Donna lancia il suo furgone contro la caserma dei Carabinieri: choc nel Milanese, precisamente a Sesto San Giovanni, dove, nella notte fra lunedì 13 e martedì 14 gennaio 2020 si è assistito a un gesto di pura follia, che ha portato a un duplice arresto. Procediamo con ordine: tutto ha avuto inizio quando, intorno alle 2, in via Masaniello, una pattuglia dei Carabinieri ha deciso di effettuare un controllo su un ragazzo seduto in auto, in quel momento in sosta. Accortosi dell’arrivo dei militari, tuttavia, il giovane ha abbandonato la vettura e si è messo a correre con grande rapidità, quasi smaterializzandosi sotto gli occhi increduli delle forze dell’ordine, le quali, diramando l’allarme alle caserme dei Comuni limitrofi, riescono ugualmente a rintracciarlo in quel di Cinisello Balsamo, riconducendolo poi a Sesto San Giovanni. Qui, i carabinieri chiariscono quasi subito le ragioni della sua fuga: si tratta di un uomo di nazionalità bosniaca espulso una manciata di mesi fa dal nostro Paese. Per lui, era in vigore il divieto di rimettere piede sul suolo italiano per un quinquennio. Così, per il giovane sono scattate le manette per “reingresso illegale nel territorio nazionale”.
DONNA LANCIA FURGONE CONTRO CASERMA CARABINIERI: ARRESTATA
Successivamente, si è registrato l’arrivo in caserma dei familiari del fuggitivo; si trattava, in particolare, di sua moglie, della sorella minorenne e della madre del ragazzo. Quest’ultima, una signora di oltre cinquant’anni d’età, ha consegnato una borsa contenente alcuni effetti personali del figlio, vestiti in primis, poi ha abbandonato la caserma, rimanendo però a bordo del furgone con cui era giunta lì e azionando ripetutamente gli abbaglianti, quasi a voler lanciare un avvertimento a chi stava osservando la scena; in men che non si dica, infatti, la donna ha premuto con tutta forza sull’acceleratore, lanciandosi contro la recinzione installata a protezione della caserma e sfondandola. Quasi superfluo raccontare ciò che è successo dopo il folle gesto: anche per la madre del ragazzo (trasferito presso il carcere di Monza) è scattato l’arresto “per distruzione di opere militari” e, per giunta, le è stata comminata una sanzione economica dalla polizia stradale per eccesso di velocità e per i danni arrecati in seguito all’incidente “volontario”. La donna si trova ora dietro le sbarre a San Vittore.