«Salvini mi ha telefonato, era felicissimo»: così Mario Cattaneo dopo la sentenza di assoluzione dall’accusa di aver sparato e ucciso un ladro nel marzo del 2017. Intervistato da Il Giorno, l’oste ha spiegato: «Ho sempre avuto la speranza di uscire da questo incubo. Ho solo avuto paura quando il procuratore di Lodi è intervenuto in aula. Sentivo quello che diceva anche oggi (ieri per chi legge, ndr) in aula. Pensavo che non sapesse quello che stesse dicendo. I fatti erano troppo evidenti. Tutti sapevano delle prove e dei rilievi fatti. La vicenda quella tragica notte è andata come ho sempre raccontato». Queste, invece, le parole di Giorgia Meloni: «Giustizia è fatta: Mario Cattaneo, l’oste processato per eccesso di legittima difesa dopo aver sparato e ucciso uno dei 4 ladri introdottisi illegalmente nel suo locale, è stato finalmente assolto. #IoStoConMario, se entri nella mia proprietà per rubare devo potermi difendere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MARIO CATTANEO: “LA GIUSTIZIA HA TRIONFATO”
Arriva la reazione di Mario Cattaneo, dopo che lo stesso è stato assolto dal tribunale di Lodi, dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. “La giustizia ha trionfato”, le prime parole dell’oste settantenne, “Penso che fino a stasera non mi alzerò dalla sedia e probabilmente non cenerò. La tensione è troppa – le parole di Cattaneo, visibilmente provato, pubblicate da RaiNews.it – oggi mi è sembrato di stare davanti a un plotone d’esecuzione. Sono state ore interminabili, snervanti. Sono distrutto. Spero di potermi riprendere presto”. Subito dopo sono giunte anche le dichiarazioni del suo legale, l’avvocato Vincenzo Stochino: “Sono assolutamente soddisfatto dalla sentenza ma non soddisfatto della requisitoria del pm, che ha dato un’interpretazione dei fatti contraria a quanto riferito dallo stesso Mario e confermato dal Ris di Parma”. A questo punto bisognerà capire se la Procura di Lodi farà o meno ricorso: “Non penso che ci sarà ma vediamo le motivazioni – ha concluso il difensore – per me la vicenda si è conclusa con l’accertamento della verità subito riferita da Mario e confermata dai Ris”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LADRO UCCISO A LODI: ASSOLTO L’OSTE MARIO CATTANEO
Mario Cattaneo, il ristoratore 70enne di Casaletto Lodigiano in provincia di Lodi, è stato assolto dall’accusa di aver ucciso a fucilate il ladro 32enne rumeno, Petre Ungureanu. Quest’ultimo, insieme a due complici, si intrufolò nella trattoria dell’oste il 10 marzo 2017 al fine di rubare soldi e sigarette ma fu raggiunto da una rosa di pallini esplosi dal fucile dello stesso ristoratore. A carico di Cattaneo, l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa, dalla quale è stato assolto dal tribunale di Lodi. Nella mattinata di oggi, il pm nel corso della sua requisitoria aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. In seguito alla lettura della sentenza, l’oste è rimasto per diversi minuti sulla sua sedia, come rivela il quotidiano Repubblica. A festeggiare l’assoluzione anche l’ex ministro Matteo Salvini. Secondo il leader della Lega, il risultato ottenuto sarebbe il frutto della nuova legge sulla legittima difesa, ma a smentirlo è subito la procura che ha replicato: “Difficile che abbia rilevanza”. Dopo la tragedia, il ristoratore aveva ottenuto una grande solidarietà da parte di ben 22 sindaci. Lo stesso Salvini aveva fatto visita presso il locale dove si era consumata la tragedia.
LADRO UCCISO A LODI: OSTE ASSOLTO, MATTEO SALVINI ESULTA
Erano stati in tanti dal mondo politico ad aver espresso in passato vicinanza a Mario Cattaneo, l’oste che era intervenuto contro un ladro, uccidendolo. Tra gli altri anche Umberto Bossi e il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. Oggi Salvini, dopo la notizia dell’assoluzione, ha esultato: “Grazie alla nuova legge sulla legittima difesa voluta dalla Lega il ristoratore Mario Cattaneo, per cui erano stati chiesti tre anni di carcere per aver ucciso un rapinatore nel suo locale, è stato assolto”. Poco dopo però, come rivela Repubblica, il procuratore di Lodi, Domenico Chiari ha replicato: “In attesa di leggere le motivazioni, è più probabile che la nuova legge sulla legittima difesa non abbia avuto rilevanza che ce l’abbia avuta”. Il magistrato ha aggiunto: “Una delle versioni della difesa era che il colpo fosse partito accidentalmente nel corso della colluttazione. per capire se la legge è stata applicata, bisogna aspettare le motivazioni della sentenza. Il giudice di solito dà ragione o all’accusa o alla difesa, difficile che ci siano terze versioni completamente diverse. Probabilmente avrà recepito la tesi della difesa ed è chiaro che, se così fosse, la nuova legge non c’entrerebbe”.