Solo ieri era è arrivato l’annuncio shock: Giuseppe Pillon non è più allenatore del Cosenza. A spiegarlo è stato lo stesso club della Serie B, che in brevissimo comunicato ha annunciato “l’avvenuta risoluzione consensuale” con il tecnico, arrivato solo lo scorso febbraio: una mossa che ha sorpreso molti, ma che ha solide ragioni personali per il tecnico trevigiano, ben comprensibili in questo particolare momento storico. L’emergenza coronavirus infatti ha gettato nel caos il paese e sono continue notizie sull’aggravarsi della pandemia da Covid-19 specie nel Nord Italia e in Veneto: in una situazione simile, è facile mettersi nei panni del tecnico, preoccupato per la sua famiglia. Lo stesso Pillon ha dunque chiarito ogni dubbio: “In questo periodo di difficoltà per l’Italia, il mio pensiero e la mia preoccupazione sono rivolti alla salute mia, della mia famiglia. Sarebbe ingestibile la distanza Treviso-Cosenza. Questo ha portato a fare delle scelte, non dettate dalla mia passione per il calcio o dalla mia dedizione al lavoro, ma guidate dal buon senso e dalle problematiche che stiamo affrontando qui in Veneto“.
PILLON LASCIA IL COSENZA, SQUADRA A OCCHIUZZI
E’ dunque la legittima preoccupazione per la propria famiglia in questa situazione di grave emergenza, che ha spinto Pillon ha lasciare la panchina del Cosenza, club che per il momento si trova comunque bloccato, come tutte le società calcistiche d’Italia, fermate fino al 3 aprile prossimo dalle ultime misure del Governo Italiano. Stando all’ultimo comunicato della società rossoblu, la prima squadra è al momento affidata al vice Roberto Occhiuzzi, ma probabilmente per quando sarà ora di tornare in campo, anche solo per i primi allenamenti, la dirigenza troverà un nuovo nome. In ogni caso i tifosi saranno ben tristi di perdere un tecnico del valore di Pillon, che in pochi mesi aveva riportato al successo la squadra rossoblu, penultima nella classifica della Serie B.