L’atteso appuntamento con l’assessore Gallera in diretta su Facebook e Youtube è venuto meno ma non il consueto bollettino che ha aggiornato sulla situazione Coronavirus nella Regione Lombardia. Qui si registrano i maggiori casi di Covid-19 con un numero di persone positive in aumento di ben 1095 unità per un totale di 9820 casi. I deceduti sono saliti a 890 (ieri erano 744). In isolamento domiciliare si segnalano attualmente 2.650 persone, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 650 (quelli extra terapia intensiva 4435). Cresce anche il numero di tamponi eseguiti (32700) così come quello dei dimessi che arrivano a 1198 (ieri erano fermi a 1085). Il maggior numero dei casi positivi al Coronavirus si registra nella provincia di Bergamo. Alla luce dei nuovi dati, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha spiegato che, come previsto, “evidenziano in maniera chiara e inequivocabile che nell’ex zona rossa il contagio sembra stia rallentando”. Nella provincia di Lodi infatti i casi positivi odierni sono saliti solo di 10 unità arrivando a 1133. Tuttavia, ha commentato ancora Fontana, “Nel resto della Lombardia a farci mantenere alto il livello di guardia è, invece, soprattutto il trend dei ricoveri in terapia intensiva”. Clicca qui per i dati della Protezione Civile (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FONTANA: “TREND IN CRESCITA”
Il consueto appuntamento quotidiano con il bollettino sulla pandemia Coronavirus relativo alla sola Regione Lombardia e tenuto dall’assessore Gallera si sta facendo attendere. Se, infatti, nelle precedenti giornate si era atteso le 17.30 per poter conoscere i dati ufficiali delle ultime 24 ore, in questo venerdì si fanno attendere ancora. Le ultime notizie da Palazzo Lombardia dove nelle passate ore è intervenuto il presidente Fontana, hanno riguardato anche del tentativo di rimodulazione dei picchi di persone che ogni giorno affollano i mezzi di trasporto. I dati odierni invece erano ancora in fase di elaborazione in attesa della comunicazione ufficiale da parte dell’assessore Gallera, ma intanto Fontana ha rivelato: “Penso che il trend continui a crescere”. La sensazione del governatore della Regione Lombardia è tuttavia positiva e che “le misure apportate e che in una prima fase sono state applicate superficialmente e ora con maggiore rigore, credo che a breve inizieranno a dare dei risultati”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VERSO IL NUOVO BOLLETTINO
Nella giornata di oggi si attende il nuovo bollettino legato alla pandemia Coronavirus anche da parte della Regione Lombardia e che aggiornerà i cittadini sui nuovi numeri legati a contagi, eventuali decessi e, si spera, sempre più guarigioni. In attesa che l’assessore Gallera possa fornire notizie positive sulla nuova giornata, dopo i dati di ieri, nelle passate ore il presidente Fontana in diretta da Palazzo Lombardia ha aggiornato sulle ultime attività compiute. “Abbiamo incontrato imprenditori e sindacati e iniziato a introdurre il problema legato alle aziende e alle attività produttive”, ha fatto sapere. Incontro anche con i sindaci con i quali sono stati risolti i problemi legati al trasporto pubblico. L’attenzione però resta ancora rivolta al nuovo bollettino che potrebbe giungere tra le 17 e le 17.30 e con il quale Gallera, con la consueta diretta Facebook e Youtube farà il punto sulle azioni che la Regione Lombardia sta mettendo in campo dopo oltre 20 giorni di emergenza Coronavirus. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ATTESA PER LA NUOVA CONFERENZA STAMPA
E come ogni giorno dall’inizio di questa terribile epidemia di coronavirus, la Regione Lombardia con l’assessore alla Sanità e Welfare Giulio Gallera dà appuntamento in conferenza stampa per tutti gli aggiornamenti e il bollettino regionale su provvedimenti e numeri di contagi-decessi-guarigioni: in un orario che ogni giorno varia tra le 17 e le 17.30 sul canale YouTube della Regione Lombardia e sulla pagina Facebook Lombardia Notizie Online, il bollettino con tutte le novità verrà presentato anche questo pomeriggio “anticipando” di fatto il medesimo nazionale stolto dalle 18 in poi dalla Protezione Civile. Questa mattina l’assessore Gallera ha già fatto intendere quali sono le priorità che la Regione Lombardia starebbe per chiedere al Governo Conte dopo le già dure misure imposte dal Dpcm 11 marzo: «Se resistiamo otto giorni, io penso che arriviamo a una svolta. Gli effetti delle “misure cinesi” non si potranno valutare prima della fine della prossima settimana». Non solo, intervenendo ad Agorà questa mattina, il braccio destro del Governatore Fontana ha ribadito «Chiediamo di fare un eccezione per la Lombardia la regione più colpita, con un’ulteriore chiusura di negozi e aziende. Non tutte, ma almeno quelle non legate ai servizi pubblici essenziali, con lo scopo di rallentare ancora la diffusione». Tra le possibili chiusura, Gallera tratteggia la proposta che già era contenuta nella lettera inviata due giorni fa al Consiglio dei Ministri: «attivita’ commerciali come profumerie, ottici. Ce lo chiedono sia i lavoratori che i datori di lavoro che oltretutto registrano gia’ un alto tasso d’assenteismo».
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✔️ I DATI AGGIORNATI
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BOLLETTINO LOMBARDIA: I DATI AGGIORNATI AL 12 MARZO
In attesa di una risposta dalla Protezione Civile per la possibilità di aprire un nuovo ospedale-campo all’interno della Fiera Milano, Gallera ha ribadito la preoccupazione per i numeri contenuti dall’ultimo bollettino finora disponibile, ovvero quello presentato ieri in conferenza stampa: «Fiera Milano non solo è disposta a dare l’area di Mi.Co. per ospitare due container di terapia intensiva, ma è disposta a farsi carico della realizzazione. Abbiamo studiato con protezione civile di realizzare in Fiera a Milano 500 posti letto destinati alla terapia intensiva ma abbiamo bisogno di respiratori e di personale». 8725 positivi dall’inizio dell’emergenza, attualmente attivi 6986, 774 morti e 4247 ricoverati: ci sono poi 605 in terapia intensiva e 2044 in isolamento domiciliare, si era concluso il bollettino della Lombardia prodotto nella giornata del 12 marzo. Rispondendo in merito alle polemiche inutili sollevate in questi sull’appartante assenza della sanità privata in Lombardia per fronteggiare il coronavirus, è lo stesso Gallera a rammentare l’apporto fondamentale di tutti i poli sanitari regionali, tra l’altro tutti convenzionati e dunque con pari servizio e grado rispetto ai poli “statali”. «Ieri c’erano 737 letti con un supporto respiratorio a disposizione dei malati più gravi di Covid19: sono quintuplicati dall’inizio dell’emergenza, venti giorni fa, grazie a un lavoro incredibile che ha portato a 1.076 i posti di terapia intensiva negli ospedali generalisti in Lombardia. E ci sono 21 pazienti Covid19 intubati al San Raffaele, 16 all’Humanitas di Rozzano e altrettanti al Gavazzeni, 36 alla Poliambulanza di Brescia», conclude Gallera.