Sono dichiarazioni clamorose quelle rilasciate dalla difesa di Mohamed Barbri a Quarto Grado: l’avvocato Daniele Pizzi, intervistato da Gianluigi Nuzzi, ha confermato che il suo assistito aveva scoperto una profonda doppia vita da parte di Samira El Attar, al punto da mettere in dubbio la paternità della primogenita. Il legale ai microfoni di Rete 4 ha confermato: “Debbo dire purtroppo di sì. Approfitto di questo mezzo per fare un appello, perché pochi giorni fa ho scoperto che Mohamed per primo aveva intentato un’azione di separazione coniugale da Samira, tant’è che aveva contattato un’avvocatessa di Padova. Questa circostanza non è mai emersa finora, se questa avvocatessa che io sto ricercando esiste, che si faccia avanti. Perché evidentemente è un ulteriore tassello che non può mancare. Si parlava di depistaggi, uno può pensare ciò che vuole, quello che voglio dire è che queste cose le sto scoprendo in regime di indagine difensiva da terze persona perché nemmeno lo stesso Mohamed me le ha mai raccontate”. (agg. di Dario D’Angelo)
SCOMPARSA SAMIRA, IL GIALLO
Riflettori ancora accesi sul caso di Samira El Attar, la giovane mamma di Stanghella, in provincia di Padova, della quale non si hanno più notizie da cinque mesi esatti. Ad occuparsi nuovamente del caso sarà stasera la trasmissione Quarto Grado che tenterà di fare luce su un giallo iniziato esattamente il 21 ottobre scorso, con la sparizione misteriosa della donna. Il marito Mohamed Barbri, resta la sola persona indagata per omicidio e occultamento di cadavere anche se continua dal carcere a professarsi innocente. L’uomo avrebbe una sua tesi ben precisa che andrebbe a giustificare quello che, a suo dire, sarebbe un mero allontanamento volontario. Secondo Mohamed la moglie Samira non solo sarebbe viva ma si sarebbe anche data alla fuga. Una versione che secondo la famiglia della donna sarebbe invece inverosimile dal momento che il sentore, seppur atroce, è quello di non riuscire più ad abbracciare la giovane mamma. Una madre potrebbe mai abbandonare la propria bambina? Samira sarebbe scomparsa misteriosamente proprio dopo aver accompagnato la piccola all’asilo in sella alla sua bici, e successivamente dopo aver fatto visita ad un’amica.
SCOMPARSA SAMIRA EL ATTAR: LA TESI DEL MARITO
Dal giorno della sua sparizione, si sono persi definitivamente i contatti con Samira El Attar. Il marito Mohamed non allertò subito i contatti ed altri suoi atteggiamenti, come la presunta fuga in Spagna, ha certamente contribuito a peggiorare la sua posizione. Lui ha giustificato sempre ogni suo gesto, sebbene gli inquirenti abbiano manifestato spesso dei dubbi sulla sua ricostruzione. A suo dire, Samira era solita fare la badante anche in orari notturni, motivo per il quale non avrebbe dato subito l’allarme della sua scomparsa. La sua “fuga” in Spagna è stata giustificata con la speranza di trovare la moglie all’estero. Il comportamento dell’uomo, tuttavia, non ha convinto pienamente chi indaga sul controverso caso, motivo per il quale dopo alcune settimane dalla sparizione della 43enne è caduta quasi automaticamente la tesi dell’allontanamento per lasciare spazio alla più drammatica, quella dell’omicidio, sebbene il corpo – nonostante le ripetute ricerche – non sia mai stato trovato.
LA DONNA AVEVA ABORTITO?
Nelle passate settimane la trasmissione Quarto Grado si era occupata nuovamente del caso di Samira El Attar. In quella circostanza l’avvocato Daniele Pizzi, il legale di Mohamed Barbri, aveva ribadito le parole di innocenza del suo assistito spiegando come 5 mesi prima della sparizione, Samira era rimasta incinta ed aveva deciso di raggiungere il suo paese di origine, il Marocco, per abortire. Con tutte le cautele del caso, il legale aveva fatto riferimento ad una presunta gravidanza interrotta di cui Mohamed ne sarebbe stato ignaro. Proprio nel maggio 2019 ci sarebbe stata “una partenza per il Marocco di Samira, senza la compagnia di Mohamed” ma quando il suo legale glielo avrebbe riferito, lui sarebbe caduto dalle nuvole. Un amico di Mohamed ai microfoni della medesima trasmissione ha preso le difese dell’uomo: “sono convinto che sia innocente e lo difendo a spada tratta”, ha ammesso, per poi proseguire “Nei mesi scorsi, è stato da una donna marocchina che lo aveva riconosciuto e gli aveva riferito che in Spagna c’era una persona che stava cercando lavoro facendosi chiamare con il nome della figlia di quattro anni”. Secondo Mohamed quella donna era proprio sua moglie. L’amico avrebbe inoltre fatto intendere che la donna potesse aver avuto un passato oscuro: “Usava tanti nomi”.