Il “fattore” sovranista, tanto nelle Europee 2019 quanto in tutte le Elezioni Regionali che hanno accompagnato la politica in questi ultimi mesi, si è reso protagonista portando il Centrodestra alla vittoria in 8 Regioni su 8 al voto fino ad oggi: i sondaggi politici stilati da Termometro Politico per Coffe Break di giovedì scorso, seppur non dando indicazioni per le Elezioni Regionali visto il silenzio elettorale, non fanno che confermare il “trend sovranista” come sempre dirimente nelle intenzioni di voto a carattere nazionale. Tanto la Lega di Salvini quanto Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni rappresentano il maggior timore per il Centrosinistra che attende i risultati ufficiali questa notte per le Regionali in Emilia Romagna e Calabria: nei dati emersi negli ultimi sondaggi politici di Coffee Break, se domani si andasse alle urne, porterebbero a Salvini il 32,5% su scala nazionale, mentre la Meloni andrebbe oltre l’11% con risultato record. Il Pd insegue al 19,1% mentre il M5s tiene stabile poco sotto il 16% nonostante la crisi originata dalle dimissioni del leader Di Maio; Forza Italia si stacca al 6,2%, Italia Viva di Renzi indietreggia sotto il 3,9% mentre Azione di Calenda sale fino al 2,5%. Chiudono le intenzioni di voto Termometro La Sinistra al 2,3%, +Europa all’1,6%. Verdi all’1,3%, Pc all’1% e Cambiamo Toti allo 0,6%.
Elezioni Regionali 2020: Emilia Romagna (diretta – come si vota); Calabria (diretta – come si vota); sondaggi Calabria pre-silenzio elettorale
VOTO REGIONALI 2020: CASO GREGORETTI “UTILE” ALLA LEGA?
Quando l’affluenza dopo le ore 12 è data in netto aumento tanto in Calabria quanto in Emilia Romagna, fare previsioni è ancora troppo presto ma di certo seguendo i sondaggi politici pre-silenzio elettorale e gli stessi ultimi sondaggi su dati nazionali, la sfida resta quella sempre più polarizzata tra Lega e Partito Democratico, in maniera più allargata tra Centrodestra e Centrosinistra. Nelle rilevazioni dei sondaggi politici Emg Acqua per Agorà, un “caso” dirimente come quello sulla nave Gregoretti aveva già fatto intuire come buona parte delle ultime settimane di campagna elettorale possano aver avuto effetti positivi per il Cdx a guida leghista, con Salvini sempre più personaggio “cardine” dell’intera parabola politica non solo locale ma anche nazionale. Con il voto per il processo all’ex Ministro degli Interni voluto fortemente dalla Lega in Senato (con il Governo che invece voleva spostarlo a dopo le Elezioni Regionali) secondo l’elettorato sondato il 48% ritiene che tali polemiche siano state utili per Salvini, mentre solo l’11% ritiene che sia stato il Governo Pd-M5s a guadagnare consensi con questa operazione. Tra le pieghe dei singoli partiti, il 64% dei leghisti è convinto che il caso Gregoretti sia servito al loro leader in vista delle Elezioni, idem per il 63% degli elettori Pd e il 27% di quelli M5s.
LA SFIDA BONACCINI-BORGONZONI: SONDAGGI EMILIA ROMAGNA
La corsa verso le Elezioni Regionali in Emilia Romagna 2020 è giunta al termine, con i risultati che da lunedì mattina daranno conferma o meno dei sondaggi politici espressi prima del silenzio elettorale dell’11 gennaio scorso: una sfida sostanzialmente a 2, con il M5s tagliato fuori ben prima del caos-dimissioni Di Maio e rimasto risucchiato dalla polarizzazione del voto emiliano tra il Centrodestra e il Centrosinistra. Con i riflettori dell’intera Italia accesi sull’Emilia Romagna – date le potenziali conseguenze di questo voto tra Governo Conte-2 e opposizione a guida Salvini che punta alla “spallata” decisiva qualora ottenesse la vittoria nella Regione “rossa” per eccellenza – i dati che preparano la sfida in attesa dei primi exit poll di questa sera non possono che soffermarsi sui sondaggi stilati da Swg lo scorso 9 gennaio, uno degli ultimi disponibili prima del silenzio elettorale imposto per legge. Il Presidente uscente dell’Emilia Romagna, candidato del Pd, Stefano Bonaccini era dato con una leggera forbice di vantaggio sull’immediata sfidante del Centrodestra Lucia Borgonzoni: secondo i dati Swg la forbice del Governatore uscente era fissata tra il 45 e il 49% dei consensi mentre la senatrice Borgonzoni, grazie anche alla capillare campagna elettorale fianco a fianco con Matteo Salvini, si attestava tra il 43 e il 47% dei sondaggi. In queste settimane tra caso Gregoretti e Bibbiano, le due forbici potrebbero anche essersi spostate ma saranno solo i risultati di domani mattina a certificarlo con certezza. Di certo il trend nazionale dei principali partiti non sorride al Governo giallorosso, con Lega e soprattutto Fratelli d’Italia dati in ascesa anche in questi giorni: se sarà un dato confermato in Emilia Romagna o meno, anche questo lo si potrà scoprire solo tra qualche ora.
SONDAGGI ELEZIONI EMILIA ROMAGNA PRE SILENZIO ELETTORALE
“Too close to call” diceva negli scorsi giorni il fondatore di YouTrend Lorenzo Pregliasco commentando i trend di quest’ultimo periodo in merito alle Elezioni Regionali dell’Emilia Romagna: l’impressione è che sarà davvero un testa a testa all’ultimo voto tra Lega e Pd, con i due candidati sempre vicinissimi per la conquista della maggioranza nel prossimo Consiglio Regionale a Bologna. Una sfida di fatto “bipolarista” osservando i sondaggi e gli orientamenti di voto di tutti gli altri candidati in lizza: sempre con le rilevazioni Swg dello scorso 9 gennaio, Simone Benini, dopo aver vinto le Regionarie M5s, si attesta tra il 4 e il 6% mentre Marta Collot (Potere al Popolo) e Laura Bergamini (Partito Comunista) non vanno oltre la forbice tra 0 e 2% su scala regionale. La crisi interna al M5s con le dimissioni di Di Maio potrebbero ulteriormente far peggiorare la quota regionale del Movimento, con l’interessante domanda su dove potranno finire i voti potenziali dei grillini, se verso la Lega o il Pd. Chiudono le preferenze dei sondaggi pre-silenzio elettorale Stefano Lugli (L’Altra Emilia Romagna) e Domenico Battaglia (Movimento 3V) tra lo 0 e l’1%. Sul fronte liste invece, la situazione dei sondaggi vedeva il vantaggio della Lega sul Partito Democratico, con ottime performance anche da Fratelli d’Italia e Lista Bonaccini: Salvini tra il 29 e il 33% dei consensi, Fratelli d’Italia rimarrebbe al secondo posto della coalizione con il 6,5-8,5%, Forza Italia invece insegue tra il 3 e il 5%. M5s tra il 4 e il 7% mentre i dem inseguono la Lega tra il 23 e il 27% di forbice: sempre sul discorso liste per i sondaggi Swg, la Lista Bonaccini (11,5-13,5%), Emilia Romagna Coraggiosa (1,5-3,5%), Europa Verde (1-3%), +Europa (1-3%), Volt (0-1%). Da ultimo, le rilevazioni regionali vedevano Potere al Popolo (0-2%) Partito Comunista (0-1%), L’Altra Emilia Romagna (0-1%) e Movimento3V (no-Vax) tra lo 0 e l’1%.