I nuovi divieti per migliorare la qualità dell’aria scatteranno da domani a Milano. Lo ha comunicato poco fa l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, alla luce dei recenti accumuli di smog nell’atmosfera, come fatto sapere dall’Arpa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente della Lombardia. Nella giornata di ieri le centraline cittadine hanno registrato valori di particolato fra i 74 e gli 89 microgrammi per metro cubo, per una soglia massima di soli 50. Situazione critica anche in altre zone dell’hinterland, come ad esempio Magenta, dove c’è stato il picco di ben 92 microgrammi. Male anche le province di Monza, Como e Lecco. “Siamo in emergenza smog – sono state le parole dell’assessore, riprese da tutti i principali quotidiani online – e la sequenza di superamenti dei livelli limite di Pm10 nell’aria è allarmante. Per questo abbiamo deciso di anticipare a domani le misure di secondo livello del protocollo aria della Regione Lombardia, che si aggiungono alle misure già in vigore e soprattutto ad Area B. In questa fase è necessario fare ancora di più”.
SMOG MILANO, DA DOMANI NUOVI DIVIETI EURO3 ED EURO4: GLI ORARI
Le misure dovevano essere introdotte il 17 gennaio, (di solito scattano al decimo giorno consecutivo di superamento del limite di Pm10), ma sono state anticipate al 15, domani, vista la situazione di emergenza. Di conseguenza da domani scatterà lo stop dei veicoli fino ad Euro 3 (compresi i veicoli commerciali), dalle ore 8:30 alle 18:30, dal lunedì alla domenica, e dalle ore 8:30 alle 12:30 per i veicoli fino ad Euro 4 dalle ore 8:30 alle 12:30. “E’ evidente a tutti che le misure straordinarie non sono risolutive del problema di accumulo delle polveri nei periodi più critici dell’anno – ha aggiunto Granelli -. Servono misure strutturali. Dallo scorso anno abbiamo attivato Area B, la grande Ztl che progressivamente tiene fuori dalla città i veicoli più inquinanti ma è importante nelle fasi critiche dare un segnale più forte. Chiediamo alla Regione di affrontare l’emergenza smog in modo strutturale, con misure efficaci, con aiuti a cittadini e imprese per il cambiamento del parco circolante e maggiori risorse per il trasporto pubblico, purtroppo invece nel 2020 queste risorse sono state diminuite. Siamo in un’area geograficamente complicata e bisogna fare di più: Governo, Regione e Unione Europea ci aiutino”