In molti si sono domandati in questi giorni se dopo essere guariti dal coronavirus, ci si può nuovamente ammalare dello stesso. La risposta arriva dal Giappone, dove una donna ha appunto contratto il virus cinese per ben due volte. Sia chiaro, gli scienziati e i medici di tutto il mondo ora si solleveranno dalle sedie, gridando allo scandalo, visto che un caso non può “fare storia”, resta il fatto che la vicenda della guida turistica nipponica va analizzata con attenzione. La sua storia è raccontata dal Corriera della Sera, ed ha come protagonista una 40enne residente ad Osaka, risultata positiva nella giornata di ieri, mercoledì 26 febbraio, dopo che aveva già contratto il virus lo scorso 29 gennaio. «Per quei pazienti che sono stati curati, c’è una probabilità di una ricaduta», aveva già spiegato il 31 gennaio scorso Zhan Qingyuan, un medico del China-Japan Friendship Hospital. A fare un po’ di chiarezza ci ha pensato lo stesso CorSera: dopo aver contratto il virus, ed essere guariti, il corpo produce degli specifici anticorpi che però potrebbero durare non troppo a lungo, di conseguenza il paziente potrebbe ammalarsi di nuovo.
CORONAVIRUS, INFEZIONE COLPISCE PAZIENTE DUE VOLTE: “CI SONO PROVE…”
«Esistono prove – le parole di Susan Kline, specialista in malattie infettive dell’Università del Minnesota – del fatto che le persone possono contrarre nuovamente l’infezione con i quattro coronavirus e che non esiste un’immunità di lunga durata. Come i rinovirus: sviluppano una risposta anticorpale che in seguito diminuisce, quindi alla successiva esposizione, la protezione non c’è più. Le infezioni successive spesso producono malattie più lievi». Importante sarà anche capire se il virus muterà, e in che modo lo farà. Il virus dell’influenza tende a variare con costanza e di conseguenza bisogna aggiornare i vaccini ogni stagione. Alla luce di tutti questi dilemmi e dubbi, gli scenari futuri riguardo al coronavirus sembrerebbero essere al momento tre. Il primo, più ottimistico, è che il virus si estingua grazie al contenimento come la Sars. Il secondo scenario è che si estingua da solo dopo aver infettato il massimo di persone possibili. Infine, il terzo scenario, è che il virus diventi endemico come altri e che continui a circolare, diventando di fatto “un’influenza comune”.