Tema caldissimo oggi è certo la ripresa degli allenamenti per i calciatori della Serie A e come abbiamo detto prima, solo questa sera la Lega darà il suo verdetto: nel frattempo però non è mancato il commento di Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori. Come si può leggere in una nota ufficiale dell’AIC, per il presidente “Allenarsi ora, due mesi prima della ripresa del campionato, non ha senso”: parole dura ma certo ben condivisibili vista la situazione ben fluida e drammatica che stiamo vivendo in questi giorni. Come lo stesso Tommasi ha più volte ricordato, la priorità ora è la sicurezza e la salute di tutti i protagonisti e non si possono correre rischi inutili: “In Spagna ci sono decine di giocatori positivi, mentre in Italia magari non tutti hanno fatto il test e ci sono più asintomatici di quelli che si pensa. La curva dei contagi adesso non dà tregua. Pensiamo a stare in casa. Tutti, nessuno escluso”. Non mancato nel finale pure un attacco a chi sta pensando di anticipare gli allenamenti (punto su cui è nato proprio lo scontro tra Lotito e Agnelli): “Chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i suoi tesserati, non so cosa abbia in mente”. (agg Michela Colombo)
LO SCONTRO LOTITO-AGNELLI
Quando ripartire con gli allenamenti è la domanda che ci accompagna verso la riunione di oggi della Lega Serie A. A dire il vero la decisione di uno stop sembra praticamente certa, dunque l’assemblea delle società di Serie A dovrà definire soprattutto altri nodi dell’emergenza Coronavirus, da come portare a termine la stagione al tipo di intervento governativo richiedere per fronteggiare le ingenti perdite economiche dovute allo stop per Coronavirus. Oggi dunque temi importanti in discussione nella riunione naturalmente in video-conferenza delle 20 società della Lega di Serie A. Il tema di maggiore impatto, anche perché il più immediato, è quello legato alla data della ripresa degli allenamenti: 19 società sono schierate per lo stop fino al 4 aprile, mentre solo la Lazio del presidente Claudio Lotito – già negli scorsi giorni protagonista di uno scontro a distanza pesante sia con Andrea Agnelli sia con Beppe Marotta – spinge per ricominciare subito gli allenamenti, andando però contro le indicazioni dei medici sportivi, che si sono espressi chiaramente in favore di uno stop più lungo, per rispettare le direttive emanate per contenere la diffusione del Coronavirus.
CORONAVIRUS SERIE A: LA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI E NON SOLO
Di conseguenza il patron biancoceleste, che pure rimarrà fermo sulla sua posizione di richiamare quanto prima i suoi dipendenti al lavoro a Formello, dovrebbe essere costretto ad adeguarsi alla linea di tutte le altre società di Serie A, a meno di una clamorosa rottura. Oggi dunque si discuterà di questo, ma non solo. Si comincerà infatti a pianificare anche le modalità per ricominciare a giocare: con gli allenamenti fermi (almeno per quasi tutti) fino al 4 aprile e con i numeri dell’emergenza Coronavirus che purtroppo continuano a salire, facendo pensare che il rigore governativo proseguirà anche oltre quella data, ecco che ripartire prima di maggio appare praticamente impossibile: si studierà il possibile calendario, sapendo che uno “sfondamento” a luglio appare già inevitabile. Infine l’aspetto economico, certamente non secondario nella crisi causata dal Coronavirus: sul tavolo infatti ci saranno anche le modalità per affrontare le pesanti perdite che in caso di conclusione tardiva del campionato potrebbero ammontare intorno ai 170 milioni di euro, per non parlare di quello che succederebbe se non si riuscisse a completare la stagione. Nel caso peggiore, le perdite stimate arriverebbero a toccare quota 700 milioni e oltre.