Della misteriosa scomparsa di Antonio Russo, la trasmissione Chi l’ha visto si era occupata nelle passate settimane. Dell’uomo, 78 anni, si sono perse le tracce dal 29 novembre scorso da Terme Vigliatore, frazione Marchesana (Messina). Adesso però la stessa trasmissione ha scoperto delle cose agghiaccianti sulla moglie Anna Santa, la stessa che in lacrime ha pregato l’inviato di cercare l’anziano signore che da alcuni anni, dopo 43 anni trascorsi in Svizzera, era tornato in Sicilia e si era unito alla donna. A quanto pare Anna sarebbe stata condannata in passato per omicidio e circonvenzione di incapace, per avere avvelenato una coppia di anziani appropriandosi dei suoi risparmi. Successivamente aveva truffato altri anziani promettendo loro di sposarli in cambio dei loro soldi. Nicola, fratello di Antonio, ai microfoni di Chi l’ha visto ha commentato: “Cosa devo pensare io? Penso che a scomparire così è una cosa incredibile”. Le ultime persone a vedere Antonio Russo il 29 novembre sono state proprio Anna e la figlia Pina. Ai microfoni dell’inviato la moglie aveva parlato di una telefonata in cui Antonio diceva di essere rimasto incastrato. “Io questa donna non l’ho vista mai, l’ho vista ma camminava a testa in giù”, ha detto il fratello. “Al matrimonio non ero stato invitato”, ha aggiunto.
ANTONIO RUSSO, 78ENNE SCOMPARSO DA MESSINA: OMBRE SULLA MOGLIE
Da quando è iniziata la frequentazione con Anna Santa, Antonio Russo si sarebbe isolato dal resto della sua famiglia, compreso il fratello Nicola. Ma cosa è successo il giorno di fine novembre dopo essere uscito di casa intorno alle 16? Il fratello spiega che la moglie non lo avrebbe avvertito della scomparsa. Per l’uomo, l’unica a sapere la verità sarebbe solo Anna. Le sue proprietà ed il suo denaro possono avere a che fare con la sua scomparsa? Questo non è chiaro anche se da quanto appreso l’uomo avrebbe acquistato una casa alla figlia Pina. Chi l’ha visto ha fatto un passo indietro intervistato la figlia dei due coniugi uccisi: “E’ un’assassina”, ha commentato parlando di Anna. Siamo nel 1989, fine novembre, quando la figlia dei coniugi fu avvertita della sparizione della madre e del padre, portati via da due auto. In casa non c’era più nulla e si scoprì che Anna avrebbe fatto firmare una procura speciale per poter disporre dei loro soldi, prendendosi circa 700 milioni. La donna oggi si dichiara innocente. In primo grado fu assolta ma in Appello fu condannata in via definitiva a 16 anni. Ma subito dopo arriva la condanna per circonvenzione di incapace e furto aggravato ai danni di altri quattro anziani, ma le persone truffate potrebbero essere molte di più.