La misteriosa scomparsa di Lara Bercelos, trans brasiliana di 38 anni, sarà al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto, il programma condotto da Federica Sciarelli su Rai3 nel quale nella prima serata odierna sarà ospite il compagno di Lara, Roberto Caruso. Della giovane donna si sono perse le tracce nella notte tra il 20 ed il 21 dicembre scorso. Dopo oltre un mese di silenzio però, ad oggi non si hanno notizie di lei. Con il fidanzato, pizzaiolo suo coetaneo con il quale stava insieme da circa tre anni, condivideva il medesimo appartamento dal quale è scomparsa, in via Piave alla periferia di Pavia. L’uomo ha presentato però denuncia ai carabinieri solo dieci giorni dopo la sua sparizione e ad oggi risulta indagato con l’accusa di sequestro di persona. “Un atto dovuto”, hanno spiegato gli inquirenti, motivandolo con la necessità di dover eseguire tutti gli accertamenti del caso. Roberto ad oggi ha sempre negato un suo possibile coinvolgimento nell’oscura vicenda ma a quanto pare gli inquirenti coverebbero qualche dubbio circa la sua testimonianza anche alla luce delle ultime novità emerse dai Ris di Parma.
LARA BERCELOS, TRANS SCOMPARSA DA PAVIA: IL GIALLO DEL SANGUE
Poco più di una settimana fa, il 27 gennaio scorso, il reparto dei Ris di Parma è intervenuto nell’abitazione condivisa da Lara e Roberto per nuovi accertamenti. Durante il sopralluogo però sono state trovate tracce di sangue su una parete e su una valigia. Caruso ha motivato quei ritrovamenti spiegando che le tracce ematiche apparterrebbero a lui ma non ha escluso che quelle presenti sulla valigia possano essere di Lara Bercelos, forse scaturite tra una lite tra di due. La loro relazione, a quanto pare, risulterebbe particolarmente travagliata e a testimonianza di ciò ci sarebbero anche le parole raccolte dai vicini di casa che, come riferisce Corriere.it, parlano di continui litigi interni alla coppia. Eppure quella sera, sostiene il pizzaiolo agli inquirenti, non ci sarebbe stata alcuna discussione tale da giustificare la sparizione misteriosa della trans brasiliana. Un vero e proprio giallo, dunque, sul quale gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza. Una risposta potrebbe giungere presto proprio dalle macchie di sangue in merito alle quali l’avvocato Alessio Corna, difensore di Caruso, ha spiegato: “Ho fatto richiesta di incidente probatorio. Sarebbe importante anche stabilire se le macchie siano vecchie o recenti”.
LA TELEFONATA AL CLIENTE
Stando al racconto fatto agli inquirenti da Roberto Caruso, la sera della sparizione Lara (all’anagrafe Leandro Dos Santos Bercelos) aveva ricevuto una telefonata. Quindi era uscita per prendere le sigarette ed incontrare la persona che l’aveva chiamata, non è escluso possa essere stato un suo cliente. La trans, infatti, non aveva mai nascosto al suo compagno di essere una escort. Trascorse due ore dal suo allontanamento, non vedendola rincasare l’uomo avrebbe provato a chiamarla al telefono: “Ho sentito che stava litigando con questo cliente, poi ho provato a richiamare e ha risposto lui che ha detto che Lara era fuggita dalla macchina lasciando sul sedile portafogli e telefono. Ho provato a richiamare diverse volte, ma da quel momento il cellulare è sempre risultato spento”. Quindi, in preda alla disperazione, Caruso avrebbe inviato una serie di messaggi su Whatsapp chiedendo al cliente che era con lei di non farle del male. Secondo quanto riferito dal suo difensore, tutto il materiale, screenshot e file, sarebbero stati consegnati agli inquirenti ed ora al vaglio degli stessi.