Coincidenza? Senza dubbio, ma le coincidenze a volte assumono significati speciali. Oggi, 4 marzo, è il compleanno dello scomparso ormai da otto anni Lucio Dalla, uno dei massimi autori di canzoni della musica italiana di sempre, morto improvvisamente pochi giorni prima, nel 2012. I funerali dell’artista si tennero proprio in concomitanza di questa data, 4 marzo, e oggi, 4 marzo 2020, si terrà un altro funerale che ha più di un legame con Dalla. Da sempre amante del Gargano, dove avrebbe in seguito comprato una delle sue residenze, Lucio Dalla già nel 1970 amava recarsi in questa località. Qui cominciò a frequentare un ristorante di Peschici che col tempo divenne uno dei suoi luoghi preferiti, gestito dalla signora Filomena Salcuni, chiamata da tutti “Memena”. La prima volta che Dalla vi ci si recò fu, amava raccontare la donna, durante una serata di bufera, aveva dovuto attraccare al porticciolo e chiese ospitalità: era insieme all’amico e collega Ron e quella sera intonò per tutti un suo nuovissimo brano che l’anno dopo avrebbe trionfato sul palco di Sanremo, 4 marzo 1943, sua data di nascita.
“LA MIA SECONDA MAMMA”
Un paio di giorni fa “Melena” è morta anche lei e i funerali si terranno proprio oggi, come quelli del caro amico, nella data del suo compleanno. Coincidenza? O un legame che unisce le persone che si sono volute bene per tanti anni? Lucio Dalla infatti non aveva mai smesso di frequentare quel ristorante ogni volta che era nel Gargano. Secondo il racconto della signora, a proposito del primo incontro, “a un certo momento sentimmo bussare alla porta. Aprii e mi trovai davanti due uomini trasandati, incappucciati e infreddoliti che chiedevano ospitalità. Prima di farli entrare chiesi consiglio alle mie figlie che senza battere ciglio dissero di sì…”. Aggiungendo che “E subito Lucio iniziò a buttare giù le prime strofe dell’ormai celebre e famosa canzone: “4 marzo 1943”! Sì, perché quella canzone nasce proprio qui, davanti alla mia tavola, col camino acceso e il temporale che continuava a far rumore…”. Si videro per l’ultima volta due anni prima della morte: “Ma la scena più emozionante è stata proprio quando la sera, dal palco del concerto, mi ha dedicato la canzone “4 marzo 1943” dicendo: “Questa è per la mia seconda mamma, Mamainë !”. Quando seppe della morte di Dalla, la signora commentò: “Ho perso mio figlio!”.