Gabriella Martinelli e Lula saranno protagoniste della nuova sezione del Festival di Sanremo 2020 con il brano “Il gigante d’acciaio”. Il brano frutto della loro inedita collaborazione artistica e che è valso loro la vittoria ad “Area Sanremo” parla della difficile storia degli abitanti di Montemesola, il paese originario della Martinelli oltre che piccolo centro in provincia di Taranto. E in questo caso quel gigante d’acciaio che è citato nell’evocativo titolo è quello dell’oramai ex Ilva, al centro del dibattito nazionale da mesi non solo per la sua importanza nel tessuto economico-produttivo della regione ma pure per il tristemente noto impatto a livello della salute dei cittadini tarantini: la canzone quindi da una parte è un atto d’amore e un omaggio al proprio luogo natio, ma dall’altro si parla anche della puzza e della difficoltà di vivere in luoghi del genere, e come a voler dare voce alla gente di questi luoghi (a cui spesso i media non danno parola) nel testo sono presenti alcuni passaggi dialettali, tra speranza per un futuro migliore e rassegnazione per un destino che sembra sempre essere nelle mani di quel “gigante d’acciaio”.
Il gigante d’acciaio, Gabriella Martinelli e Lula: testo e analisi. Una cruda storia dall’ex Ilva
Il gigante d’acciaio di Gabriella Martinelli e Lula è un pezzo che nasce con l’idea di raccontare quanto è accaduto all’ex Ilva e ai lavoratori che ne hanno fatto parte, incluse le problematiche degli abitanti del posto che ospita gli stabilimenti dell’acciaieria da anni al centro delle cronache. Le due artiste hanno così scelto di dare voce a chi lotta con ideali precisi, a chi compie immani sacrifici per salvaguardare il proprio lavoro e, il più delle volte, la propria vita ma anche a chi decide di restare in una terra non facile e non scappare: e per farlo ricorrono a sonorità in chiave pop-rock molto ‘sporcata’ per raccontare di quel colore “rosso” che a Taranto e dintorni è quello della morte e in cui il fatto pubblico si intreccia con la vicenda privata come nel caso della Martinelli che parla proprio del padre che lavora nel gigante d’acciaio, una sorta di inferno che la gente di quei luoghi trasmette di padre in figlio quasi fosse una ineluttabile eredità. A dare maggiore crudezza e realismo, come detto, è anche l’inserimento di una frase in dialetto tarantino che la nonna dice a una delle due artiste, per un continuo “dialogo” durante il pezzo che potrebbe essere una delle chiavi del successo per la Martinelli e Lula che hanno deciso di raccontare una delle tante storie dell’ex Ilva ricorrendo a un linguaggio semplice nelle lyrics e in riferimento al tema della tutela del clima, uno di quelli più discussi nell’anno appena trascorso..
Artisti: Gabriella Martinelli e Lula
Album: Il gigante d’acciaio
Data di uscita: 2019
Genere: pop, rock