Numerosi gli incidenti stradali verificatisi nelle scorse ore in Italia, a cominciare da un impatto violentissimo avvenuto a Milano. Nella notte fra domenica 8 e lunedì 9 marzo, all’incrocio fra via Novara e via Silla, una Bmw ha travolto un’Audi con a bordo due 61enni, un uomo e una donna. L’uomo alla guida della prima auto, dopo l’impatto, è sceso dal proprio mezzo e si è allontanato a piedi, senza prestare soccorso ai due feriti. Sul luogo è giunto pochi minuti dopo l’ambulanza, ma per l’uomo ferito, vi è stato poco da fare: ricoverato all’ospedale Niguarda, questi è spirato poco dopo il ricovero a causa delle gravissime ferite riportate. Meno grave invece la donna, al momento all’Humanitas di Rozzano, in condizioni medie. Poco dopo è stato rintracciato l’investitore che è stato successivamente denunciato per omissione di soccorso. Ma non finisce qui perchè, come raccolto da Il Giorno, vi è il forte sospetto che l’Audi che ha investito la Bmw, sia la stessa che qualche minuti prima dell’incidente abbia lasciato un uomo davanti al pronto soccorso San Carlo con una ferita d’arma da fuoco.
INCIDENTI STRADALI: UN 33ENNE MORTO A PONTE RIO, PROVINCIA DI PERUGIA
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per sbrogliare questo giallo, ma nel frattempo, un uomo innocente ha perso la vita. Un altro incidente mortale è avvenuto in provincia di Perugia, in località Ponte Rio. Nella notte fra oggi, lunedì 9 marzo, e ieri, domenica 8, un ragazzo di 33 anni a bordo di un’auto si è ribaltato più volte nei pressi dell’ingresso dell’area Gesenu. Non è ben chiaro cosa sia accaduto, fatto sta che il giovane ha perso il controllo del proprio mezzo, facendo tutto da solo, senza coinvolgere altri mezzi. Non è da escludere l’alta velocità, o magari un colpo di sonno, o ancora, un malore o una distrazione, nonché un guasto tecnico. Tutti elementi su cui stanno lavorando le forze dell’ordine per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Sul luogo dello scontro sono accorsi in pochi minuti gli uomini del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare la morte del poveretto.