Stefano Bonaccini
confermato come governatore dell’Emilia Romagna, trionfo del Centrosinistra e del Partito Democratico. Se il M5s non è pervenuto, dati sconcertati per i grillini, si è acceso il dibattito in casa Centrodestra e, soprattutto, in casa Lega. Al centro delle critiche il leader Matteo Salvini e la sua scelta di puntare su Lucia Borgonzoni per giocarsi la sfida delle sfide. Andrea Cangini di Forza Italia ha ammesso: «Per lealtà abbiamo taciuto, ora possiamo dirlo: quella messa in scena in Emilia-Romagna è stata una campagna elettorale brutta, indicativa di uno squilibrio da correggere. Matteo Salvini ha imposto alla coalizione un candidato volenteroso ma debole, si è posto come capo di un partito più che come leader di un’alleanza, ha infiammato una campagna elettorale auto-centrata rivolta non ai cittadini emiliano-romagnoli ma al Palazzo, trasformando le elezioni regionali in un referendum su se stesso. E, come capitò ad un altro Matteo, ha perso», le sue parole riportate da Libero. E, oltre agli alleati di coalizione, anche qualche esponente del Carroccio avrebbe mosso critiche sull’all in dell’ex ministro dell’Interno… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Elezioni Regionali 2020: Calabria (diretta) – Sondaggi e flussi di voto – Eletti Emilia Romagna (Pd – Lega – M5s – Forza Italia)– Eletti Calabria (Pd – Lega – M5s – FI)
EMILIA-ROMAGNA, RISULTATI ELEZIONI REGIONALI: ELETTI E SEGGI
Si è concluso lo spoglio elettorale in Emilia Romagna, con il nuovo Governatore Stefano Bonaccini che ottiene dunque la piena maggioranza in Consiglio Regionale come già evidenziavano i risultati parziali nel corso della mattinata: 51,42% per il Presidente dem, seguito dal 43,63% di Lucia Borgonzoni, dal 3,48% di Benini (M5s), dallo 0,47 di Battaglia (Movimento 3V), 0,44 per Bergamini (Partito Comunista), 0,30 Marta Collot (Potere al Popolo) e Stefano Lugli (0,26%, l’Altra Emilia Romagna). A livello di partiti, le liste delle Regionali confermano le analisi dell’immediato post-voto: Pd ritorna primo partito in Regione con il 34,69%, seguito dalla lieve flessione (rispetto alle Europee) della Lega al 31,95% mentre terza forza in Emilia Romagna è Fratelli d’Italia al 8,59%, davanti al M5s al 3,48% e a Forza Italia con il 2,56%. Sul fronte dei seggi, 28 finiscono alla maggioranza di Bonaccini (22 al Pd, 3 per Bonaccini Presidente, 2 per Emilia Romagna Coraggiosa, 1 per Europa Verde), 18 al Centrodestra di Borgonzoni (14 Lega, 3 Fdi, 1 Forza Italia) e 2 al Movimento 5 Stelle. Sul fronte preferenze ed eletti, i link qui sotto delle singole liste riportano tutti i nomi dei candidati consiglieri pronti ad entrare in Consiglio non appena verrà fornita l’ufficialità (prevista per domani, ndr) direttamente dalla Regione Emilia Romagna.
RISULTATI EMILIA ROMAGNA: IL PROBABILE NUOVO CONSIGLIO REGIONALE
Mentre ancora mancano alcune sezioni e Comuni al termine dello spoglio elettorale, i risultati in Emilia Romagna sono ormai definitivi: Bonaccini Governatore con il 51,41%, Borgonzoni e la Lega sconfitte con il 43,65%, malissimo il M5s con Benini al 3,47%. Sul portale della Regione Emilia Romagna già viene ipotizzata la prossima composizione del Consiglio Regionale, a fronte dei risultati di queste ultime Elezioni: Pd dovrebbe ottenere 22-23 seggi – di cui 5 nella Circoscrizione di Bologna, 3 a Modena e Reggio Emilia, 2 a Parma, Ferrara, Ravenna, Rimini e Forlì Cesena, 1-2 a Piacenza. Assieme alla maggioranza anche i 3 seggi di Bonaccini Presidente, i 2 di Emilia Romagna Coraggiosa e forse un seggio per Europa Verde a Bologna. All’opposizione, oltre al M5s con 1-2 seggi, troviamo l’intero comparto del Centrodestra: la Lega con 14 consiglieri eletti – di cui 2 a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, 1 a Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini – mentre al secondo posto in coalizione Borgonzoni troviamo Fratelli d’Italia con 2-3 consiglieri eletti. Forza Italia con un solo candidato a Bologna, lo stesso per la lista civica Borgonzoni Presidente.
EMILIA ROMAGNA, RISULTATI REGIONALI: BENE LEGA E PD, SPARITO M5S
Le elezioni in Emilia Romagna sono state vinte dal Partito Democratico con il 51% dei voti. La Borgonzoni, candidata della Lega, si è comunque difesa bene, ed è riuscita a superare in alcune circoscrizioni il governatore uscente e rieletto, Bonaccini. La leghista ha trionfato a Parma con il 49% dei voti, a Ferrara con il 54 (staccato di 14 punti lo sfidante Dem), e nella provincia di Rimini, dove ha ottenuto il 47%, battendo, seppur di poco, il candidato del Pd, fermo al 46%. Nella altre circoscrizioni i dati sono stati comunque eloquenti, a cominciare da Bologna, vera roccaforte di Bonaccini, e piazza che alla fine ha fatto la differenza: quasi il 60% delle preferenze, contro il 35 della Borgonzoni. Risultato simile a Piacenza, 59 a 36, mentre a Reggio Emilia è stato un 55 a 39. A Modena 53 a 41, infine a Ravenna e Forlì-Cesena, il presidente rieletto ha ottenuto rispettivamente il 52 e il 49% dei voti. (aggiornamento di Davide Giancri)
RISULTATI ELEZIONI EMILIA ROMAGNA: BONACCINI BATTE LA BORGONZONI
E’ stata sconfitta la candidata del Centrodestra, Lucia Borgonzoni (esponente della Lega), in Emilia Romagna. L’ha spuntata il presidente uscente, Bonaccini, anche se la battaglia è stata combattuta fino alla fine, e mai come quest’anno la regione rossa per eccellenza ha “tremato”. A caldo, quando i risultati davano ormai quasi per certa la vittoria del Pd, l’esponente leghista ha commentato così il voto degli elettori: “Io voglio ringraziare tutte le persone che sono andate a votare, molto più di cinque anni fa – le sue parole riportate da TgCom24.it, rilasciate al comitato elettorale della Lega – è stata una campagna elettorale che mi ha visto girare tutta la Regione e sollevare tanti problemi a cui continueremo a dare risposte. Mi spiace vedere che Bonaccini non ha perso occasione anche questa sera per cercare di attaccare e screditarmi, questo spiace”. Quindi la Borgonzoni ha aggiunto e concluso: “È stato un grande risultato, per la prima volta per la storia questa Regione era contendibile, continueremo a lavorare”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RISULTATI ELEZIONI EMILIA-ROMAGNA 2020: BORGONZONI AL 51%, MALE FORZA ITALIA
Stefano Bonaccini
al 51,05 per cento, Lucia Borgonzoni al 44,18: questi i risultati reali delle Elezioni Regionali in Emilia Romagna con 1.727 sezioni scrutinate su 4.520. Si tratta di dati parziali, ma comunque reali. E mostrano due dati significativi: Forza Italia è addirittura al 2,5 per cento, fa anche peggio del Movimento 5 Stelle che al momento è al 3,36 per cento. Numeri che fanno riflettere e imporranno riflessioni a Silvio Berlusconi. Non a caso Simone Benini, candidato presidente per il M5s alle Elezioni Regionali 2020 dell’Emilia Romagna, commentando i primi dati ha attaccato FI: «Possiamo dire di essere soddisfatti come M5s, constatiamo che chi è sparito dall’Emilia-Romagna non sono i cinque Stelle ma è Forza Italia, che forse non avrà nemmeno un seggio». Poi ha parlato di Stefano Bonaccini confermando una certa convergenza: «Noi abbiamo parlato di temi in questa campagna e Bonaccini ha rilanciato i nostri temi, quindi va benissimo, più copiate i nostri programmi e meglio è». (agg. di Silvana Palazzo)
Elezioni Regionali 2020: Emilia Romagna (come si vota); Calabria (diretta – come si vota) – Exit poll e proiezioni – Sondaggi pre-silenzio elettorale: Emilia Romagna – Calabria
RISULTATI ELEZIONI EMILIA ROMAGNA: BONACCINI CONFERMATO PRESIDENTE
Stefano Bonaccini riconfermato presidente dell’Emilia Romagna: i risultati delle Elezioni Regionali 2020 attestano la vittoria del Pd contro la Lega. Non solo nella sfida con Lucia Borgonzoni, ma anche per quella tra le liste. Al momento infatti il Pd è davanti alla Lega, che sembrava poter diventare primo partito e fare quindi la storia in questo territorio. «Il Pilastro è stato il secondo Papeete di Salvini», il commento del sindaco di Bologna Virginio Merola, tornando sulla vicenda dell’episodio. E poi ha aggiunto su Bonaccini: «Lui ha avuto un grande merito, ha fatto la differenza, il centrosinistra si conferma la coalizione principale. Il governo andrà avanti, ma sarà importante far capire agli italiani che c’è un’alternativa vera a Salvini». Nella notte è intervenuta invece Lucia Borgonzoni, che ha attaccato il rivale: «Mi spiace vedere Bonaccini attaccarmi e screditarmi, la politica dovrebbe essere costruttiva». (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA: M5S% AL 4%
Le prime proiezioni sorridono a Bonaccini nella sfida con la Borgonzoni alle Elezioni Regionali 2020 in Emilia Romagna. I risultati, al momento non relativi agli scrutini e quindi da prendere con le pinze, vedono il candidato del centrosinistra al 48,2 per cento contro il 45,9 del centrodestra. Mentre Benini del M5s sarebbe al 4,3 per cento. Questo secondo la proiezione di Opinio Rai, con una copertura del 6 per cento. Quella di Tecnè Mediaset invece attribuisce il 48,9 per cento a Bonaccini, il 44,4 a Borgonzoni, mentre Benini al 4,8, con una copertura in questo caso del 21%. Invece la seconda proiezione di Swg per La7, Bonaccini è al 51,8 per cento, mentre Borgonzoni al 41,5, con Benini invece al 4,4 e una copertura dell’8 per cento. Invece, passando alle liste: il Pd sarebbe avanti col 31,2 contro il 31 per cento della Lega. Fratelli d’Italia sarebbe terzo partito con l’8,3 per cento, Lista Bonaccini 7,4%, E.R. Coraggiosa 4,4%, Europa Verde 2,8%, FI 2,7%. E quindi la coalizione del centrosinistra è al 47,6 per cento, quella del centrodestra al 44,9. La proiezione Opinio Rai con copertura dell’11 per cento invece vede Bonaccini avanti col 48,6 per cento, Borgonzoni al 45,5 per cento, mentre Benini al 4,0 per cento. Per quanto riguarda, invece, l’affluenza alle ore 23 è stata del 67,67%, ben 30 punti in più rispetto al 37,76% della precedente consultazione di riferimento del 2014. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA: BONACCINI BATTE BORGONZONI
La prima proiezione flash, basata sui voti scrutinati, relativa ai risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, elaborata da Swg per La7, stima per Stefano Bonaccini una percentuale di consensi compresa tra il 48,6% e il 52,6%, mentre Lucia Borgonzoni arriverebbe al massimo al 44%. Considerando la percentuale di errore statistico stimata a poco più del 2%, questa proiezione sembrerebbe attribuire la vittoria al Governatore uscente senza possibilità di recupero per la sfidante leghista. Rispetto agli exit poll di Opinio per Rai, infatti, si passerebbe a un distacco tra i due principali candidati superiore agli otto punti percentuali dai cinque inizialmente stimati. Non ci vorrà molto per avere i dati della seconda proiezione che potranno confermare questo trend piuttosto che mostrare un diverso distacco. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
I DATI DEI PRIMI EXIT POLL
I primi exit poll usciti sull’Emilia Romagna danno un leggero vantaggio al candidato del Centrosinistra Stefano Bonaccini: i primi risultati – ancora parziali ovviamente, stiamo parlando di exit poll appena pubblicati da Rai, Mediaset e Sky – danno il Pd davanti alla candidata della Lega con una forbice ancora troppo “minima” per potersi definire definitiva. Bonaccini, secondo i dati Opinio Rai publicati a Porta a Porta sarebbe in vantaggio con una forbice di voti tra il 47 e il 51% mentre la Borgonzoni insegue tra il 44 e il 48% dei voti. In attesa dei voti delle singole liste e ovviamente delle prime proiezioni disponibili dopo la mezzanotte, il Movimento 5 Stelle con Simone Benini crolla tra il 2 e il 5% su scala regionale, mentre la candidata di Potere al Popolo Marta Collot si ferma all’1% dei voti. Secondo gli Instant Poll sulle Elezioni Regionali in diretta dai programmi Mediaset – con dati Tecné – Bonaccini risulta davanti con 46,5-50,5% contro la coalizione di Centrodestra a sostegno della Borgonzoni che insegue tra il 43,5% e il 47,5% delle preferenze. Se così fosse confermato il dato dei risultati Regionali 2020, l’affluenza alta e il possibile voto disgiunto avrebbero consegnato la vittoria al Centrosinistra che si conterebbero così alla guida dell’Emilia Romagna ancora dopo 70 anni: resta da capire se nei prossimi exit poll e dalle proiezioni con dati reali della mezzanotte avverrà una “rivoluzione” delle prime previsioni o se invece si confermerebbe il dato di questi exit poll.
DIRETTA ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA: GLI ULTIMI APPELLI
L’affluenza è altissima
e i risultati delle Regionali stanno per rilevare – almeno con i primi exit poll – i risultati delle proiezioni attese da tutto il giorno per i candidati Governatore alle Elezioni in Emilia Romagna: Bonaccini vs Borgonzoni, Zingaretti e Sardine contro Salvini e Meloni, il piano dello scontro per lunghi mesi sta per arrivare alla resa dei conti con prime proiezioni che daranno se non l’indicazione finale – resta infatti un testa a testa che andrà avanti per tutta la diretta dello spoglio elettorale – quantomeno l’indirizzo che le Regionali emiliane avranno preso dopo le votazioni aperte alle 7 di questa mattina. «Oggi vinciamo noi. Oggi vince l’Emilia-Romagna», ha scritto sui social il Governatore uscente Bonaccini, violando anche lui il silenzio elettorale tanto quanto fatto dalla sfidante Borgonzoni, «Comunque anche oggi siete fantastici! Ancora due ore per portare aria fresca in Emilia-Romagna». Per il leader della Lega Matteo Salvini, con un messaggio su Facebook ad urne aperte, scatta l’ultimo appello al voto: «Voi che potete votate in nome del popolo italiano. Ad altri milioni di italiani è stato sottratto questo diritto», e conclude con una stilettata contro le Sardine di Mattia Santori «Preferisco la mucca alle sardine: più produttiva, generosa disposta a ascoltare». Lo stesso portavoce nazionale delle Sardine ha poi replicato a distanza, richiamando l’attenzione sui prossimi risultati delle elezioni Regionali «Noi non siamo in contrapposizione con altre forze politiche, siamo persone fuori da ogni schema politico: è per questo che arriviamo meglio. Le Sardine sono nate quando la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni era già avanti di 6 punti nei sondaggi. Bonaccini è già un miracolo che se la giochi testa a testa».
AFFLUENZA ORE 19, REGIONALI EMILIA ROMAGNA: “BOOM” 58,8%
Urne piene, code ai seggi ed Emilia Romagna che torna ad essere “locomotiva” d’Italia per la partecipazione al voto: che sia questo un buon dato per Bonaccini o per la Borgonzoni, ancora, non è dato saperlo, ma le Elezioni Regionali 2020 volgono verso il termine e l’affluenza registrata alle ore 19 è impressionante. 58,82% di aventi diritto al voto hanno preso parte alle votazioni alle urne emiliane: solo 5 anni fa era il 30,89% alle ore 19, dunque quasi un 30% punti in più rispetto alle Regionali che vedono una sfida fino all’ultima preferenza tra Centrodestra e Centrosinistra. Al netto di falsi exit poll usciti nel pomeriggio, prontamente smentiti dagli “inconsapevoli” autori del fake, è la stessa YouTrend a segnalare come il dato definitivo dell’Emilia Romagna alle ore 19 è in vantaggio tanto sulle Regionali 2014, quanto sulle Europee 2019 (55,2%), mentre è lievemente sotto il 66% registrato alle Politiche 2018. Anche per questa seconda tornata di affluenze dalle province, è Bologna a guidare la truppa con il 61,88% di partecipazione al voto, seguita dalle province di Ravenna (60,67%), Modena (59,89%), Forlì Cesena (59,39%), Reggio Emilia (58,83%) e Ferrara (57,94%); meno affluenza invece registrata nella provincia di Piacenza (54,38%), Parma con il 55,12% e Rimini al 54,55%.
REGIONALI 2020: EFFETTO SARDINE PRO O CONTRO SALVINI?
Alta l’affluenza per le Elezioni Regionali Emilia-Romagna 2020, ma che fosse superiore alla scorsa tornata ce lo aspettavamo. Nessuno però aveva pronosticato che alle 12 ci fosse una percentuale doppia rispetto alle precedenti regionali. In molti si chiedono come questo possa influenzare l’esito del voto, ma al momento si possono fare solo supposizioni. Una partecipazione superiore al 37% ma non oltre il 60% potrebbe favorire il centrosinistra per l’effetto Sardine, voto disgiunto e in chiave anti-sovranista e anti-Salvini? Ma una affluenza superiore al 60 per cento potrebbe rappresentare una mobilitazione di chi vuole lanciare un segnale contro il Pd e soprattutto il governo nazionale. Stando a quanto riportato da Affaritaliani, nel Pd c’è la speranza che l’elevata affluenza possa davvero fermare l’avanzata leghista. Ma si tratta di un mix di sensazioni che lasciano aperta la sfida tra Bonaccini e Borgonzoni. (agg. di Silvana Palazzo)
ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA, BOOM AFFLUENZA
Sono sorprendenti i dati riscontrati dopo l’affluenza delle ore 12 alle Regionali: in Emilia Romagna i voti raddoppiano rispetto alle Regionali 2014, ma riescono addirittura a far meglio sia delle Elezioni Politiche del 2018 (22,7% dopo mezzogiorno) che delle recenti Europee 2019, quando dopo le ore 12 i votanti furono il 22,96% degli aventi diritto al voto. In attesa di comprendere come si potrebbero distribuire questa “ritrovata” forte presenza alle urne – se in favore della candidata del Centrodestra Borgonzoni o se per un ritorno al voto di sinistra in favore del Governatore uscente Bonaccini – andiamo a vedere nei principali Comuni dell’Emilia Romagna quanti hanno effettivamente votato. Secondo YouTrend, nei Comuni sotto i 10.000 abitanti l’affluenza si è soffermata al 23,2%, mentre tra i 10mila e i 20mila abitanti il dato sale al 23,7%, lo stesso per i Comuni tra i 20mila e i 100mila abitanti. Nelle grandi città della Regione invece l’affluenza delle Regionali ridiscende al 23,3% degli aventi diritto: a Bologna si passa dal 12,57% del 2014 al 24,76% di questa mattina, a Modena si registra un 24,39% rispetto al 11,23% delle scorse Regionali. Bene anche Reggio Emilia (23,3%), Ferrara (boom al 24,81%), Modena al 24,39% e Piacenza al 22,18%. Leggermente al di sotto delle medie regionali sono invece Parma (affluenza al 21,64%), Ravenna al 21,56% e Rimini al 20,74%, anche se entrambe guadagnano e molto voti rispetto alle Elezioni Regionali di 5 anni fa.
ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA, AFFLUENZA H12 AL 23,48%
È un’autentico “boom” di voti dopo i primi risultati dell’affluenza in diretta dall’Emilia Romagna: i cittadini chiamati alle urne si sono riversati nei seggi questa mattina, comportando un’affluenza alle ore 12 fissata al 23,44%, quasi 13 punti percentuali in più del medesimo asse di tempo ai seggi delle Elezioni Regionali 2014. Bologna, Reggio Emilia e Modena sono le tre province dove si sono visti i maggiori risultati di affluenza, meno invece a Parma e soprattutto a Rimini, ben al di sotto alla media regionale. 5 anni fa i dati dopo il voto di mezzogiorno vedeva una bassissima affluenza al 10,77% mentre oggi, tenendo conto del vasto “test nazionale” che può riguardare il Governo i cittadini emiliani e romagnoli si sono presentati eccome alle urne per il voto del Governatore e Consiglio Regionale. Nella provincia di Bologna si registra un 24,97% di affluenza, seguiti da Ferrara al 23,63%, Forlì Cesena al 23,5% e Modena al 23,96%: alte le votazioni anche a Reggio Emilia (23,52%) e Ravenna (23,67%), mentre calano sotto la media regionale Piacenza (22.55%), Parma (21,99%) e soprattutto Rimini, che chiude l’affluenza h12 all’ultimo posto tra le provincie con solo il 19,86% dei cittadini alle urne (ma erano il 7,78% rispetto a 5 anni fa, dunque comunque un ottimo salto in avanti). I prossimi dati sull’affluenza si avranno alle ore 19 e alle ore 23, quando poi verranno diffusi anche i primi risultati con exit poll delle sfide decisive tra i principali candidati sfidanti di Centrodestra e Centrosinistra.
SEGGI APERTI IN EMILIA ROMAGNA: DIRETTA REGIONALI 2020
Sono passate due ore
dall’apertura dei seggi in Emilia Romagna, per le elezioni regionali di oggi, domenica 26 gennaio. Al momento non si hanno ancora dati significativi circa l’affluenza, che arriveranno in diretta solamente attorno a mezzogiorno, fatto sta che i bookmakers sono certi che saranno moltissimi coloro che si recheranno alle urne. Il clima delle ultime settimane di campagna elettorale è stato teso, e i due schieramenti, Centrodestra, capitanato dalla Borgonzoni, e Centrosinistra, capeggiato invece dal governatore uscente Bonaccini, sono entrambi convinti di primeggiare. In attesa di sapere qualche dato in più, andiamo a vedere come sono andate le ultime regionali in Emilia Romagna, tenutesi nell’estate del 2014, dopo le dimissioni di Vasco Errani. Sei anni fa la situazione politica era completamente differente rispetto ad oggi, in quanto la Lega non era la potenza attuale, il Partito Democratico era decisamente più in salute, e il Movimento 5 Stelle stava emergendo sempre più. Inoltre, Forza Italia era una forza politica senza dubbio più rilevante rispetto a quella odierna. Fatto sta che in Emilia trionfò appunto Bonaccini, che con la coalizione di sinistra ottenne il successo a mani basse, con ben il 49% dei voti. Seconda piazza per il Centrodestra (Lega, Forza Italia, FdI), con il 29%, e in terza posizione i pentastellati con il 13.3%. Oggi come andrà? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA 2020 IN DIRETTA: SI VOTA!
Si aprono le urne per le Elezioni Regionali 2020 in Emilia Romagna, celebrate nel medesimo giorno delle Regionali in Calabria: si tratta di un appuntamento lungamente atteso da mesi, con risvolti locali ma inevitabilmente anche nazionali con il Centrodestra a guida Salvini che tenta la “spallata” decisiva contro il Governo Conte-2, a sua volta sempre più in difficoltà per crisi interne e per le recentissime dimissioni del leader M5s Luigi Di Maio. Il voto di oggi, con la diretta dei risultati che durerà fino al completamento dello spoglio elettorale, vede un testa a testa tra il Centrodestra della candidata Borgonzoni e il Centrosinistra del Governatore uscente Stefano Bonaccini: sono loro ad aver polarizzato la campagna elettorale, con la forte presenza dei temi nazionali che si sono incrociati a quelli regionali. E così con il leader Matteo Salvini a stretto contatto nei vari comizi piazza per piazza, si è contrapposto il movimento delle Sardine, nato proprio per sostenere Bonaccini contro la Lega: dai risultati molto si dirà dei prossimi passi della politica nazionale, ma prima di tutto occorre concentrarsi sulla battaglia alle Elezioni Regionali per chi dovrà guidare nei prossimi 5 anni una delle Regioni traino del Paese assieme a Lombardia e Veneto. Nel nostro speciale potremo dunque osservare chi partecipa al voto, dove e come si vota e quali sono le specifiche del sistema elettorale vigente in Emilia Romagna: il tutto ricordando come lo spoglio comincerà alle ore 23 subito dopo la chiusura dei seggi, mentre durante la giornata alle ore 12, 19 e 23 verranno diffusi i dati sull’affluenza alle urne. Alla chiusura dei seggi verranno anche emessi i primi dati di exit poll circa i risultati delle Elezioni Regionali, anche se bisognerà attendere i primi dati reali per avere un’idea su chi l’abbia spuntata tra Centrodestra e Centrosinistra.
I 7 CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI IN EMILIA ROMAGNA
Entrando nell’agone della sfida elettorale che si dipana davanti in questa lunga domenica di Elezioni Regionali, sono 7 i candidati ufficiali alla guida dell’Emilia Romagna anche inevitabilmente la campagna elettorale si è di fatto concentrata sul “duopolio” Centrodestra-Centrosinistra dando ben poco spazio agli altri candidati presenti nella scheda elettorale. Partendo dal Governatore uscente e candidato per il Centrosinistra, Stefano Bonaccini è sostenuto dalle liste di Pd, Europa Verde, +Europa, Volt, Emilia Romagna Coraggiosa e Bonaccini Presidente; Lucia Borgonzoni è invece la principale sfidante, sostenuta dal Centrodestra unito con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo-Il Popolo della Famiglia, Borgonzoni Presidente, Giovani per l’ambiente. Gli altri 4 candidati alle Elezioni Regionali sono Simone Benini – vincitore delle Regionarie M5s – per il Movimento 5 Stelle, Stefano Battaglia per il Movimento 3V (no-Vax), Laura Bergamini per il Partito Comunista, Marta Collot per Potere al Popolo e Stefano Lugli per l’Altra Emilia Romagna.
COME SI VOTA ALLE REGIONALI 2020: LA SCHEDA ELETTORALE
Capire come si vota alle Elezioni Regionali in Emilia Romagna è semplice, una volta stabilito come si orienta il sistema elettorale in merito al decisivo “voto disgiunto”: per eleggere il nuovo Governatore è permesso in Emilia Romagna votare per un candidato Presidente e una lista ad esso non collegata. Seggi aperti tra le ore 7 e le 23, le modalità di voto oltre al voto disgiunto permesso dalla legge elettorale regionale non variano rispetto al consueto: sulla scheda elettorale è possibile votare solo una lista tracciando il proprio segno (così il voto finire anche al candidato Presidente ad esso collegato); è possibile però anche votare solo un candidato alla carica di Presidente; è possibile anche il voto per Governatore e lista ad esso collegato; infine, come dicevamo, è possibile il voto disgiunto, con voto al Governatore e ad una lista collegato ad un altro candidato. In totale vengono eletti 50 consiglieri, 40 dei quali con metodo proporzionale e mentre 9 più il seggio del presidente attribuiti come premio di maggioranza al Governatore vincitore: non sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste che otterranno nei risultati su tutta la Regione meno del 3% dei voti validi, a meno che non siano collegate a un candidato presidente capace di raggiungere come minima soglia il 5%.
ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA: COME ANDÒ NEL 2014
Si votava il 23 novembre 2014 le scorse Elezioni Regionali in Emilia Romagna e il risultato fu decisamente schiacciante nel momento di massima ascesa del Centrosinistra a guida Renzi (qualche mese prima ci fu il famoso 40% raggiunto dal Pd renziano alle Europee): Bonaccini era un candidato molto vicino all’allora segretario dem e ottenne il 49,05% dei consensi dopo una lunga e intensa campagna elettorale dove però il risultato non fu di fatto mai in discussione. Lo sfidante del Centrodestra, Alan Fabbri, prese “solo” il 29,85%, comunque in crescita nella Regione storicamente rossa qual’è l’Emilia Romagna: al terzo posto il Movimento 5 Stelle di Giulia Gilbertoni al 13,3%, risultato clamoroso per un partito nato non molti anni prima con il primo “Vaffa Day” di Beppe Grillo. È cambiata un’era politica, è evidente, eppure erano “solo” 5 anni fa: al quarto posto delle Regionali emiliane finì Maria Cristina Quintavalla di L’Altra Emilia Romagna, a seguire Alessandro Rondoni (2,66%) dell’Ncd-Udc, 1,12% per Maurizio Mozzanti di Liberi Cittadini. La distruzione dei seggi in Consiglio Regionale vide 31 posti assegnati alla maggioranza di Bonaccini, di cui 29 al Pd e 2 a Sel, mentre 11 seggi andarono al Centrodestra di Fabbri. 8 per la Lega, già all’epoca in netta ascesa rispetto a Forza Italia (2 seggi) e Fratelli d’Italia, 1 seggio eletto per il neo-nato partito della Meloni. 5 seggi finirono poi al Movimento 5 Stelle e 1 a L’Alta Emilia Romagna con la Quintavalla.