Non vi è certo alcuna ufficialità e anzi come abbiamo visto prima, il CIO ha chiesto ancora 4 settimane di tempo per decidere del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 o meno. Pure però vi è scarso ottimismo che i giochi si aprano a luglio, viste le ultime posizioni del premier nipponico Shinzo Abe, come delle federazioni: ecco dunque che sarà bene cominciare a pensare quando i Giochi potrebbero venir recuperati. Calendario alla mano ecco che troviamo presto ben tre finestre utili per la disputa delle Olimpiadi di Tokyo e una di queste prevedrebbe il recupero già nel 2021 se non addirittura nel 2022 (per mantenere l’anno pari per i Giochi). Ma non solo. Nelle migliori delle ipotesi (e dunque con il rapido superamento dell’emergenza coronavirus) infatti si potrebbe far slittare i giochi solo di poche settimane e dunque inaugurarli già il prossimo 25 agosto (data cui avrebbero dovuto aver inizio le Paralimpiadi, che dunque si disputerebbero subito dopo). Ma non solo perchè il temibile clima estivo nipponico potrebbe portare il comitato organizzatore all’ipotesi autunnale per i Giochi: le Olimpiadi infatti potrebbero avere luogo dal 9 al 25 ottobre. Un’ipotesi sulla carta non così irrealistica: a ben ricordare già nel 1964 le Olimpiadi ebbero luogo a Tokyo sempre in ottobre. (agg Michela Colombo)
IL COMITATO CANADESE: NON INVIEREMO I NOSTRI ATLETI
Sono giorni bollenti per decidere se e quando verranno disputate le Olimpiadi di Tokyo 2020 o se verranno rinviate per l’emergenza Coronavirus: mentre il CIO chiede tempo per decidere, alcune federazioni hanno però già espresso una posizione ben chiara. Sono stati infatti i comitati olimpiaci di Canada e Australia a comunicare che non manderanno i propri atleti in Giappone se le Olimpiadi verranno disputate come da programma tra luglio e agosto di quest’anno. Anzi per la precisione la Federazione canadese ha annunciato che “non invierà squadre” alle Olimpiadi di Tokyo, mentre il comitato australiano ha invitato i propri atleti a prepararsi per disputare Giochi nel 2021: “I nostri sportivi ora devono dare priorità alla loro salute e a quella di chi li circonda. Con le restrizioni nei confronti dei viaggi e di altri aspetti della vita diventa una situazione insostenibile”, ha dichiarato Matt Carroll. Entrambe le federazioni hanno poi congiuntamente chiedo al CIO il rinvio al 2021 della manifestazione e pare che molti altri siano pronti ad accodarsi a tale richiesta. Ora la palla è in mano a Thomas Bach e al CIO che ha però chiesto ancora un mesetto per prender posizione: difficile però immaginare a questo punto la disputa regolare dei Giochi, di fronte a probabili parecchi boicottaggi. (agg Michela Colombo)
RINVIO OLIMPIADI TOKYO 2020: ABE APRE AL RINVIO
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono sempre più in bilico, almeno nella loro data originale, cioè dal 24 luglio al 9 agosto 2020. Fino a ieri la posizione del CIO sembrava granitica, nonostante da più parti si invocasse un rinvio dei Giochi: nella giornata di ieri qualcosa ha cominciato a cambiare anche all’interno del Comitato Olimpico e oggi pure il primo ministro giapponese Shinzo Abe per la prima volta considera la possibilità di posticipare i Giochi: “Se la completa attuazione dei Giochi è difficile, allora dobbiamo decidere di posticiparli – ha affermato Abe in parlamento -, il rinvio potrebbe essere inevitabile. Anche se sta al Comitato Olimpico Internazionale la decisione finale, siamo della stessa opinione che la cancellazione non è un’opzione possibile”.
RINVIO OLIMPIADI TOKYO 2020: DECISIONE ENTRO UN MESE
Cancellare del tutto le Olimpiadi Tokyo 2020 sarebbe naturalmente l’opzione più estrema e che nessuno desidera, un rinvio però prende sempre più piede. Come dicevamo, ieri il CIO per la prima volta ha ammesso apertamente che disputare Tokyo 2020 nelle date previste sarà davvero difficile, cresce l’ipotesi di posticipare le Olimpiadi visto il dilagare della pandemia Coronavirus. I Giochi potrebbero svolgersi comunque entro l’anno, ma questa ipotesi non è l’unica attualmente al vaglio a Losanna. Il Comitato Olimpico Internazionale dunque inizia a prendere in considerazione l’ipotesi di un rinvio dell’Olimpiade, anche su pressione di molti comitati olimpici nazionali e federazioni internazionali. L’esecutivo straordinario di ieri ha stabilito che entro quattro settimane verrà presa una decisione definitiva.
RINVIO OLIMPIADI TOKYO 2020: LA LETTERA DI BACH
Al termine dell’esecutivo, il presidente CIO Thomas Bach ha scritto una lettera agli atleti di tutto il mondo, nella quale emerge sempre più la possibilità di un rinvio delle Olimpiadi Tokyo 2020: “Le vite umane hanno precedenza su tutto, inclusi i Giochi. Il CIO vuole far parte della soluzione. Pertanto abbiamo reso il nostro principio guida per salvaguardare la salute di tutti i soggetti coinvolti e per contribuire a contenere il virus. Vorrei, e tutti stiamo lavorando per questo, che la speranza espressa da così tanti atleti, comitati olimpici e federazioni di tutti e cinque i continenti sia soddisfatta. Spero che alla fine di questo tunnel che stiamo attraversando, senza sapere per quanto tempo, la fiamma olimpica sia la luce. Ciò che condividiamo in questo momento è un’incertezza tremenda”.