Antonio Tempestilli fa causa alla Roma. Una vicenda che possiamo dire lunga di 33 anni, che sta per esaurirsi (o forse no?) in tribunale, in un ideale scontro tra l’ex dirigente giallorosso e Guido Fienga – a rappresentanza della società capitolina – causa un licenziamento che secondo “Cicoria” (questo il soprannome di Tempestilli) non avrebbe alcuna ragione legale. Storia che letta così è particolarmente sorprendente: cinque anni da calciatore (voluto da Nils Liedholm, ha ricordato lui raccontandosi al Corriere dello Sport) con una Coppa Italia in bacheca, poi l’ingresso nello staff delle giovanili come allenatore. Nel 1996 Tempestilli ha vinto lo scudetto dei Giovanissimi Nazionali, schierando tra gli altri un Gaetano D’Agostino che avrebbe potuto giocare una categoria più sotto; poi l’esperienza da Team Manager per dare fiducia alla proposta dell’allora presidente Franco Sensi. Tempestilli ricorda di essere andato in panchina con Fabio Capello e di aver vinto scudetto e Coppa Italia; da qui alla dirigenza ricoprendo vari incarichi, tra cui quello di principale tramite con la Uefa. Cosa è successo poi? Lo dice lo stesso Tempestilli: “Dopo 33 anni mi hanno detto che non andavo più bene per divergenze di vedute”, e aggiunge che “ho provato a chiedere un colloquio a Fienga ma non me lo ha mai concesso”. Insomma: negli ultimi anni sembra che la Roma stia facendo piazza pulita con il suo passato (e presente) glorioso.
TEMPESTILLI FA CAUSA ALLA ROMA: I PRECEDENTI GIALLOROSSI
Antonio Tempestilli fa causa alla Roma: non sono arrivati a tanto gli altri simboli allontanati dalla società giallorossa, ma certo qualche sassolino dalla scarpa se lo sono tolti. Il primo della lista è stato Francesco Totti che, nel giorno del clamoroso addio, ha tenuto una lunga conferenza stampa nella quale ha toccato vari argomenti tra cui il modo in cui era stato trattato una volta iniziato a fare il dirigente. Anche Daniele De Rossi del resto aveva fatto qualcosa di simile: la decisione di lasciare la Roma (ma non il calcio giocato) aveva lasciato stupefatti tutti gli addetti ai lavori, tifosi e appassionati ma lui aveva specificato come di fatto gli fosse stato esplicitato – più o meno – che di lui nello spogliatoio e in campo si potesse fare a meno. L’ultimo della lista è stato Alessandro Florenzi, ed è storia recente: anche lui romano e romanista, già capitano della squadra, prima è stato messo fuori dalle rotazioni di Paulo Fonseca e poi ceduto al Valencia nel corso del calciomercato invernale. Anche Tempestilli è un gigantesco pezzo di Roma e della Roma, e lui ha scelto di portare la cosa in tribunale: come andrà a finire questa vicenda?