Gianluigi Paragone è uno degli ospiti di “CR4 – La Repubblica delle Donne”, il programma condotto da Piero Chiambretti su Rete 4. Il senatore, iin collegamento si confronta con Iva Zanicchi e Piero Chiambretti che domanda “tra Luigi Di Maio e Iva Zanicchi chi sceglierebbe?. La risposta non tarda ad arrivare: “La Zanicchi a prescindere”. Poi è ancora Chiambretti a stuzzicare Paragone chiedendogli: “perché Iva non va a Sanremo perchè è un festival di Sinistra?”. L’ex senatore del Movimento Cinque Stelle risponde: “è una ingiustizia profonda, ma poi domanda “hai fatto domanda per Sanremo?”. La Zanicchi allora replica: “no, quest’anno no, amo Sanremo e avrei voluto chiudere la mia carriera con una partecipazione a Sanremo. Io so e credo che se io fossi una donna di sinistra, visto che sono di destra sono una stron*a”. Ha ragione Iva Zanicchi, andremo io e lei a conquistare il Festival di Sanremo”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Gianluigi Paragone: Il M5s scenderà sotto il 10%
Gianluigi Paragone tra i grandi protagonisti del nuovo appuntamento con CR4 di Piero Chiambretti, in onda questa sera in prima serata su Rete 4. Il giornalista è reduce dall’espulsione dal Movimento 5 Stelle e non ha lesinato parole dure per attaccare i vertici pentastellati, Luigi Di Maio in primis. L’ex conduttore de La Gabbia ha accusato i pezzi grossi grillini di aver tradito il mandato degli elettori ed è pronto a dare battaglia per rigenerare il M5s. Molto vicino ad Alessandro Di Battista, Paragone si è scagliato contro le recenti numerose espulsioni: «Possono tirar fuori tutti i cartellini gialli e rossi che vogliono, ma qualcosa già si sta muovendo su quelle che sono le ceneri del Movimento». Intervistato dal Corriere della Sera ha poi sottolineato: «Cosa accadrà agli Stati Generali? Il M5S andrà nell’alveo dell’area riformista. Gli Stati generali terranno a battesimo questa conversione».
GIANLUIGI PARAGONE: “M5S SOTTO IL 10%”
Gianluigi Paragone si è contraddistinto per il non aver peli sulla lingua e nel corso della lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere è entrato in tackle sulla “terza via” di Luigi Di Maio: «Quel progetto non ha le forze per camminare. Dopo gli Stati generali si tratterà di gestire un partito da 10% che non è più il M5S». Paragone non ha dubbi sul futuro crollo del M5s: «Perché il Movimento – nonostante esprima il ministro dello Sviluppo economico – non parla più al ceto produttivo del Paese. Prenderà batoste in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto». Dato l’addio ai grillini, Paragone è entrato a far parte del Gruppo Misto ma non ha alcuna intenzione di abbandonare gli ideali – almeno quelli originari – pentastellati: «Visto che il M5S ora è europeista il programma elettorale contro Bruxelles me lo prendo io».
GIANLUIGI PARAGONE, L’INVITO DI MATTEO SALVINI
Lunedì è stata ratificata l’espulsione di Gianluigi Paragone dopo il ricorso contro quanto stabilito dai probiviri del Movimento 5 Stelle ma non è da escludere che il giornalista presenti un ulteriore ricorso davanti al giudice ordinario. Quale futuro ora per il senatore? Dopo essere stato direttore de La Padania e dunque molto vicino agli ambienti della Lega, Paragone ha ricevuto un invito direttamente dal leader del Carroccio Matteo Salvini: «Le porte della Lega sono aperte per chi crede nel cambiamento e non vuole abbracciare Renzi e Zingaretti», così l’ex ministro dell’Interno ai microfoni de L’aria che tira. Senza dimenticare che recentemente la Lega ha accolto tre ex grillini, ovvero Ugo Grassi, Stefano Lucidi e Francesco Urraro. Un ritorno alle origini per il cronista? Non ci resta che attendere, magari qualche anticipazione la avremo questa sera a CR4…