«I Santi Apostoli Pietro e Paolo erano due persone tra le più differenti, ma si sentivano fratelli, come in una famiglia unita, dove spesso si discute ma sempre ci si ama. Però la familiarità che li legava non veniva da inclinazioni naturali, ma dal Signore. Egli non ci ha comandato di piacerci, ma di amarci. È Lui che ci unisce, senza uniformarci. Ci unisce nelle differenze»: così Papa Francesco nell’omelia di questa mattina ha sottolineato nella Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo come non siano i comportamenti o i “caratteri” a determinare l’unità di una famiglia, bensì l’obiettivo verso cui tendono oltre all’origine da cui tutti provengono. Nel giorno dell’onomastico dei due Santi Patroni di Roma, il Santo Padre Bergoglio ha poi aggiunto «Pietro e Paolo hanno annunciato Gesù, da innamorati. Pietro, prima di essere messo in croce, non pensa a sé ma al suo Signore e, ritenendosi indegno di morire come Lui, chiede di essere crocifisso a testa in giù. Paolo, prima di venire decapitato, pensa solo a donare la vita e scrive che vuole essere “versato in offerta” (2 Tm 4,6). Questa è profezia. Non parole. Questa è profezia, la profezia che cambia la storia». (agg. di Niccolò Magnani)
I primi esempi di martirio
I Santi Pietro e Paolo vengono celebrati oggi 29 giugno. Entrambi punto di riferimento per la neonata comunità cristiana furono i primi esempi di martirio in nome di Gesù. Molte le caratteristiche condivise da entrambi ancora prima di conoscersi. Ad entrambi Gesù cambiò il nome: Simone fu chiamato Kefa, ovvero roccia, da cui proviene Pietro, mentre Saulo divenne Paolo, ovvero piccolo, ultimo. Entrambi registrarono inoltre un importante primato: Pietro costituì la prima comunità di cristiani a Gerusalemme e Paolo fu il primo ad annunciare il Vangelo ai Gentili ricevendo per questo l’appellativo di Apostolo delle genti. In merito al martirio, altro aspetto che li accomunò, San Pietro fu vittima delle persecuzione di Nerone e subì il martirio in nome della fede cristiana e fu per sua volontà crocifisso a testa in giù, non sentendosi degno di essere crocifisso come Gesù. Nel medesimo periodo, tra il 64 e il 67, anche San Paolo subì il martirio, sempre a Roma ma fuori le mura. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Primi apostoli a diffondere il Vangelo, eventi a Roma
Tra le più importanti solennità religiose della cristianità, ricorre quella dedicata ai Santi Pietro e Paolo che si celebrano oggi 29 giugno. Furono entrambi apostoli di Gesù, i primi a diffondere il Vangelo in tutto il mondo. I festeggiamenti a Roma sono molteplici ed iniziano al Vespro del giorno prima quando nella Basilica Vaticana la statua di San Pietro viene vestita di tutto punto dal pontefice. La giornata di oggi si apre invece con la messa del Pontefice e l’angelus. Tradizione vuole che si prosegui con la passeggiata in Piazza San Pietro per ammirare l’infiorata che dalla fine del ‘600 rende omaggio ai Santi patroni della Capitale e poi nei pressi della Basilica di San Paolo per la visita al mercatino. Dalla metà del 1800 tra le abitudini dei romani in questa giornata di festa c’è anche quella di organizzare delle scampagnate nell’Abbazia delle Tre Fontane affidata ai frati Trappisti che avevano bonificato l’area dalla malaria. Al tramonto, come rammenta Vaticano.com, si porta in processione la catena di San paolo, reliquia composta da 14 anelli di ferro che si trova nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Infine la Cupola di San Pietro in serata sarà illuminata a giorno e contornata da bellissimi fuochi di artificio nei cieli di Roma. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Si celebrano oggi i patroni di Roma
I Santi Pietro e Paolo vengono festeggiati il 29 giugno dalla Chiesa cattolica e dai suoi fedeli. Pietro fu il primo a rivelare che Gesù era il Cristo, Paolo invece fu la figura centrale nella diffusione del vangelo all’interno del mondo greco-romano. Pietro nacque da umile famiglia a Bethsaida, in Galilea. Aveva un fratello di nome Andrea, il primo ad ascoltare la parola di Gesù dopo l’annuncio di Giovanni Battista: “Ecco l’Agnello di Dio”. Il nome originario di Pietro era Simone. A cambiarglielo fu Gesù stesso, il quale gli annunciò che sarebbe diventato il primo Papa della Chiesa. Il Vangelo lo descrive come una figura schietta, diretta, sanguigna. Ai tempi della Passione di Cristo fu lui a rinnegarlo tre volte, per poi pentirsene quasi subito. Dopo la morte di Gesù si trasformò in guida degli altri apostoli, ispirando la loro missione: predicare a Gerusalemme e nelle altre terre la fede cristiana. A lui si deve anche la recita del Padre Nostro. Pietro morì a Roma crocifisso a testa in giù, dopo la persecuzione avviata dall’imperatore Nerone a seguito dell’incendio scoppiato a Roma nel 64.
Paolo di Tarso è riconosciuto come il più grande missionario del messaggio di Cristo mai esistito. Nato a Tarso tra il 5 e 10 d.C, Paolo agli inizi della sua vita era ebraico e fiero sostenitore di coloro che perseguitavano i cristiani. Mentre si recava a Damasco per combattere quella che era considerata dal giudaismo soltanto una setta pericolosa da cancellare, all’improvviso cadde dal cavallo udendo Gesù Cristo (da qui la famosa espressione “folgorato sulla via di Damasco”). Dopo quell’episodio Paolo aveva perso la vista. Raggiunse ugualmente Damasco, dove nei tre giorni successivi conobbe la comunità cristiana. Fu poi raggiunto da Anania, che gli fece riacquistare la vista e lo battezzò. Da lì in avanti Paolo si trasformò nell’apostolo delle Genti, predicando la parola di Dio nel mondo greco-romano. Andò incontro al martirio nell’anno 67: fu decapitato a Roma, laddove poi sarebbe stata edificata la celebre Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Santi Pietro e Paolo patroni di Roma
I Santi Pietro e Paolo sono i patroni di Roma. Entrambi vengono ricordati ogni anno il giorno 29 giugno. Roma è la capitale d’Italia, conosciuta in tutto il mondo come la Città Eterna. Dalla Basilica di San Pietro al Colosseo, dalla Fontana di Trevi ai Musei Vaticani, passando per il Pantheon, Piazza di Spagna, Piazza Navona e Piazza Venezia: sono solo alcuni dei luoghi di principale interesse della città capitolina, inseriti nei classici itinerari preparati dai tour operator di tutto il mondo. Tra i luoghi insoliti da vedere a Roma si annoverano invece la Zuppiera di Corso Vittorio, l’Orologio ad acqua del Pincio, la Porta Magica di Piazza Vittorio e l’ingresso di Palazzo Zuccari. Roma festeggia i Santi Pietro e Paolo il 29 giugno con un’imponente cerimonia religiosa nella Basilica di San Pietro. Nella stessa giornata è inoltre prevista la tradizionale regata di canone sul Tevere, mentre alla sera i romani assistono allo spettacolo pirotecnico La Girandola da Piazza del Popolo.
Altri Santi del 29 giugno
Oltre ai Santi Pietro e Paolo, nella giornata del 29 giugno la Chiesa venera il vescovo San Cassio di Narni, San Trinio, la contessa Santa Emma di Gurk e il vescovo San Siro di Genova.