Tra le tante misure e aiuti disposti dal Decreto “Cura Italia” per fronteggiare l’emergenza coronavirus a livello economico, uno dei punti maggiormente ricercati e “domandati” dai cittadini in questi giorni è certamente il bonus da 100 euro direttamente in busta paga per tutti quei lavoratori dipendenti, pubblica e privati che durante il periodo di pandemia sanitaria Covid 19 hanno continuano e continuano a prestare servizio nella sede di lavoro per tutto il mese di marzo 2020. Il bonus è una delle parti più importanti inserite all’interno del Decreto 16 marzo e spetta – secondo il testo ufficiale all’articolo 63 – a tutti i lavoratori con reddito complessivo non superiore a 40mila euro annui e che ovviamente non stanno disponendo del proprio lavoro in smart working per svariati motivi: ecco il frammento del Decreto specifico «Ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, lettera a), del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che possiedono un reddito complessivo di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese».
BONUS 100 EURO IN BUSTA PAGA: GLI AIUTI PER IL CORONAVIRUS
Mentre si attende un via libera generale dopo i dibattiti in Parlamento (si sta cercando di avere un iter il più breve possibile per rendere confermato e pieno il sostegno concreto dello Stato ai cittadini travolti economicamente dall’emergenza coronavirus) resta utile capire come poter avere l’aiuto del bonus da 100 euro in busta paga e quale sia la platea specifica cui sarà destinato. Non è necessario presentare una domanda per ottenerlo dato che il contributo verrà erogato direttamente nello stipendio mensile di aprile: ogni lavoratore che non ha lasciato il proprio luogo di lavoro durante l’emergenza coronavirus si vedrà riconosciuto dal datore di lavoro – come sostituto di imposta – l’automatico aumento di 100 euro sulla busta paga di aprile «comunque entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno». Come ben spiega il focus di QuiFinanza.it, l’importo del bonus vale 100 euro ma è ragguagliato ai giorni effettivi di presenza al lavoro del singolo lavoratore. Ovvero «si verrà indennizzati per una frazione dei 100 euro per ogni giorno lavorato. Il premio non concorre alla formazione della base imponibile, ai fini delle imposte dirette», conclude QuiFinanza.