Catena Fiorello, è la sorella di Rosario Fiorello, di Beppe e di Anna. Nella vita fa la scrittrice e l’autrice di programmi tv, e nelle prossime settimane (precisamente il 5 marzo), uscirà il film “Picciridda”, tratto proprio da uno dei suoi romanzi più famosi. Catena deve il suo nome alla nonna, al quale tra l’altro è ispirato il personaggio di Nonna Maria, interpretato da Lucia Sardo nella pellicola di cui sopra: “Una donna modernissima – racconta la Fiorello intervistata dal Corriere della Sera – che girava con la bandana e fumava il sigaro. Rimase incinta di un uomo sposato e suo figlio, mio padre, non l’ha cresciuto nell’odio dell’uomo che la abbandonò”. Si parla anche del Festival nella chiacchierata: “Rosario ha partecipato a una festa per celebrare il suo amico Amadeus – le parole della sorella – poi, la vera modernità sarà quando noi donne non saremo costrette a fare i monologhi per dire: guardate che ci siamo anche noi”.
CATENA FIORELLO: “IL MIO COGNOME? ROSARIO MI DISSE…”
Un chiaro riferimento ai monologhi della prima serata del Festival di Sanremo 2020, quella in cui hanno parlato davanti alla platea dell’Ariston, la conduttrice Diletta Leotta, e la giornalista Rula Jebreal: “La vera modernità – ribadisce appunto Catena Fiorello – sarà quando noi donne non saremo costrette a fare i monologhi per dire: guardate che ci siamo anche noi. Se Rula Jebreal deve raccontare quella bella storia drammatica per attirare l’attenzione, tutta questa parità non c’è. E se Diletta Leotta dice che la bellezza è un dono, non aggiunge qualcosa alla buona causa delle donne”. E a proposito del suo cognome importante, Catena svela cosa gli consigliò Rosario: “Non ho fatto niente per fare tv, consapevole che era pericoloso perché domani avrebbero detto che sono raccomandata dai due fratelli famosi. Rosario mi consigliò di usare lo pseudonimo, gli risposi: il nostro cognome ce l’ha dato papà. I libri mica me li scrive Fiorello, né lo porto alle presentazioni. In Italia si vive sulle raccomandazioni, non si può credere che uno possa andare per la sua strada”.