Ad Una Storia da Cantare, Ruggeri ricorda quando Adriano Celentano ha trasformato il brano Stand By Me in una canzone di fede con il brano Pregherò. Una versione che questa sera viene interpretata da Fausto Leali, piuttosto grintoso e coinvolto nella sua performance. L’Auditorium Rai di Napoli lo tributa con un applauso, lui ringrazia e ricorda un aneddoto legato ad Adriano Celentano. “Ricordo bene una cosa: che girava con una Thunderbird verde”. Fausto Leali viene simpaticamente rimproverato dal padrone di casa “perchè non sbaglia mai”. L’artista se la ride e ammette di aver sbagliato una parola nella sua interpretazione di Pregherò. “Vabbè ma una parola cosa vuoi che sia…”, commenta Ruggeri. Fausto Leali si congeda, spazio dunque ad un altro ospite: tocca all’attore Rocco Papaleo… (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Fausto Leali, protagonista del Festival di Sanremo
C’è stato anche Fausto Leali, tra i protagonisti della 70° edizione del Festival di Sanremo: il cantautore, soprannominato ‘negro bianco’ per via del suo timbro vocale roco e graffiante, è stato ospite della terza serata dei duetti dietro invito dell’amico e collega Michele Zarrillo. Quest’ultimo ha scelto di esibirsi con lui sulle note di Deborah, brano che – dalle parti di Sanremo – era già risuonato un bel po’ di tempo fa. Era il 1968 quando Leali esordiva sul palco dell’Ariston in coppia con Wilson Pickett; il pezzo era lo stesso che poi lo avrebbe portato ad accrescere ancor di più il suo successo, dopo l’exploit avuto in precedenza con A chi, il suo primo vero cavallo di battaglia. Questa sera, sempre su Rai1, Fausto rievocherà ancora una volta le atmosfere anni Sessanta, in occasione della serata-omaggio che Una storia da cantare dedicherà al grande artista Adriano Celentano.
La famiglia di Fausto Leali
Con Celentano, Fausto Leali ha avuto a che fare non poco. E non solo lui: anche sua moglie Milena Cantù, che di fatto esordì come membro del Clan. “Era stata lanciata con un battage pubblicitario incredibile”, ricorda Leali in un’intervista a Repubblica, “c’era il mistero sull’identità dell’unica componente femminile del Clan Celentano. Fecero anche una canzone, Chi sarà la Ragazza del Clan?, cantata da I Ribelli. Con Adriano era stata pure fidanzata”. Poi avvenne che i due si lasciarono, la collaborazione professionale s’interruppe e Milena sposò un altro cantautore, Fausto. Insieme ebbero due figlie: Deborah (“mi sembrava d’obbligo chiamarla come quella canzone che mi ha definitivamente consacrato”) e Samantha.
Fausto Leali, Sanremo e Cavallo Pazzo
Dopo la fama ottenuta pressoché immediatamente, all’inizio della sua carriera, Fausto Leali venne quasi “dimenticato”. Il trattamento riservatogli dalla televisione gli causò se non altro un po’ di sconforto: “Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di abbandonare, convinto che non ci fosse più spazio per me. Ma ho continuato a lavorare: devo ringraziare le feste di piazza, le sante feste di piazza. Mi hanno dato di che vivere e tanto pubblico che veniva ad ascoltarmi e a cantare con me le mie canzoni. Non le rinnego e le faccio ancora quando capita”. In seguito, tra gli anni Ottanta e Novanta, tornò a Sanremo, di cui fu in qualche modo protagonista indiretto. “Questo Festival è truccato, lo vince Fausto Leali”, esordì il disturbatore televisivo Mario “Cavallo Pazzo” Appignani in apertura dell’edizione del 1992. “Mai saputo perché abbia detto di me: non gli ho mai parlato in vita mia e quell’anno arrivai nono. Ci rimasi di gesso. Tra l’altro Sanremo è un continuo mostrare pass e permessi per muoversi, come era salito sul palco?”. Insomma, anche a distanza di anni, rimane un mistero irrisolto.