Dopo Tiziano Ferro è il turno di Piero Pelù contro Fiorello. Il nonno rocker toscano qualche sera fa si è sfogato in maniera colorita contro i tempi lunghi sanremesi che hanno fatto storcere il naso a più di una persona, a partire proprio dai Big in gara. Perchè se è vero che ieri sera Francesco Gabbani si è esibiti a pochi minuti dalle 2.00 di notte davanti ad una platea dormiente ed a molte poltrone dell’Ariston vuote, è altrettanto vero che nel corso della seconda serata del Festival non è andata meglio a Piero Pelù, il quale ha dovuto attendere notte inoltrata prima di potersi esibire. Lo sfogo è giunto proprio al termine della sua esibizione quando ospite de L’Altro Festival di Nicola Savino su RaiPlay, Pelù ha tuonato: “Ho aspettato 40 minuti per colpa di quel cazz***e”. Il riferimento era proprio a Fiorello che nella medesima serata era stato raggiunto dall’uscita definita da Amadeus infelice da parte di Tiziano Ferro che con toni meno coloriti del rocker aveva detto: “Ama è l’una, vogliamo fà qualcosa domani? Hashtag Fiorello statte zitto”.
PIERO PELÙ CONTRO FIORELLO: LO SFOGO A L’ALTRO FESTIVAL
A quanto pare, Fiorello non avrebbe preso affatto bene la frecciatina di Tiziano Ferro al punto che, secondo le indiscrezioni, avrebbe addirittura minacciato di lasciare la kermesse anticipatamente. Oggi, in una intervista a Tpi ha persino criticato le gesta del cantante di Latina parlando di “campagna d’odio” nei suoi confronti. Nonostante tutto, gli artisti su una cosa sembrerebbero aver ragione: a Sanremo si va troppo lunghi (con e senza Fiorello) spingendo i Big ad esibirsi ad orari assurdi. A pensarla così è stato anche Piero Pelù che a L’Altro Festival di Savino ha raccontato a suo modo come ha trascorso il tempo in attesa di salire sul palco dell’Ariston: “Mi sono fatto due rum e pera, ho fatto stretching e poi ero pronto per entrare”. Nonostante le critiche, il leader dei Litfiba ha però potuto comunque gioire per il risultato raggiunto dal momento che finora sarebbe stato apprezzato sia dalla giuria demoscopica che dall’orchestra del Festival.