Nella puntata di ieri del programma di La7, DiMartedì, si è assistito ad un siparietto tra Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva e il magistrato Piercamillo Davigo. Secondo quest’ultimo, il giorno più brutto della sua vita di cittadino della Repubblica “è stato quando Bettino Craxi sul finanziamento illecito disse in Parlamento: ‘Qui lo avete fatto tutti’. E nessuno si alzò per digli: ‘Ma come ti permetti, io no'”. A zittire gli applausi che si sono alzati nello studio del programma di Giovanni Floris è stata proprio la Boschi che ha replicato con ironia asserendo: “Io non c’ero in Parlamento, all’epoca facevo le scuole medie”. Almeno sull’argomento tirato in ballo, dunque, Italia Viva e la stessa deputata non avrebbero ‘colpa’. Nel corso della serata la Boschi ha poi approfittato per fare una distinzione importante tra giustizialismo e garantismo. “Per me il garantismo sta al giustizialismo come la democrazia sta a una dittatura”, ha aggiunto, “perchè mentre il garantismo è previsto dalla nostra Costituzione, il giustizialismo è una deriva populista che è contraria ai nostri principi e ai nostir valori. E forse chi l’ha definita in modo efficace è stato Falcone”, quando ha detto che “la cultura del sospetto non è l’anticamera della giustizia”.
MARIA ELENA BOSCHI VS DAVIGO A DIMARTEDÌ
Sempre riferendosi al magistrato Piercamillo Davigo, la deputata Maria Elena Boschi ha ammesso di riconoscersi molto in questa concezione del garantismo e della giustizia. Quindi si è detta molto colpita, nel corso del suo intervento alla trasmissione di La7, rispetto a quanto asserito da Davido, secondo il quale “soltanto i fessi rispettano le leggi nel nostro paese perchè non conviene”. A tal proposito la Boschi ha ammesso: “Secondo me è un messaggio molto sbagliato quello che stiamo dando”, dispiacendosi del fatto che sia proprio un magistrato a farlo, “perchè credo che si debba dire che le regole si rispettano e non è vero che la fanno franca solo i più furbi”. La Boschi ha poi contestato anche la tendenza a fare sempre di tutta l’erba un fascio secondo la quale tutti i politici sono vicini a quelli corrotti, per lei è un’affermazione sbagliata, contestando quindi la tendenza sempre più diffusa in Italia a generalizzare. Clicca qui per vedere il video