Myss Keta è una delle protagoniste femminili del festival di Sanremo 2020 tra le più originali e fuori dai canoni della kermesse canora. Con lei la settantesima edizione del Festival ha portato un’ondata di innovazione musicale grazie alla sua presenza a L’Altro Festival di Nicola Savino ma stasera salirà sul palco dell’Ariston per un duetto al fianco di un’altra donna molto chiacchierata dell’edizione: Elettra Lamborghini. Il tratto distintivo della rapper milanese è ovviamente rappresentato dalla maschera che indossa e che ha portato in tanti a domandarsi quale sia il vero motivo dietro la sua scelta. Di lei si sa molto poco: non si conosce il suo vero nome né l’età e anche sul suo volto aleggia un alone di mistero. Poche tracce anche sul suo passato prima di diventare Myss Keta. Il suo avvicinamento al mondo della musica è avvenuto nel 2013 quando ha sposato la causa del collettivo Motel Forlanini creando un personaggio capace di dare voce alla cultura milanese in tutte le sue sfaccettature. La maschera che indossa non è solo un tratto distintivo del suo look né un modo per attrarre l’attenzione su di sé (come accaduto in passato anche per Junior Cally prima di decidere di gettare giù la maschera già prima della sua partecipazione a Sanremo).
MYSS KETA, PERCHÈ INDOSSA LA MASCHERA? LA SUA SPIEGAZIONE
Per Myss Keta però, la maschera ha un significato decisamente profondo. Alla giornalista Daria Bignardi, la rapper milanese aveva spiegato cosa significasse per lei l’uso di una maschera (in realtà si tratta di un velo che le copre metà viso e di un paio di occhiali da sole): “L’anonimato rende liberi, datemi una maschera e vi dirò la verità, è vero. I pagliacci, i giullari di corte… Erano gli unici che potevano dire la verità, erano gli unici a cui era permesso. Erano gli unici a cui veniva dato voce per le critiche”, aveva spiegato. “Io credo che la maschera di Myss Keta sia in parte legata a questa possibilità”, aveva aggiunto. Non solo la maschera: a caratterizzare il look di Myss Keta è indubbiamente un vestiario stravagante. In una intervista di qualche mese fa a Sky Tg24, la rapper aveva spiegato la questione del volto coperto: “è per dare voce a tante persone, dare voce a dei pensieri che appartengono a tante persone”, aveva detto. “Ognuno, secondo me, con una maschera e degli occhiali può diventare Myss Keta”. Tuttavia, dietro il suo progetto ci sarebbe anche il teatro greco, oltre al mondo dei giullari di corte, come ammesso in precedenza. “Poi io andando avanti con il tempo ho ragionato moltissimo e mi sento vicinissima alla maschera del teatro greco”, aveva detto.