Darko Kovacevic è stato ferito ad una gamba durante un agguato improvviso a cui è campato miracolosamente nella serata di ieri: l’ex attaccante serbo di Juventus e Lazio, che ha chiuso col calcio nel 2009 all’Olympiakos, è stato attaccato a colpi di pistola mentre si trovava fuori dalla sua casa a Glyfada, nel sobborgo di Atene. Secondo le primissime notizie, Kovacevic è stato ferito al ginocchio e trasportato d’urgenza in ospedale ma non è per fortuna in pericolo di vita: l’assurdità dell’attacco ha visto l’ex attaccante sotto la guida Ancelotti a Torino colpito, mentre stava uscendo dalla sua abitazione, da una coppia di killer rimasti in auto e fuggiti subito dopo la sparatoria. Secondo le stime della polizia greca, l’ipotesi già accreditata e che possa trattarsi di un “avvertimento” per Darko che è stato anche per anni uomo di livello nella dirigenza della Federazione Serba: in serata poi è stata ritrovata la Smart usata nella sparatoria, bruciata a poche centinaia di metri dalla casa di Kovacevic.
IL RACCONTO DELL’EX JUVENTUS SCAMPATO ALL’AGGUATO
Secondo la polizia, resta difficile da immaginare che i due killer professionisti – se effettivamente confermati come tale – possano aver mancato da una distanza così ravvicinata il bersaglio intenzionale: per questo che pensano più ad un avvertimento, comunque misterioso nelle motivazioni visto il soggetto, un ex calciatore senza legame alcuno con la malavita locale o internazionale. «Ho visto una persona uscire da una macchina – racconta l’ex giocatore della Juve, riportata dai media greci – e avvicinarsi a me. Quanto mi sono accorto che aveva una pistola e la stava puntando verso di me per istinto mi sono buttato a terra. Ed è stato in quel momento che mi ha sparato. Poi si è allontanato di corsa ed è sparito a bordo del suo veicolo»; la ferita alla gamba se l’è procurata non per uno sparo ma nel tentativo di evitarlo dopo che si è gettato a terra bruscamente appena fuori dalla sua abitazione. «Se buttano una palla in area, di sicuro la becca lui», così diceva di lui ai tempi della Juve l’allenatore di allora, Carletto Ancelotti, e così fece vedere alla Real Sociedad e in parte alla Lazio. A Torino non esplose mai, anche perché pochi mesi dopo l’acquisto nel 2000 venne utilizzato come pedina di scambio per raggiungere Marcelo Salas. Con l’Olympiakos di Atene ha vinto due campionati (2007-2008 e 2008-2009) e dopo il ritiro nel 2009 è diventato un loro dirigente. Il caso di Kovacevic ricorda da vicino quanto avvenuto tragicamente qualche mese fa con Kevin Maynard, il 32enne difensore ex Premier League morto dopo una sparatoria in Olanda mentre tornava dagli allenamenti della sua ultima squadra, l’Alphense Boys.