“Olindo, avete litigato con Rosa?”. Risposta: “No, ci mancherebbe”. Sono queste le uniche parole pronunciate da quello che la giustizia italiana considera uno degli autori, insieme alla moglie Rosa Bazzi, della strage di Erba in cui persero la vita Raffaella Castagna, il piccolo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. A riportarle è Quarto Grado, la trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi, che ha intercettato Olindo Romano nei corridoi del Tribunale di Milano, dove nei giorni scorsi si è celebrata l’udienza del processo a carico di Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, accusato di aver calunniato i due coniugi quando, caldeggiando la revisione del processo, ha affermato che Rosa e Olindo mentivano confessando il delitto.
OLINDO ROMANO: “HO LITIGATO CON ROSA BAZZI? CI MANCHEREBBE…”
Una sfinge: così è stato definito Olindo Romano dalla trasmissione Quarto Grado. L’uomo ha risposto esclusivamente con un “insomma” alla giornalista Mediaset che gli domandava come stesse. Poi ha ignorato tutti gli inviti a parlare di Rosa Bazzi, ad eccezione della domanda riguardante un presunto litigio dei due. Olindo, per esempio, si è limitato a sorridere quando gli è stato domandato se Rosa gli mancasse o se avessero mentito al processo. Nessuna risposta anche al perché Rosa non fosse presente in udienza. E prima che si chiudesse la porta alle sue spalle silenzio anche in opposizione alla domanda: “Gli vuole ancora bene?”. Soltanto quella precisazione: “Abbiamo litigato? Ci mancherebbe”, quasi a volere smentire una volta di più le varie ricostruzioni di queste ultime settimane, secondo cui tra i due sarebbe sopraggiunta una rottura a causa del presunto innamoramento di Rosa nei confronti di un altro detenuto, morto investito in un incidente stradale.