Il coronavirus ferma non solo le aziende e i lavoratori ma anche il mondo dello spettacolo. Dopo la sospensione di diverse trasmissioni televisive come Vieni da me su Raiuno e Uomini e Donne, solo per citarne qualcuna, si fermano anche le soap opera. Sono state, infatti, sospese le registrazioni delle nuove puntate di Un posto al sole. Per la prima volta da quando la storica soap di Raitre va in onda facendo compagnia agli italiani all’ora di cena, sono state interrotte le riprese per evitare inutili rischi di contagio e per dare un messaggio anche ai fans. “E’ stato inevitabile interrompere le riprese: anche per dare un esempio, non potevamo continuare”, ha spiegato Patrizio Rispo, volto storico di Un posto al sole, ai microfoni di Today. Prima dello stop delle riprese, tuttavia, le puntate sono state girate in totale sicurezza. “Non è mai successo prima d’ora, non c’eravamo mai fermati. Abbiamo tirato avanti fino a ieri, lavorando in totale sicurezza con la troupe ridotta che ha indossato le mascherine e rispettato la distanza di sicurezza”, ha aggiunto l’attore.
UN POSTO AL SOLE SOSPESO, PATRIZIO RISPO: “SPERIAMO DI RIPRENDERE QUANTO PRIMA”
Quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, gli sceneggiatori hanno cercato di riscrivere le scene per evitare che tra gli attori ci fossero baci e abbracci. “Abbiamo tolto le scene che prevedevano baci, abbracci e contatti ravvicinati, così da chiudere i blocchi che garantissero la messa in onda. Poi però è stato inevitabile interrompere le riprese: anche per dare un esempio, non potevamo continuare”, ha spiegato Patrizio Rispo. Le puntate già girate copriranno la programmazione fino al 10 aprile in cui non si parla del coronavirus. “Molti telespettatori mi chiedono come mai nelle puntate in onda in questi giorni non si parli del Coronavirus. Noi abbiamo un magazzino di un mese di anticipo che serve proprio in emergenza, a Natale o a Ferragosto. E ora ci è servito”, ha aggiunto l’attore. Esattamente come tutti gli italiani, anche Patrizio Rispo spera di poter tornare alla normale quotidianità il prima possibile: “quando riprenderemo, spero al più presto, credo che se ne parlerà come una cosa passata. Ora gli sceneggiatori scrivono da casa, sono pronti a rimediare a quanto scombussolato. Speriamo di riprendere quanto prima”, conclude.