Maria De Filippi e Alberto Angela simili? Forse nel modo di condurre, senza imporsi e diventare oracoli per lo spettatore, forse in questo sì ma il resto è ben diverso e chi guarda la televisione lo sa bene. La sanguinaria non ha dubbi su questo e nel raccontarsi in un’intervista a Il Corriere.it lo spiega bene dicendosi irretita da chi come Angela racconta la cultura senza mai superare il limite di chi si erge ad intelligente discriminando gli altri, gli ignoranti. Forse in questo loro modo di defilarsi, di farsi da parte rispetto a quello che raccontano: “Se anche lui riconosce questo in me, sono solo che felice. Io riconosco il suo modo di condurre e trovo sia quello giusto. Ho sempre pensato che il conduttore debba essere un tramite e non l’oracolo, se no diventa un politico. Poi c’è chi lo fa ma non è un modo di fare tv che appartiene a me. Angela lo sento simile, poi fa tutt’altro genere“. Chiuso il discorso successo di C’è Posta per Te e del suo modo di pensare alle sue trasmissioni partendo da “valle” ovvero “da quello che vuole e gli chiede il pubblico”, la conduttrice poi non si tira indietro quando arriva il momento di rispondere alle domande sui temi caldi del momento.
MARIA DE FILIPPI DALLA PARTE DI AMADEUS?
Con l’avvicinarsi del Festival di Sanremo le polemiche non possono mancare e, in particolare, in molti hanno puntato il dito contro Amadeus e le sue presunte frasi sessiste dicendosi certa che il conduttore non lo sia anche se, in questo preciso momento storico, si deve fare molta attenzione ad usare alcuni termini: “Io non penso che Amadeus sia sessista o maschilista. Credo che abbia inteso Sanremo come una grande festa della musica e abbia mischiato molte carte. Credo che lui abbia sbagliato ad usare dei termini e in generale, sulla questione, penso abbia ragione Lilli Gruber quando dice che se tu fai un lavoro, che sia uomo o donna devi essere pagato nello stesso modo“. Alla fine Maria De Filippi ammette di essersi trovata travolta dalle polemiche quando ha rivelato di non volere il cachet per la sua partecipazione al Festival di Sanremo e di aver messo, senza volerlo, Carlo Conti nei guai in quel frangente, ma sa bene che il Festival di Sanremo è ancora questo. Riguardo a Junior Cally, invece, chiude paragonandolo al suo Skioffi: “Io ho chiesto un parere ai giornalisti che si occupano di musica, ho fatto in modo che lui spiegasse le frasi che aveva cantato. Le spiegazioni non erano molto diverse da quelle di Cally, lui diceva anche di essersi ispirato ad alcune scene di film. Alla fine è rimasto: io credo che la componente artistica conti”.