Di fronte ai quasi 35 milioni per Checco Zalone, che con il suo primo film da regista – Tolo Tolo – macina un record dopo l’altro, c’è chi non si scompone. Renato Pozzetto, per esempio. Lui, che tra il 1984 e il 1985 (gli anni di Troisi e C’era una volta in America) con due film, Lui è peggio di me e II ragazzo di campagna, fece i migliori incassi della stagione. Lui, che con Mollo tutto nel 1995 anticipò il grande tema di Tolo Tolo. un imprenditore che scappa in Africa per rifarsi una vita. Renato Pozzetto, 80 anni a luglio, di fronte al successo di Zalone sorride sornione. “La ruota gira – dice intervistato per Il Messaggero – ogni epoca ha il suo Pozzetto. Zalone è il nuovo Pozzetto? Mi fa sorridere l’idea. Io sono stato fortunato: se un collega lo è altrettanto mi fa piacere. In comune abbiamo il fatto di essere osannati dai giovani e disprezzati da una parte della critica”.
Renato Pozzetto VS Zalone: “Comici lontani dal mio umorismo”
Renato Pozzetto racconta anche di non avere visto il film di Checco Zalone: “Spesso i nuovi comici sono lontani dall’umorismo che mi appartiene. Ma non mi faccia fare il maestrino. Lui è politico, se io lo sono mai stato? Ho fatto il ’68. come tanti. Ma la visione politica si può modificare nel tempo. Perché non faccio più film? Ne ho fatti 70. non posso lamentarmi. Con il tempo i ruoli diminuiscono. Amavo raccontare i rapporti tra uomini e donne, a questa età non sarei più credibile. Non è che si può fare il cinema fino alla morte”. Nonostante questo il comico, pensava ad un sequel de “Il ragazzo di campagna”, dal titolo “Una mucca in paradiso”: “L’idea c’è, non trovo entusiasmo nelle produzioni. Nessuno me lo fa fare”. Poi il mea culpa: “Passi falsi? Si fanno sempre. In passato mi hanno chiesto di fare cose che non condividevo, o di lavorare con persone che non volevo. Ho detto molti no. A un certo punto a me e Cochi offrivano solo film che scimmiottavano il passato: i due carabinieri, il prete e il sindaco, tutte cose già viste. Forse un passo falso fu fare il primo film: avevo i miei amici, facevo teatro con loro, stavo bene. Chi me lo fece fare?”.