Rispetto a chi anni fa, i concorrenti al Festival di Sanremo che provengono dai talent come Amici e X Factor sono stati notevolmente ridotti, segno che non attirano più folle di giovanissimi davanti al televisore per seguirne le gesta. Uno di questi è Alberto Urso, vincitore della diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Dopo aver vinto, il 10 maggio 2019 ha pubblicato il suo primo album in studio Solo, che è stato certificato disco d’oro e che è rimasto in prima posizione nella classifica FIMI italiana per due settimane consecutive. Dall’album è stato estratto il singolo Accanto a te, pubblicato il 20 maggio. Il 31 dicembre partecipa a L’anno che verrà condotto da Amadeus, e nello stesso giorno viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con il brano Il sole ad est. Dunque una voce di impostazione lirica la sua, vista la gavetta fatta in quel campo, che si mischia col pop. La canzone in questione è una bella anche se classica metafora di una storia d’amore, dove il protagonista diventa una imbarcazione che naviga sui mari cercando di tornare a lei, che è un faro che sorge ad est, là dove il sole spunta al mattino.
Il sole ad est, Alberto Urso: testo e analisi. La metafora dell’amore
Ho nel cuore il sole ad est e nel mondo ovunque vada mi ricorderà la strada che porta fino a te. Sei come il sole ad est, io lo so comunque vada in questa vita complicata ritornerò da te. Un brano che fa dell’attesa, lunga ma certa il suo contenuto, come le migliori storie d’amore che non si consumano in una “botta e via”, ma si nutrono di pazienza, poesia e passione crescente. Sarò navigante tra nuvole e vento, vedrò all’orizzonte i confini del mondo in cui tu sei il mio tempo. Guardi nel blu mentre vola un pensiero per te.