I grandi ascolti registrati dalla puntata d’esordio della 12esima stagione di Don Matteo sono la prova che il prete di provincia di Rai Uno, ma soprattutto Terence Hill che lo interpreta, è ormai entrato nel cuore degli italiani. L’attore, intervistato da Avvenire, ha parlato della sua volontà di proseguire ancora a lungo con questa avventura: “L’ultima parola spetta sempre alla Rai. Per quel che mi riguarda sono pieno di entusiasmo e di energia e Don Matteo può benissimo andare avanti“. Ma qual è la fortuna di questo personaggio e insieme della serie? L’attore dice la sua: “Don Matteo è un po’ come il pistolero Trinità. Non ha un passato, non ha parenti. Ad un certo punto della serie si era anche pensato di fargli fare carriera, di farlo diventare vescovo, ma sarebbe stata una scelta sbagliata per un personaggio di cui non sappiamo da dove viene né dove va. Don Matteo, così com’è, è il personaggio ideale per una serie che non finisce mai. Quando mi sono trovato davanti alla necessità di scegliere se lasciare Don Matteo o Un passo dal cielo, perché due serie così lunghe non potevo continuare a farle, non ho avuto dubbi: Pietro, la guardia forestale di Un passo dal cielo, aveva esaurito la sua parabola, gli avevamo fatto fare tutto ciò che era possibile. Questo con don Matteo non può succedere“.
TERENCE HILL: “DON MATTEO? UNA SIGNORA MI HA CHIESTO DI CONFESSARLA E IO…”
Tanti gli aneddoti svelati da Terence Hill. Uno dei più curiosi riguarda la tonaca utilizzata per le riprese: “Non ho mai voluto cambiarla. Qualche anno fa, dopo diverse insistenze, ho accettato di farmene fare una nuova, sono anche andato a farmi prendere le misure. Poi, quando me l’hanno consegnata, l’ho appesa in camerino e ho continuato a usare la mia che è piena di rattoppi. All’inizio mi sono beccato qualche critica ma da quando c’è papa Francesco nessuno mi dice più niente, sono libero di vestirmi un po’ da prete straccione!“. Un’altra intuizione di Terence Hill riguarda la scelta della bicicletta come mezzo di spostamento preferito da don Matteo: “L’ideatore della serie, Enrico Oldoini, lo aveva immaginato a bordo di una moto. Io ho chiesto che don Matteo usasse invece la bicicletta perché è un mezzo più ecologico e perché ci avrebbe consentito di dare un maggior movimento alle scene. Oggi possiamo dire di avere fatto la scelta giusta: la bicicletta è diventata un simbolo di don Matteo“. Particolarmente fortunata la scelta di affiancare a Terence Hill un attore simpatico come Nino Frassica: “Siamo una coppia ben riuscita, come don Camillo e Peppone. In scena ci capiamo al volo e, nella vita, siamo diventati ottimi amici“. L’intervista si chiude con un racconto tutto da ridere: “Qualche tempo fa sul set, durante una pausa, mi si è avvicinata una signora e mi ha chiesto di confessarla. Le ho spiegato che non era possibile perché non sono un prete vero. Allora lei se ne è andata ma…non mi è sembrata molto convinta!“.