulia. Qui è stato venduto infatti uno dei cinque biglietti vincenti per quanto riguarda la prima categoria, quella più ambita perché in ballo c’è il primo premio da 5 milioni di euro e poi gli altri, cioè quelli da 2,5 milioni, 1,5 milioni, un milione e 500mila euro. A Gonars è stato venduto quello del valore di 2,5 milioni di euro. Ma dov’è precisamente Gonars? Si trova in provincia di Udine. È un comune italiano di 4668 abitanti condizionato dagli avvenimenti della Seconda guerra mondiale, perché il regime fascista realizzò nell’autunno del 1941 un campo di concentramento. Qui dalla primavera del 1942 furono internate molte migliaia di civili rastrellati nei territori occupati dall’esercito italiano nell’allora Jugoslavia. Il campo di concentramento era stato costruito nell’autunno del 1941 in previsione dell’arrivo di prigionieri di guerra russi, ma non fu mai usato per questo scopo.
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GONARS, DOVE SI TROVA: QUI VINTI 2,5 MILIONI DI EURO
Nella primavera del 1942 invece fu appunto destinato all’internamento dei civili all’interno della “Provincia di Lubiana”, rastrellati dall’esercito italiano in applicazione della Circolare 3C del generale Roatta, comandante della II Armata, in cui si stabilivano le misure repressive da attuare nei territori occupati e annessi dall’Italia. Come tutti gli altri campi italiani per internati jugoslavi, il campo di concentramento di Gonars restò attivo fino al settembre del 1943, quando, con la sconfitta dell’esercito italiano, il contingente di guardia scappò e gli internati furono lasciati liberi di andarsene. Nei mesi successivi il campo fu poi occupato dalle truppe tedesche e destinato a tutti i prigionieri rastrellati nel Friuli come campo di transito. Al termine della guerra, la popolazione di Gonars smantellò il campo usando i materiali per altre costruzioni, quindi oggi delle strutture del campo non rimane più nulla. Ma a memoria di questo campo di concentramento, per iniziativa delle autorità jugoslave nel 1973 lo scultore Miodrag Zivkovic costruì un sacrario nel cimitero cittadino dove in due cripte furono trasferiti i resti di 453 cittadini sloveni e croati internati e morti nel campo di concentramento di Gonars.