Gli Stati Uniti e il Messico chiuderanno quel tratto di confine condiviso tra i due Stati: è questa una delle prime misure decise dalla task force voluta dal presidente americano Donald Trump per fronteggiare l’emergenza Coronavirus nel suo Paese. In una conferenza stampa in diretta tenuta poco fa alla Casa Bianca dal presidente e assieme, tra gli altri, al Segretario di Stato Mike Pompeo, The Donald (che non ha perso occasione per battibeccare, questa volta con un invitato della CBC) ha annunciato che il confine sarà chiuso per tutti i “viaggi non essenziali” al fine di frenare la diffusione del virus. Spiegando anche che il Tax Day sarà spostato al 15 luglio, Trump ha pure annunciato quali saranno le misure a favore dell’economia, esplicitate poi da Pompeo che ha spiegato come l’obiettivo dell’amministrazione sia quello di sostenere comunque il flusso delle merci lavorando in stretto contatto col governo messicano. (agg. di R. G. Flore)
CORONAVIRUS USA: “LA PEGGIOR CRISI DAL 1929”
Si aggrava il bilancio legato al coronavirus agli Usa: il CDC and State Health officials riporta 205 morti, mentre secondo Hopkins data sono 14.250 i casi accertati. Situazione emergenziale a New York, dove il sindaco Bill De Blasio ha lanciato l’allarme ai microfoni di Morning Joe sy Msnbc: la città potrebbe esaurire le scorte di medicinali essenziali nel giro di due-tre settimane. «Saremo a corto di scorte mediche di base a causa della situazione provocata dal coronavirus nei nostri ospedali», ha spiegato De Blasio, che ha aggiunto poco dopo: «Non avremo a disposizione le medicine di cui abbiamo bisogno per salvare le vite delle persone». Ricordiamo che al momento sono stati registrati a New York City 4 mila casi. E c’è grande preoccupazione anche dal punto di vista economico: un noto analista ha spiegato alla Cnbc che i mercati finanziari stanno affrontando la loro peggiore crisi dal 1929 ed è tutt’altro che esclusa l’ipotesi di una recessione globale. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS USA: 2700 NUOVI CASI IN 24 ORE
Non si arresta l’avanzata del Coronavirus negli USA, dove più di 2700 nuovi casi sono stati segnalati in appena 24 ore, ritoccando così tristemente verso l’alto il bilancio dei contagi: almeno 13.133 persone in tutto il Paese sono risultate positive al tampone, mentre 193 non ce l’hanno fatta e sono decedute. Decine di migliaia di test vengono condotti ogni giorno, ha detto il vicepresidente statunitense Mike Pence, aggiungendo che “i tamponi ora sono disponibili in tutti i 50 stati“. La dottoressa Deborah Birx, la coordinatrice della risposta al coronavirus della Casa Bianca, ha dichiarato che “il drammatico aumento del numero di nuovi casi è basato sulla nostra capacità di testare altre persone”. Ci si attende pertanto una nuova crescita degli infetti nei prossimi due o tre giorni. Intanto, il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha rivelato che nel suo stato sono stati eseguiti 8000 test durante la notte: sono 5.298 i casi di Covid-19 riscontrati in loco, esattamente 2300 in più rispetto a poche ore fa.
CORONAVIRUS USA: IL GOVERNATORE DELLA CALIFORNIA EMETTE UN’ORDINANZA SIMILE A QUELLA ITALIANA
Il governatore della California, Gavin Newsom, ha emesso un’ordinanza valida in tutto lo stato a partire da ieri, nella quale dice alla sua popolazione di rimanere a casa (40 milioni di residenti), eccezion fatta per coloro che lavorano in 16 settori critici, come “negozi di alimentari, farmacie, banche e altro ancora”. “Dobbiamo rispettare questo momento e appiattire insieme la curva – ha asserito Newsom –. Non credo che la gente della California abbia bisogno di sentirsi dire dalle forze dell’ordine che è giusto isolare la propria casa e proteggersi”; del resto, la situazione è abbastanza chiara a tutti, dal momento che il numero di casi in California è salito alle stelle in questi ultimi giorni. Nel frattempo, il dottor Anthony Fauci, direttore dell’Istituto Nazionale delle Allergie e Malattie Infettive, ha ribadito agli americani che oggi non esistono terapie sicure ed efficaci contro il Coronavirus. “Questo non significa che non faremo tutto il possibile per rendere le cose che hanno anche solo un accenno di efficacia più facilmente disponibili, ma non c’è nessun farmaco magico là fuori in questo momento”.