Gli aggiornamenti in arrivo da tutta Italia per il contagio del coronavirus non sono “tremendi” sotto il profilo della diffusione del Sars-Cov-2 mentre sono drammatici sul fronte dei decessi: 28710 gli attuali positivi in Italia, 4025 i guariti-dimessi e 2978 i morti per coronavirus: un totale dall’inizio dell’emergenza che raggiunge 35713 persone contagiate. Il dato in arrivo dal bollettino della Protezione Civile (qui la notizia) mette in fila tutti i nuovi numeri e le ultime notizie in arrivo da tutte le Regioni italiane (eccetto la Campania che ancora non ha mandato i dati aggiornati): sono però 1084 i guariti in più, un «numero importante e incoraggiante» ha spiegato Borrelli in conferenza stampa . Il totale dei dimessi passa infatti a 4025, incremento del 37%: i decessi invece sono 475 in più rispetto a martedì, rutto delle 319 morti solo oggi in Lombardia. Cresce di 2648 il numero dei nuovi positivi; trend stazionario, totale arriva 28710, di questi 12090 in isolamento domiciliare e 2257 in terapia intensiva. «L’andamento delle curve epidemiche mostra casi confermati in crescita a livello nazionale. Alcune regioni del Nord ancora sono maggiormente coinvolte nella circolazione locale, per numero positivi e ricoverati specie in terapia intensiva. Nelle altre aree c’è una crescita, ma non così veloce. Però non deve illuderci che non ci siano numeri così elevati come in Lombardia e le altre regioni del Nord: solo se ci comportiamo come stabilito possiamo rallentare la curva», ha invece spiegato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro al termine della conferenza stampa della Protezione Civile.
Bollettini aggiornamento coronavirus: Protezione Civile – Lombardia – Veneto
AL LAVORO PER 2 OSPEDALI DA CAMPO
Il Governo sta valutando la realizzazione di due ospedali militari da campo. La conferma arriva dal governatore lombardo Attilio Fontana, secondo cui il caso di Milano ha convinto l’esecutivo a reperire nuovi posti letto per assistere i malati da Coronavirus nelle aeree più colpite. Stando a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, i due ospedali potrebbero sorgere a Piacenza e Crema. Il primo dovrebbe essere pronto in 72 ore, infatti si stanno già trasferendo i materiali in zona, mentre per quello di Crema è ancora in corso il sopralluogo disposto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Di questo progetto si è discusso anche nel comitato operativo della Protezione civile. Intanto giunge notizia della morte di uno dei due pazienti di Bergamo contagiati dal Coronavirus e trasferiti al Policlinico di Bari. Il decesso è avvenuto durante la fase di trasporto, secondo quanto comunicato dal direttore del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore. (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA, DI MAIO “AL LAVORO PER I RIMPATRI”
L’Italia sta lavorando per cercare di rimpatriare i nostri conterranei sparsi per i vari paesi, non soltanto europei. A riguardo ha parlato il ministro degli esteri Luigi Di Maio: “L’Unità di crisi della Farnesina riceve decine di migliaia di telefonate al giorno, gli ultimi numeri parlano di 30.000. La priorità sono i nostri studenti, Erasmus o non Erasmus, e i cittadini che erano andati temporaneamente in altri Paesi. Ho sollecitato Alitalia – ha aggiunto – a istituire nuovi voli da Madrid e da Malaga a Roma. E inizieranno nelle prossime ore”. Il titolare della Farnesina ha specificato che da Londra Alitalia passerà fra le tre e le quattro volte al giorno, e verrà attivato anche un nuovo volo da Bucarest per la giornata di venerdì. Intanto giunge un caso di isolamento curioso in Sardegna, un cittadino di Lodi che era giunto sull’isola qualche giorno prima che scattassero le misure restrittive disposte dal governo. Questi si trova al momento sulla sua barca, dove dovrà rimanervi per almeno 14 giorni. L’uomo era partito da Stintino e si stava dirigendo nel sassarese, verso Santa Teresa di Gallura, ma i finanzieri l’hanno intercettato e segnalato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE ITALIA: “PICCO CONTAGIO IL 25 MARZO”
Stando agli esperti del team multidisciplinare dell’Università di Genova (intettivologi, sistemi complessi, informativi, virologi) seppur quasi impossibile fare una previsione certa, è quantomeno ipotizzato che il picco del contagio da coronavirus in Italia si avrà il prossimo 25 marzo. Le ultime notizie in mano agli scienziati e agli studiosi danno una prospettiva di quale potrà essere la curva dell’emergenza nei prossimi giorni, tra il 23 e il 25 marzo, anche se vale la questione centrale ribadita ancora ieri dalla Protezione Civile e dei Governatori delle Regioni: «l’altezza di quel picco e le sue evoluzioni successive dipenderanno dai comportamenti delle persone (a partire da quelli del weekend dell’8 marzo)». Secondo quanto riportato a Repubblica dal professore di Simulazione dei sitemi complessi all’Università di Genova, Flavio Tonelli, «E comunque, aver superato il picco non vorrà dire essere usciti dall’emergenza ma solo che l’epidemia ha iniziato a rallentare e che di li a pochi giorni raggiungeremo anche il picco di saturazione delle unità di terapia intensiva e media, con sbilanciamenti regionali significativi». Questa mattina l’assessore della Lombarda Gallera ha fatto sapere che potrebbero essere lanciate misure più dure ancora se entro domenica prossima non dovessero calare i contagi. A stretto giro, la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli ad Agorà, commentando gli aggiornamenti sul coronavirus fino alla giornata di ieri, ha replicato «Non escludo proroga misure dopo il 3 aprile. Valuteremo sulla base dei numeri; sono valutazioni che faremo nei prossimi giorni ma non lo escludo». (agg. di Niccolò Magnani)
ZAIA, “I POSITIVI VANNO TRACCIATI”
Chiede misure più rigorose il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, per contrastare l’epidemia da coronavirus. Parlando stamane a Radio24, durante il programma 24Mattino, ha ammesso: “Il tracciamento dei movimenti attraverso i cellulari per limitare la diffusione del Coronavirus secondo me è un’ottima soluzione. Il problema è che siamo in un paese nel quale la limitazione della privacy e di libertà personale sono evocate a ogni piè sospinto. Ma siamo in emergenza, e ci vuole un provvedimento che ci legittimi a fare tutte queste attività“. Zaia ha spiegato di aver ricevuto dei software stratosferici “però mi metto nei panni dei cittadini, e quindi bisogna che ci sia una legittimazione giuridica sennò poi va a finir male“. Sull’epidemia si è espresso anche l’assessore al welfare della Lombardia, Gallera, in diretta tv su 7 Gold. L’esponente lombardo si è soffermato in particolare sul sovraffollamento dei mezzi pubblici meneghini, nonostante misure restrittive: “Io penso che da un lato o si cerca di aumentare le corse nelle ore di punte o magari chiuderlo in altre momenti, o se questo non è possibile va contingentato, cioè dovrebbero essere consentito di entrare nei vagoni solo un numero ridotto di persone e gli altri aspetteranno. Non vedo alternative. Rischiamo di vanificare – conclude – tutto lo straordinario lavoro che la gente sta facendo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: PUBBLICATO IL DECRETO “CURA ITALIA”
E’ ufficiale il decreto del consiglio dei ministri “Cura Italia”, contenente le misure in favore dei lavoratori e delle famiglie, causa epidemia da coronavirus. Come ricordato dai colleghi di SkyTg24.it, è stato pubblicato su un’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale riportante la data di ieri, anche se la pubblicazione è giunta solo nella notte da poco passata. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha firmato nelle ultime ore, e il provvedimento è composto da ben 127 articoli, che di fatto confermano quanto anticipato già negli scorsi giorni dal presidente del consiglio Conte, e dal ministro dell’Economia, Gualtieri. Nel frattempo ha parlato nuovamente Papa Francesco, che in questi giorni difficili ha diramato più volte appelli, in particolare, in favore dei malati. Parlando ai microfoni di Repubblica il Santo Padre ha detto: “In questi giorni difficili possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di vicinanza e concretezza verso le persone che sono a noi più vicine, una carezza ai nostri nonni, un bacio ai nostri bambini, alle persone che amiamo. Sono gesti importanti, decisivi. Se viviamo questi giorni cosi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: 2503 MORTI. È ‘STRAGE’ A BERGAMO
Se due giorni fa eravamo qui a commentare un possibile rallentamento dell’emergenza coronavirus in Italia, gli aggiornamenti giunti ieri dal bollettino quotidiano della Protezione Civile ci hanno bruscamente “risvegliato” nella situazione di massima allerta per il contagio da Covid-19. E non solo: le ultime notizie in arrivo dall’intera Europa parlano sempre più di una pandemia generalizzata e drammatica, con da ieri sera le frontiere Ue di fatto chiuse dall’estero se non per “viaggi di estrema necessità” come ad esempio il diritto rimasto di poter tornare al proprio domicilio se ancora in altri Paesi extra Ue in queste settimane. Secondo l’Oms l’Ue deve imparare dall’Italia per capire come gestire l’emergenza con le misure che presto o tardi dovranno essere adottati anche dagli altri partner europei: intanto però in termini “numerici” il contagio nel nostro Paese non accenna a decelerare. 26062 persone attualmente positive al coronavirus, 2941 guariti e 2503 decessi con il totale degli infetti dall’inizio dell’emergenza che raggiunge quota 31506: nelle ultime 24 ore c’è stata una nuova esponenziale crescita della curva contagi con +2989 positivi, +345 morti e per fortuna anche 192 dimessi-guariti. In merito alle terapie intensive, al momento sono occupati 2060 posti in tutta Italia con ben 800 nella sola Lombardia: proprio la Regione di Fontana e Gallera resta la più massacrata dal Covid-19, come evidenzia il bollettino della Protezione Civile «12.095 in Lombardia, 3.404 in Emilia-Romagna, 2.488 in Veneto, 1.302 nelle Marche, 1.764 in Piemonte, 1.024 in Toscana, 661 in Liguria, 550 nel Lazio, 423 in Campania, 347 in Friuli Venezia Giulia, 368 nella Provincia autonoma di Trento, 282 nella Provincia autonoma di Bolzano, 320 in Puglia, 226 in Sicilia, 192 in Umbria, 216 in Abruzzo, 112 in Calabria, 115 in Sardegna, 134 in Valle d’Aosta, 19 in Molise e 20 in Basilicata». Qui la mappa dei contagi coronavirus della Protezione Civile
CORONAVIRUS ITALIA, LA “STRAGE” DI BERGAMO
Particolarmente drammatica è la situazione che sta vivendo la città e la provincia di Bergamo: il coronavirus qui si è esteso a 3993 persone (+233 in 24 ore) con il conto dei decessi che purtroppo si fa fatica a tenerne conto negli ospedali sempre più al collasso. Assieme alla provincia di Brescia nella giornata di ieri sono stati raggiunti gli “spazi zero” nei posti in terapia intensiva, come ribadiva l’assessore lombardo Gallera nella consueta conferenza stampa di aggiornamento: se non è stato possibile rimettere in piedi gli ex ospedali Riuniti come servizio all’emergenza, una buona notizia è stata data ieri dalla Protezione Civile nazionale in merito all’apertura di un ospedale da campo degli Alpini nella provincia. Gravissimo il problema sanitario ma non solo: le onoranze funebri sono allo stremo a causa delle continue richieste di intervento per le morti causati dal coronavirus. Fino a ieri la media è di circa 10 telefonate ogni ora e sono purtroppo tantissime le bare che si trovano nella chiesa del cimitero in attesa della cremazione che non riesce a seguire il “ritmo”, con liste di attesa fino a 7 giorni. Ancora ieri né l’Iss né la Protezione Civile ha saputo individuare un motivo circa l’esplosione di casi e decessi nelle provincie di Bergamo e Brescia e si attende l’analisi del “bollettino” specifico dell’Istituto Superiore di Sanità nei prossimi giorni per provare a dare una spiegazione dettagliata in merito.