RIZZETTO SU QUOTA 102
L’ipotesi di una riforma pensioni con Quota 102 non piace a Walter Rizzetto, che sul suo profilo Facebook scrive: “In Italia ci sono lavoratori che dopo 41 anni di fatica, sudore e contributi non riescono ancora ad andare in #pensione. Ed al posto di pensare e mettere in campo la cosi detta ‘Quota 41’ ovvero andare in pensione dopo 41 anni di attività, ecco che si inventano qualsiasi cosa, tipo questa nuova e stupefacente proposta. Ma è così difficile pensare di mandare a riposo prima le persone che lavorano da oltre 40 anni?”. Daniela Santanché si schiera invece contro l’ipotesi di una Quota 100 con ricalcolo contributivo, che, comporterebbe una decurtazione capace di trasformare un assegno di 1.400 euro in uno da 1.200. “Mettetela come volete ma di qualsiasi cosa si tratti questi gentiluomini sanno solo mettere le mani nelle tasche degli italiani. Fin nelle #pensioni: ‘via 200 euro dagli assegni’.Ma tranquilli, presto li mandiamo a casa”, scrive su Twitter la senatrice di Fratelli d’Italia.
L’ERRORE DELL’INPS
Le segreterie provinciali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil di La Spezia ricordano, come già emerso in un articolo del Secolo XIX in tema di riforma pensioni, che “sono state riscontrate anomalie nell’applicazione della rivalutazione di alcune pensioni”. Per questo verrà chiesta “all’Inps territoriale una ricerca puntuale e chiarimenti su come intenderà agire tecnicamente ed in che tempi per fare luce e risolvere gli eventuali squilibri”. I sindacati, come riporta cittadellaspezia.it, evidenziano qual è stato il problema cui l’Inps dovrà rimediare: “Con la mensilità di gennaio alcune pensioni sono state soggette, oltre al previsto conguaglio fiscale, anche a una ulteriore trattenuta relativa all’attribuzione della rivalutazione ai sensi della sentenza 70/2015. Per l’anno 2019 la quota di pensione relativa all’incremento derivante da questa sentenza non è stata compresa nell’importo lordo della pensione stessa: questo ha comportato una diminuzione della somma complessiva dello scorso dicembre, di gennaio 2020 e un debito relativo all’anno 2019 trattenuto a gennaio”.