Niente fiore gigante per Raphael Gualazzi: dopo le critiche ricevute nelle precedenti puntate di Sanremo 2020, il cantante ha deciso di ritornare ad un outfit un po’ più sobrio. Mantenendo comunque il suo animo eccentrico, vista la camicia blu a fiori, gli occhiali da sole e quel sorriso che non si spegne mai mentre canta la sua Carioca. Impeccabile come sempre, Gualazzi fa centro ancora una volta. A breve distanza sul palco, una piccola versione di se stesso. Un mini artista con un pianoforte di dimensioni ridotte e una ballerina pronta a scatenarsi al suo fianco. La prima coreografia significativa della serata, che regala al brano una marcia in più. L’attenzione per qualche istante si sposta infatti dal cantante ai due baby ballerini, che con aria da professionisti padroneggiano il palco dell’Ariston come se l’avessero sempre vissuto. Il gran finale invece non può che essere affidato alle mani sapienti di Raphael, che si muovono a velocità impressionante e che invita gli altri musicisti sul palco ad unirsi a lui per l’ultimo sound prima dei saluti. Clicca qui per rivedere il video di Raphael Gualazzi
RAPHAEL GUALAZZI, CARIOCA SCELTA DA AMADEUS
Raphael Gualazzi ha sorpreso e travolto la sala stampa di Sanremo 2020 con l’allegria della sua orchestra. Subito dopo l’esibizione di ieri, il musicista e gli altri artisti che lo accompagnano hanno raggiunto la location in cui si trovavano i giornalisti per regalare un po’ di gioia anche a loro. In questi giorni abbiamo scoperto qualcosa in più sulla sua Carioca, la canzone che ha portato sul palco dell’Ariston. A quanto pare non è stato l’artista a proporre questa scelta: ha presentato l’intero album ad Amadeus, che ha preferito optare per questo particolare testo. “Un inno alla vita che va vissuta giorno per giorno. Al vivere seguendo l’amicizia, l’amore e la musica”, dice a Il Fatto Quotidiano. Per Gualazzi è tutto come un gioco, anche questo suo ritorno nella città dei fiori a distanza di sei anni dalla sua precedente esibizione. “Sarà una bella maratona o sequestro”, dice sorridendo riguardo ai tanti colleghi che si susseguono sul palco in quest’edizione. Un bel tour de force se si pensa che nelle ultime tre serate si sono esibiti tutti. “Con i miei collaboratori abbiamo valorizzato l’aspetto compositivo e creativo”, dice poi dei quattro anni di silenzio, lontano dalla musica, “anche perchè le sonorità, non dimentichiamolo mai, sono un elemento cardine nel mio percorso artistico”. Per i fan intanto non ci sono dubbi: un vero peccato che l’Italia non abbia compreso fino in fondo un musicista e cantante a tutto tondo come Raphael. Lo dimostra anche il suo posto nella classifica provvisoria, dove lo troviamo fino alla terza serata in quattordicesima posizione subito dopo Alberto Urso. I giornalisti invece gli hanno voluto regalare qualcosina di più, facendolo salire di due posti e quindi nel 12° gradino della scalinata virtuale. In questo caso ha staccato il rivale precedente, riuscendo a piazzarsi subito dopo Anastasio.