San Cirillo di Gerusalemme è nato ovviamente nella città di Gerusalemme nel 313 o nel 315 dopo Cristo. Non si conosce però il giorno esatto in cui il bambino è venuto al mondo. Cirillo comunque proviene da una famiglia cristiana. Il ragazzo dunque decide di intraprendere la carriera ecclesiastica. Nel 335, allora, il giovane viene eletto sacerdote dal vescovo Macario. Cirillo è dotato di un’indole molto incline alla riconciliazione e al dialogo e quindi partecipa a tutte le dispute teologiche più interessanti della sua epoca. Nel momento in cui Costantino fa erigere a Gerusalemme la Basilica del Santo Sepolcro, il prete svolge in questo edificio religioso una fitta opera di predicazione. In seguito, Cirillo cerca anche di far ricostruire l’antico Tempio della città. Nel 347, il religioso viene finalmente nominato vescovo da Acacio, che è a sua volta vescovo di Cesarea. Tra questi due uomini sorgono subito dei contrasti per delle questioni religiose, ma anche amministrative. A causa di questo contrasto, alla fine Cirillo viene condannato all’esilio, dopo essere stato accusato di aver venduto alcuni beni della Chiesa per aiutare i più bisognosi. Dopo che però Acacio viene deposto nel concilio di Seleucia del 359, il vescovo riesce a fare ritorno nella sua diocesi. Dopo un anno, purtroppo, Cirillo è costretto nuovamente ad esiliare per colpa questa volta dall’imperatore Costanzo II, che è un ariano. Con l’avvento al potero di Giuliano, il vescovo viene finalmente riammesso alla sua carica. Nel maggio del 351, Cirillo assiste, con gran parte dei cittadini di Gerusalemme, alla miracolosa apparizione di una croce nel cielo. Successivamente, il vescovo muore in questa città il 18 Marzo del 387 e dopo diventa un Santo del Cattolicesimo.
San Cirillo, il patrono di Gerusalemme
San Cirillo viene considerato uno dei patroni della città di Gerusalemme. In questo posto, il 18 Marzo di ogni anno, in diverse chiese si ricorda la figura di questo vescovo. Durante queste celebrazioni religiose, si ricorda la figura di San Cirillo, che nel corso della sua esistenza si prodigò sempre nell’aiuto dei più poveri e nella cura gli ammalati. Questo vescovo, inoltre, fu molto abile a convertire parecchie persone al Cristianesimo. Nel corso del 18 marzo, a Gerusalemme, vengono organizzate pure delle sagre. Queste manifestazioni gastronomiche accolgono ogni anno diversi visitatori. Durante questi eventi, la gente del posto, ma anche i turisti, hanno la possibilità di mangiare anche alcuni prodotti tipici di questa città, come l’humus di ceci e dei gustosissimi falafel. Gerusalemme è dunque la capitale di Israele. La Città Vecchia e le sue mura vengono considerate patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Tra i posti da vedere in questa città, ci sono sicuramente la Basilica del Santo Sepolcro, il Muro del Pianto e il Monte del Tempio. La prima struttura religiosa è uno dei luoghi principali visitati da tutti i pellegrini, che da tutto il mondo giungono fino alla Terra Santa. Il Muro del Pianto, invece, è uno dei posti più sacri della religione ebraica, nelle cui strette fessure gli ebrei lasciano dei piccoli fogli con all’interno delle preghiere. Il Monte del Tempio, invece, è uno dei luoghi religiosi più contesi in tutto il globo.
Gli altri Beati di oggi
Il 18 marzo si ricordano anche i Santi Alessandro di Gerusalemme, Sant’Anselmo di Lucca, Sant’Edoardo II il Martire e San Frediano di Lucca. I Beati, che vengono ricordati il 18 Marzo, sono poi Maria Anna Donati, che è la fondatrice delle Figlie povere di San Giuseppe Calasanzio, Marta Le Bouteiller e i martiri Ruggero Wrenno e Giovanni Thules.