Le Olimpiadi Tokyo 2020 ci saranno? Per il momento sì: è quanto emerso dall’incontro delle Federazioni Olimpiche degli sport estivi, dal quale è scaturito un comunicato del Cio secondo cui il comitato internazionale rimane “pienamente impegnato nei Giochi Olimpici di Tokyo 2020” ed è della convinzione che, poiché mancano oltre quattro mesi all’inaugurazione, non sia al momento necessario “prendere decisioni drastiche in questa fase”. Una decisione che però è in controtendenza con quanto stabilito dalla UEFA che, come abbiamo visto in precedenza, ha fatto slittare gli Europei di un anno, programmandoli per il 2021. Alla federazione europea di calcio si è accodata la CONMEBOL che ha posticipato la Coppa America; il Cio invece prosegue nella sua linea originaria, stabilendo come una speculazione sullo slittamento delle Olimpiadi estive sarebbe addirittura controproducente. Da qui l’invito a tutti gli atleti che parteciperanno a prepararsi nel miglior modo possibile; tuttavia questa è una decisione che, inevitabilmente, potrà essere rivista nelle prossime settimane a seconda di quello che diranno i numeri del contagio al Covid-19, e naturalmente i governi dei vari Paesi.
CORONAVIRUS OLIMPIADI TOKYO 2020: NO AL RINVIO
Le Olimpiadi Tokyo 2020 proseguono secondo la loro originale programmazione: ricordiamo che già Thomas Bach, presidente del Cio, nei giorni scorsi aveva parlato di come l’intenzione fosse quella di mantenere il calendario regolare. Si era ventilata l’ipotesi che si potesse slittare a dicembre, come del resto sarebbe previsto dall’accordo che il comitato olimpico ha stipulato con il Giappone (nel quale si parla dell’anno solare 2020, senza specificare alcun particolare periodo); tuttavia per ora questa possibilità non è contemplata, forse per timore che vada a finire come nel 1940 quando proprio alla capitale nipponica erano stati negati i Giochi, spostati prima a Helsinki e poi definitivamente cancellati. Allora eravamo in piena Seconda Guerra Mondiale; oggi forse l’emergenza non è così vasta ma le quarantene e le ordinanze restrittive dei vari governi stanno creando un clima che non ci va troppo lontano, almeno nell’impossibilità di uscire di casa e per il timore di essere contagiati, andando così ad affollare e portare al collasso le strutture ospedaliere. C’è da sperare dunque che il Cio e le varie federazioni (tra cui anche il Coni, ovviamente) scelgano per il meglio qualora l’emergenza Coronavirus si dovesse protrarre: in questo momento è giusto che lo sport e altre manifestazioni passino in secondo piano, per tutto il resto staremo a vedere…