Scuole chiuse per coronavirus sì, ma l’anno scolastico è valido: la conferma è arrivata dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nell’informativa al Senato. L’esponente M5s ha spiegato che tra le misure significative rientra «quella che sancisce la conservazione della validità dell’anno scolastico 2019-2020. L’articolo 32 del decreto-legge n. 9 recita: ‘Qualora le istituzioni scolastiche del sistema nazionale d’istruzione non possono effettuare almeno 200 giorni di lezione, a seguito delle misure di contenimento del Covid-19, l’anno scolastico 2019-2020 conserva comunque validità anche in deroga a quanto stabilito dall’articolo 74 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297″». Per quanto riguarda le lezioni degli studenti, la Azzolina ha evidenziato che le video lezioni sono una scelta obbligata in quanto «non abbiamo alternativa». E arrivano importanti aggiornamenti sull’esame di Maturità: si va verso una commissione composta da sei commissari interni con un presidente di commissione esterno. (Aggiornamento di MB)
SCUOLE CHIUSE: RECUPERI POMERIDIANI E LEZIONI ONLINE ANCHE D’ESTATE
Scuole chiuse fino a maggio? La risposta è quasi sicuramente sì. Manca ancora l’ufficialità ma ormai la scadenza del 3 aprile si avvicina, ed è molto probabile che nei prossimi giorni verrà emesso un nuovo decreto che prolungherà la sospensione delle lezioni per almeno un altro mese. A quel punto, mancheranno circa 30 giorni affinchè l’anno scolastico si esaurisca, di conseguenza si sta cercando di capire come fare per far recuperare ai vari studenti tutte le ore di lezione perse in queste settimane di blocco forzato dei lavori. Come riferisce Fanpage, il ministro dell’istruzione potrebbe seguire un doppio binario: da una parte i recuperi pomeridiani (soluzione inedita), e dall’altra, la didattica online. Due soluzioni che potrebbero essere adottate a partire appunto dal mese di maggio, e proseguire anche a settembre, di conseguenza, gli studenti, fermo restando che fra un mese circa si possa realmente tornare in classe, si ritroveranno a fare lezioni al mattino in aula e al pomeriggio in maniera virtuale o con i recuperi. Per quanto riguarda la didattica online, molti istituti l’hanno adottata fin da subito, ma sono ancora diverse le scuole che non l’hanno implementata, ed inoltre, sono molti gli studenti che stanno approfittando di questo momento per starsene con le mani in mano, facendo un po’ troppo i furbetti. Comunque il ministero crede molto in questa soluzione, e dopo aver investito 85 milioni di euro è pronto ad investirne altri 8.2. Piccola parentesi, favorevole alla didattica online anche estiva, il presidente dell’associazione dei presidi di Roma e del Lazio, Mario Rusconi. Ci sarà poi da affrontare l’annosa questione dell’esame di maturità, e sembra sempre più probabile che si opti per la commissione totalmente interna, ad eccezione del presidente. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCUOLE CHIUSE, AZZOLINA “RIAPERTURA SOLO CON LA MASSIMA SICUREZZA”
Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina torna a parlare sulla questione delle scuole chiuse per Coronavirus, dopo l’analisi dei possibili scenari relativi al ritorno in aula di studenti e insegnanti. Lo ha fatto nel corso del question time alla Camera sull’emergenza sanitaria in atto e che coinvolge anche l’ambito didattico. “La data di riapertura delle scuole si avrà quando il quadro epidemiologico lo consentirà, garantendo quindi la massima sicurezza a tutti gli studenti”, ha ribadito la Azzolina. A tal proposito ha aggiunto di aver già chiesto agli uffici del Ministero la predisposizione di più piani di azione sulla base dei diversi scenari possibili relativi alla data di riapertura delle scuole. “I docenti, gli studenti e le loro famiglie, ai quali forniremo il massimo supporto, saranno messi nelle condizioni migliori per svolgere un esame serio e riceveranno tutte le informazioni in merito alle modalità che saranno adottate, non appena avremo un quadro anche temporale più definito”, ha fatto sapere. Tuttavia la ministra ha ribadito come un’ampia percentuale di studenti, pari al 94%, stia attualmente utilizzando la didattica a distanza ritenuta valida ed equiparata a quella tradizionale in classe.
SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS: MATURITÀ E QUESTIONE ECONOMICA
Ancora aperta la questione legata all’esame di Maturità che in seguito alla chiusura delle scuole a tempo indeterminato ha posto non pochi dubbi sulle modalità di svolgimento. “Stiamo predisponendo più piani d’azione in base ai diversi scenari”, ha chiarito la ministra Azzolina al question time alla Camera. Inoltre ha assicurato che “la sospensione delle attività didattiche nelle scuole non ha interrotto il processo di inclusione degli studenti con disabilità”. Non viene meno anche il “monitoraggio del Piano educativo personalizzato”. La ministra Azzolina non ha trascurato infine l’aspetto relativo al lato economico dell’emergenza. “La frequenza delle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado e delle scuole paritarie dell’infanzia a gestione pubblica è gratuita”, ha ribadito. Dunque, a carico delle famiglie degli studenti che frequentano queste scuole è a carico la sola retta relativa al servizio mensa “utilizzata prevalentemente dai bambini delle sezioni a tempo normale della scuola dell’infanzia e dagli alunni delle classi a tempo pieno della scuola primaria”. Rette che vanno versate all’ente locale “quale soggetto titolare della gestione del servizio di refezione scolastica che, nel periodo di sospensione delle attività didattiche in presenza, non è evidentemente, erogato”.