La notizia era già nell’aria da giorni e di fatto si attendeva solo l’ufficialità: la Federazione ha deciso ieri di rinviare i Rally del Portogallo e di Sardegna, prossime tappe del campionato Wrc, per l’aggravarsi e l’espandersi dell’emergenza coronavirus. Una mossa necessaria da parte delle federazione che ovviamente non ci coglie di sorpresa: dopo tutto stanno saltando praticamente tutti i prossimi grandi eventi sportivi, precedentemente programmati fino almeno all’estate e certo il campionato Wrc non può considerarsi esente. Dopo quindi la prova argentina, già rinviata da tempo, ecco che con un comunicato ufficiale si è deciso per il rinvio anche della gara lusitana, prevista originariamente dal 21 al 24 maggio e quella sarda (in calendario dal 4 al 7 giugno): le situazioni emergenza in Portogallo e Italia, ma pure in tutto il mondo per la pandemia da Covid-19 ha reso inevitabile tale misura.
CORONAVIRUS WRC: RALLY DI SARDEGNA SI RECUPERA IN AUTUNNO?
Con lo slittamento dei Rally di Portogallo e Italia, di fatto i campioni Del Wrc dovrebbero fare ritorno in strada, dopo la gara in Messico (l’ultima disputa a febbraio) solo per il mese di luglio, quando sarà previsto il Rally del Kenya (ancora in programma per il prossimo 16-19 luglio). Pure però va detto che neppure la gara in Africa può dirsi confermata al 100%, data la continua evoluzione della crisi mondiale per la pandemia da coronavirus. Pure però che per l’estate tale emergenza finalmente venga finalmente superata, vi è grande speranza: tanto che si sta già lavorando per rimettere in calendario i Rally del Mondiale Wrc per il momento in sospeso. Chiaramente al momento non vi sono indicazioni certe per le date dei recuperi, anche se per l’appuntamento con il Rally di Sardegna 2020 si sta facendo avanti l’ipotesi di un recupero già in autunno, magari tra la prova turca e il Rally di Germania (atteso il 15 ottobre)