La Serie A, e in generale lo sport italiano, si ferma fino al prossimo 3 aprile. Dopo la decisione di ieri sera del premier Giuseppe Conte di mettere il Belpaese in quarantena, anche lo sport si è dovuto adattare alle nuove misure restrittive, atte a contenere l’epidemia da coronavirus. A questo punto sono molti gli interrogativi che sorgono, a cominciare da cosa ne sarà della Serie A. Secondo il noto giornalista Giancarlo Padovan, non è da escludere che i campionati possano riprendere a partire dal mese prossimo, e proseguire fino a luglio, recuperando quindi le partite non disputate nel prossimo mese. Di conseguenza, slitterebbero i campionati Europei di calcio, che si terranno così a settembre, mentre gli inizi dei torni 2020-2021 verrebbero posticipati al prossimo autunno: “Alla lunga io credo che si fermeranno tutti – dice ospite di Sky Sport – con la conseguenza che l’Europeo potrebbe essere giocato a settembre o nel 2021, facendo terminare gli attuali campionati entro fine luglio. A quel punto i nuovi campionati partirebbero a ottobre o novembre”. Restiamo in attesa del consiglio federale di oggi per ulteriori novità. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS, SERIE A SOSPESA, STOP FINO AL 3 APRILE
Anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha confermato che nel decreto riassumibile nel motto “io resto a casa” sarà disposta la sospensione di tutte le attività sportive, compreso dunque il campionato di Serie A, fino al 3 aprile. “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “io resto a casa“. Ci sarà l’Italia come zona protetta – spiega Conte – non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo“. Continua il Presidente del Consiglio: “Non possiamo neppure consentire che proseguano le gare del campionato di calcio, dispiace dirlo, ma i tifosi devono prenderne atto. Dovranno rimanere chiuse le palestre per lo svolgimento di attività sportive. Ci sarà la sospensione dell’attività didattica fino al 3 aprile, vale per le scuole di tutti gli ordini e grado e alle università. Siamo flessibili, siamo sempre pronti a intervenire, ma per il momento fissato come termine quello già fissato per la Lombardia e le altre 14 province.” (agg. di Fabio Belli)
CONI CHIEDE STOP FINO AL 3 APRILE
Non solo la Serie A ma tutto lo sport italiano ha annunciato poco fa lo stop fino al prossimo 3 aprile a fronte della grave emergenza coronavirus in tutto il Paese: in attesa della conferma anche della Lega Calcio di Serie A, l’invito lanciato da Giovanni Malagò ieri è stato colto dall’intera struttura del Coni che questo pomeriggio si è riunito in consiglio con tutti i rappresentati delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati. «Sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020», spiega il comunicato del Coni che chiede anche al Governo di poter emanare un apposito Dpcm che possa dunque superare quello del 8 marzo in merito alle disposizioni sulle porte chiuse di alcuni sport, specie il calcio professionistico. Il Presidente Malagò è stato delegato da tutto il Consiglio Federale di informare oggi stesso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulle risultanze dell’incontro. Domani dunque in sede Figc non avverrà che la ratifica di quanto Gravina e gli altri presidenti di federazioni sportive italiane hanno oggi congiunto insieme nell’ultima riunione del Coni. Ora per essere effettivo lo stop a tutti i campionati sportivi deve attendere l’emanazione del decreto ministeriale che riordini l’assetto fin qui presentato sul fronte coronavirus. (agg. di Niccolò Magnani)
LIPPI “CAMPIONATO DA ANNULLARE”
Emergenza coronavirus, cosa ne sarà del campionato di Serie A? In programma alle ore 15.00 una riunione straordinaria al Coni in Sala Giunta con le Federazioni degli Sport Professionistici (Calcio, Pallacanestro, Golf e Ciclismo) e degli Sport di Squadra (Baseball, Softball, Handball, Pallanuoto, Pallavolo, Rugby, Hochey Ghiaccio, Hockey Prato, Hockey a Rotelle, Football Americano, Cricket e Palla Tamburello). Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha invocato lo stop ai campionati, sostenendo dunque la posizione del ministro dello Sport Spadafora, e anche Marcello Lippi è netto: «Se fosse deciso lo stop della SerieAper me il campionato 2019-’20 dovrebbe essere invalidato. Non si può assegnare lo scudetto, né decidere le retrocessioni, in un torneo dove mancano 12 partite alla fine». La Lazio però è tutt’altro che d’accordo: il portavoce Arturo Diaconale ha sottolineato che lo stop del campionato «condannerebbe al fallimento molte società». Attese novità a stretto giro di posta… (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS, CAOS CAMPIONATO DI SERIE A
Il calcio italiano e la Serie A sono nel pallone, nel vero senso della locuzione. Inutile girarci troppo attorno: l’emergenza connessa al Coronavirus ha creato parecchi grattacapi ai vertici del massimo campionato nazionale, tra rinvii,(in)decisioni, dietrofront, porte aperte, anzi no, chiuse e chi più ne ha più ne metta. Un clima di incertezza palesatosi in tutta la sua pienezza nell’assurdo episodio verificatosi prima del fischio d’inizio di Parma-Spal, disputata ieri in un “Tardini” deserto, con i giocatori richiamati negli spogliatoi mentre si accingevano a entrare in campo e fatti ridiscendere sul manto erboso all’incirca un’ora più tardi per le operazioni di ri-riscaldamento. Al primo posto, però, deve essere messa la salute pubblica, al di là degli impegni di calendario; in virtù di ciò, è altamente probabile che il torneo si fermi per almeno due giornate (martedì, cioè domani, si terrà un consiglio federale straordinario), in pratica sino al prossimo 3 aprile, con conseguente annullamento delle amichevoli della Nazionale italiana contro Inghilterra e Germania. Se ciò si concretizzasse, non vi sarebbero date sufficienti per recuperare due turni di Serie A, altri tre incontri già rinviati (più Inter-Sampdoria), due semifinali di ritorno di Coppa Italia e la finale. Il mese di giugno, infatti, è “bloccato” dagli Europei. A meno che…
CORONAVIRUS: SERIE A FINO A GIUGNO? POSSIBILE LA CANCELLAZIONE DI EURO 2020
A meno che, dicevamo, la manifestazione continentale per nazioni non venga cancellata. In tal caso, il primo mese dell’estate verrebbe in soccorso alle esigenze della Lega Serie A, consentendo una regolare chiusura del campionato 2019-2020. Resta tuttavia da capire se Euro 2020 non ci sarà: la kermesse sportiva, in programma dal 12 giugno al 12 luglio, prevede la partecipazione di 24 squadre in 12 stadi disseminati per il Vecchio Continente e un flusso esagerato di spettatori che si sposterebbero da una capitale europea all’altra. Le porte chiuse, stavolta, non aiuterebbero, perché i mancati introiti sarebbero eccessivi. Se, invece, ci saranno le condizioni per salvaguardare la disputa degli Europei di calcio, è improbabile che la stagione calcistica in Italia si concluda regolarmente. Così, la Figc si è già messa a tavolino per elaborare un’apposita norma che indichi il da farsi. Al momento, il regolamento prevede che lo scudetto venga assegnato alla squadra che si trovava in testa in occasione dell’ultima giornata completata (Juventus), ma è al vaglio l’ipotesi di non assegnare il titolo, segnalando comunque all’Uefa le qualificate alle coppe europee. Problemi analoghi, fors’anche maggiori, per la Serie B e la Serie C: come si potrebbero disputare playoff e playout?