Lavarsi le mani per almeno 20 secondi, con sapone e acqua almeno a 25 gradi, fa sparire il Coronavirus? I raggi UV uccidono il virus? E’ utile assumere vodka? E’ vero che scuotere gli indumenti permette alle molecole di staccarsi e rimanere nell’aria? Sono domande legittime in tempi di Coronavirus: uno studio della John Hopkins University ha fornito un catalogo per “difendersi” dal contagio dando pratici consigli che vanno da quelli elementari – appunto lavarsi le mani – ad alcuni più ingegnosi… se non che la ricerca si è rivelata essere una fake news. Il sito bufale.net lo ha scoperto, come del catalogo resto avrebbe potuto fare chiunque: visitando il portale dell’università si scopre come in realtà questo studio non compaia. Ad ogni modo, quali sono i consigli che comparivano? Lo stesso sito ha voluto elencarli, spiegando se realmente ci sia qualcosa da poter utilizzare.
E’ interessante il fatto che come paragone venga usato il celebre cartone animato Esplorando il corpo umano: il virus veniva presentato come un personaggio cattivo che modificava le sequenze cellulari del corpo in modo da crearle con il suo aspetto. Questo risponde già al fatto del finto studio, per il quale invece il Covid-19 sarebbe una molecola proteica coperta da uno strato protettivo di grassi. Partendo da questa premessa, ecco il consiglio di lavare le mani con acqua superiore ai 25 gradi e con tanto sapone, che produce schiuma: giusto, ma solo per limitare il contagio e non certo per eliminare il virus, che come sappiamo resiste in un corpo umano con temperatura a 36-37 gradi in condizioni normali, e ancora più alta in caso di febbre (che è appunto uno dei sintomi).
Altre indicazioni per uccidere il Coronavirus sono scontate, per esempio quella di non utilizzare climatizzatori; oppure inesatte, come quando si suggerisce di usare il Listerine che “ha il 65% di alcool” quando invece nei negozi lo si trova senza problemi con un contenuto alcoolico che non supera il 30%, per ragioni di sicurezza. Procedendo, anche con malcelata ironia, si smontano o minimizzano le bufale: per esempio, al consiglio di tagliarsi le unghie (per impedire che il Covid-19 si insinui al di sotto) viene risposto che “le pratiche igieniche ordinarie non sono sospese”- come dire: cosa scontata, e che comunque non serve.
Più che una bufala dunque, il falso messaggio della John Hopkins University è un concentrato di norme igieniche basilari, che sicuramente possono aiutare la limitazione del Coronavirus ma sicuramente non lo uccidono, né portano allo 0% di possibilità di venire contagiati. Lo “smascheramento” da parte di bufale.net termina con il link ai reali consigli della JHU: una pagina nella quale vengono indicate alcune delle misure da prendere per proteggersi, compreso l’uso di mascherine e la distanza di sicurezza e, ma soprattutto il parere di alcuni esperti in merito ad alcune questioni di fondo. Il suggerimento, che facciamo nostro, è dunque quello di attenersi alle parole di veri professionisti del campo piuttosto che consigli trovati in rete.