Il video con gli highlights e i gol di Milan-Genoa 1-2 ci mostra le fasi salienti della partita valevole per la 26^ giornata di Serie A. In un contesto eccezionale, caratterizzato dalla più grave emergenza sanitaria nella storia della Repubblica Italiana, il calcio prova a ripartire tra mille difficoltà – c’è stato anche il rischio che saltasse questa domenica, poi alla fine la mediazione tra Governo, Lega e Figc ha portato a far scendere tutti in campo – pur con la consapevolezza che da un momento all’altro possa calare definitivamente il sipario sulla stagione, con annessa cancellazione di Euro 2020. Come se già non fosse alienante giocare in un Meazza deserto, i rossoneri sono alle prese con l’ennesimo terremoto societario che ha portato all’addio di Boban, all’allontanamento sempre più probabile di Maldini e a una nuova rivoluzione che verrà messa in atto la prossima estate. In queste condizioni è difficilissimo far girare il pallone con la mente sgombra, agli uomini di Pioli non sono mancate tanto le gambe quanto la testa, come dimostrano i gol di Pandev e Cassata che con una facilità quasi imbarazzante sono entrati in area di rigore senza incontrare grosse resistenze. L’arrivo in panchina di Nicola ha restituito linfa vitale ai grifoni che qualche settimana fa sembravano condannati al ritorno in Serie B dopo 13 stagioni di permanenza nella massima categoria, gli ultimi risultati hanno rilanciati le ambizioni di salvezza dei rossoblù che grazie a questo successo agganciano il Lecce e tornano a sperare. Milan – nonostante la zampata tardiva di Ibrahimovic che nel finale ha provato a rendere nuovamente interessante il match – fallisce l’obiettivo di avvicinarsi alla zona Europa, da qui a maggio l’obiettivo di Pioli sarà quello di chiudere la stagione nella maniera più dignitosa possibile. Il problema è che non dipende solo da lui e dai suoi calciatori…
LE DICHIARAZIONI
Tenendosi a debita distanza dall’inviato di DAZN che lo intervistava, Stefano Pioli è intervenuto nel post-gara: “Giocare senza pubblico non è calcio, questo vale per noi esattamente come per gli avversari, quindi l’assenza dei tifosi non è un’attenuante anche se stavamo in casa. Ciò non toglie che avevamo una grande opportunità per scalare la classifica, dimostrare le nostre qualità e che anche in situazioni particolari potevamo dire la nostra. Abbiamo perso più per demeriti nostri che per meriti degli altri. Non dobbiamo inventarci alibi né giustificazioni, le porte chiuse le vicissitudini societarie non ci devono esentare dal fornire buone prestazioni, basta guardare il dato sul numero di tiri per renderci conto che abbiamo inquadrato la porta solamente tre volte. Ci siamo trovati sotto di due gol perché abbiamo commesso degli errori in fase difensiva, le sconfitte così come le vittorie non arrivano per puro caso. Difficile dire che non abbia funzionato qualcosa quando arrivi alla conclusione in 22 casi, forse ci è mancata la giusta determinazione davanti allo specchio. Gli episodi che hanno determinato la partita ci hanno detto che siamo stati meno bravi del Genoa”. Anche Davide Nicola si è attenuto alle nuove regole utilizzando un auricolare monouso: “Complimenti ai ragazzi che hanno compiuto una grande impresa lavorando con dedizione per novanta minuti. Il saluto dopo il triplice fischio era per rendere omaggio alla nostra gente che per ovvi motivi non poteva essere al nostro fianco. Sapevamo di dover adottare il nostro stile di gioco a quello degli avversari, era l’unico modo per neutralizzarli. Rebic e Theo Hernandez segnano tanto quindi dovevamo a tutti i costi trovare un modo per contenerli e arginare le loro avanzate sulle corsie esterne”.