Tra le analisi del voto in Emilia-Romagna più attese c’era sicuramente quella di Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia e filosofo che non si può certo definire un simpatizzante di Matteo Salvini. Intervenuto a Circo Massimo, il programma su Radio Capital condotto Massimo Giannini, l’accademico ha commentato: “Prima ancora delle sardine, avevo previsto un risultato di questo genere. È il prodotto di un combinato disposto tra un candidato della Lega assolutamente non competitivo, il presenzialismo eccessivo che ha finto per danneggiare Salvini, e le sardine, che sono state essenziali nel risultato, soprattutto nello spostare voti dei 5 stelle a Bonaccini”. Cacciari ha dunque ammesso: “Tiro un grande sospiro di sollievo, ma il risultato era prevedibile. Speriamo che non si mettano, come è finito infinite volte in passato, a gridare alla vittoria e a dire come siamo bravi. Zingaretti le cose le capisce, sono i suoi stati maggiori che stentano a capirle”.
CACCIARI: “GOVERNO RAFFORZATO DOPO EMILIA-ROMAGNA”
Ma dopo il voto in Emilia-Romagna, ammortizzata la “spallata” al governo che Salvini avrebbe voluto assestare, le forze di maggioranza si trovano ora a dover gestire una fase delicata, figlia del crollo senza precedenti del MoVimento 5 Stelle, prima forza in Parlamento ma ormai sotto la doppia cifra, almeno nelle ultime due elezioni regionali. In questo senso Massimo Cacciari spiega che l’esecutivo “esce rafforzato. Più i 5 stelle sono deboli, più hanno una rappresentanza parlamentare che non ha corrispondenza con il loro peso nel paese, più resteranno aggrappati al governo e a Conte. A questo pnto di tratta di capire se il Pd ha la forza di imporre determinati contenuti e uscire dal cono d’ombra in cui è rimasto finora nell’azione di governo. Il governo”, continua, “deve aprire una nuova fase, ma questa nuova fase deve essere targata Pd. Tra pochi mesi ci saranno altre campagne elettorali in cui dubito che Salvini commetterà gli errori che ha commesso in questa, a partire dalla scelta del candidato: è stata una scelta sciagurata quella di una candidata assolutamente non competitiva rispetto all’esperienza e alle capacità di Bonaccini”.
CACCIARI: “SARDINE POTREBBERO CONFLUIRE NEL PD”
Spunto di riflessione importante quello che Cacciari ha dedicato al ruolo che a suo dire dovrebbero avere le sardine nel processo congressuale che investirà il Pd nei prossimi mesi. Queste le parole dell’ex sindaco di Venezia: “È evidente che ci vuole un’altra forza politica, è evidente che il ringraziamento alle sardine è significativo: Zingaretti spera che cooperino e partecipino al congresso che ha in testa con un ruolo determinante, bisognerà vedere se riuscirà a stabilire regole congressuali tali da permettere alle sardine di svolgere questo ruolo. È tutto ancora da vedere”. Secondo Cacciari “l’ideale sarebbe che dichiarassero di voler fare politica politica, indicassero dei punti di convergenza con il programma che Zingaretti dovrà produrre, e su quello si può pensare a una confluenza o a una federazione. Ma è decisivo che le sardine abbiano un ruolo nel dibattito congressuale, possano partecipare attivamente, votare, e sostenere il segretario, perché se Zingaretti non ha il loro appoggio dubito che potrà affermare la linea che ha in testa. E gli devi offrire spazio politico, incarichi, sennò non ha senso. Ma bisogna vedere se gli altri ci stanno. Io penso, e spero, di sì”.