Ronaldinho è stato arrestato in Paraguay assieme al fratello ed ex agente Roberto de Assis, per possesso di passaporto falso: è questa la notizia che ci è arrivata solo questa mattina dalle autorità locali, le quali hanno dunque in custodia presso il Resort Yacht & Golf Club Paraguayo (a pochi chilometri di Asuncion) l’ex giocatore di Milan e Barcellona. Secondo quindi le ultime indicazioni fornite dal Ministero degli Interni del Paraguay Ronaldinho e il fratello sarebbero in stato di fermo, dopo che gli è stato contestato l’uso di documenti di nazionalità paraguaiana falsi, ma presto nuove informazioni più precise potrebbero arrivare sulla brutta vicenda nella prossima conferenza stampa indetta dalle autorità locali. Secondo le prime ricostruzioni il Pallone d’oro 2005, ritiratosi dal calcio giocato nel 2018, si era recato ad Asuncion, soggiornando sul sopracitatao Resort, dove è ancora in stato di fermo sotto stretta sorveglianza, per presentare il suo libro “Genius of Life” e prendere parte a diverse iniziative a scopo benefico, previste in zona proprio in questi giorni.
RONALIDINHO ARRESTATO: IL CASO DEL PASSAPORTO
E’ dunque accusa ben grave per Ronaldinho e fratello, arrestati in possesso di passaporti falsi, che però ci fa ben ricordare alcuni precedenti dell’ex giocatore del Milan. Solo due anni fa infatti ben ricordiamo che le autorità del Brasile avevano sottratto proprio a Ronaldinho il passaporto, dopo che l’ex giocatore aveva omesso di pagare un’ammenda per un caso giudiziario risalente al 2015 (era stato accusato di reati ambientali provocati nel lago Guaiba, presso Porto Alegre). Dopo per aver stipulato un accordo con la giustizia verdeoro (dietro pagamento di un’ammenda da un milione di dollari), Ronaldinho e il fratello avevano per riavuto ufficialmente il proprio passaporto già lo scorso settembre. Sono quindi molti i punti di domanda che sorgono su tale vicenda: non ci resta che attendere chiarimenti dalle autorità competenti paraguaiano sull’incresciosa vicenda.