L’Italia resta molto prudente sull’emergenza coronavirus, visto che i numeri dei casi di contagio e di decessi appaiono ancora drammaticamente elevati. Ogni regione, naturalmente, è colpita in maniera differente dal virus ma la soglia di attenzione resta alta ovunque. Così come in Liguria, la regione più anziana di Italia e quindi tra le più vulnerabili, con il Governatore Toti che ha fatto il punto della situazione sugli ospedali e più in generale sulle misure di sicurezza adottate dal governo. “Per ora in Liguria stiamo dietro alle necessità, abbiamo margine, anche se è poco“, le sue parole. “Lo so che c’è agitazione, capisco che siano agitati, ma stiamo facendo tutto quello che è umanamente possibile. Chiediamo di isolare i sintomatici dagli asintomatici, gli stiamo dando un presidio sanitario all’interno, abbiamo scelto un coordinatore che se ne occupa, stiamo fornendo i dispositivi di protezione individuali”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
CORONAVIRUS: QUASI 1000 MORTI NELLE ULTIME 24 ORE
Quasi mille morti nelle ultime 24 ore: quella di oggi è la giornata peggiore per l’Italia dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus. Rispetto a ieri ci sono 969 vittime in più, quindi il bilancio dei decessi è di 9.134 (nei morti di oggi vengono conteggiati anche i 50 decessi avvenuti ieri in Piemonte che non erano stati comunicati). Risale anche la curva dei contagi secondo i dati forniti dalla Protezione civile: ci sono 4.401 nuovi casi, quindi il totale dei positivi arriva a 66.414. I guariti sono 589, quindi nel complesso 10.950. Se uniamo tutti questi numeri, abbiamo un totale di 86.498 casi in Italia. Nello specifico, la Regione Lombardia resta quella più colpita dal Covid-19: 23.895 positivi, 8.001 guariti e 5.402 morti. In Emilia Romagna 9.361 casi, 960 guariti e 1.267 morti. Segue il Veneto con 6.648 positivi, 536 guariti e 313 morti. Il Piemonte è a quota 6.347 contagiati, 176 guariti e 569 morti. Sono invece 336 nelle Marche, dove si registrano 2.850 positivi e 10 guariti. (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA, SALVINI ATTACCA UE
Non le manda a dire all’Unione Europea il leader della Lega, Matteo Salvini. Parlando ai microfoni di Affaritaliani.it, l’ex ministro degli interni ha spiegato: “Pazzesco. L’Europa si prende altri quindici giorni di tempo per decidere che fare, se, chi e come aiutare. In piena emergenza, con la gente che muore, ora di polmonite, domani magari di povertà. Altro che ‘unione’ – ha aggiunto – questo eè un covo di serpi e sciacalli. Prima sconfiggiamo il virus, poi ripensiamo all’Europa. E, se serve, salutiamo. Senza neanche ringraziare”. Anche il governatore del Veneto, Fontana, ha avuto da ridire contro l’Ue: “L’Europa non ha dato un minimo di coordinamento, inizialmente si sono comportati quasi come se non fosse un loro problema, così come hanno trattato il caso dell’immigrazione in Italia, l’Europa non c’è”. Sull’epidemia si è espresso, in altri termini, anche il governatore del Piemonte, Cirio, che si è invece soffermato sulla carenza di posti letti: “Stiamo arrivando al livello di saturazione della terapia intensiva – le parole a Radio Rai Uno – nonostante la Regione Piemonte abbia raddoppiato i posti letto. Se questa curva non si abbassa rischiamo davvero di non farcela, di qui il mio appello accorato a Roma di inviare ventilatori in base alle effettive urgenze e agli effettivi bisogno”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE SARDEGNA: 30 NUOVI ANZIANI INFETTI
Le case di riposo continuano ad essere falcidiate dall’epidemia di coronavirus. Dopo i numerosi casi degli scorsi giorni, è notizia di oggi quella che in Sardegna si sono ammalati altri 30 anziani da covid-19 e uno di loro è morto. La casa di cura in questione è situata in quel di Sanluri, in provincia del Sud Sardegna, e la notizia giunge dopo gli episodi di Sassari e Bitti (provincia di Nuoro). La struttura si chiama “Divina Provvidenza”, come scrive SkyTg24.it, e a riguardo il sindaco Alberto Urpi ha spiegato: “L’anziana deceduta – le sue parole via Facebook – era ricoverata da due giorni in ospedale, era stata ospite a lungo della casa di riposo. Ieri sono arrivati i risultati dei tamponi eseguiti sugli ospiti della struttura tra anziani e lavoratori, abbiamo 27 positivi al Covid-19 che sommati ai 3 precedenti fanno salire i casi a 30”. Intanto la Fondazione Gimbe ha effettuato una stima sui possibili casi “sommersi” da coronavirus in Italia, parlando di ben 208.000, contro gli 80.539 confermati a ieri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE, FONTANA: “SERVONO LE MASCHERINE”
Stanno per terminare le mascherine nella regione Lombardia, con il rischio che molti medici vadano a lavoro senza le protezioni basilari. Lo ha spiegato il governatore Attilio Fontana: “Noi abbiamo una necessità spasmodica di mascherine – le sue parole riportate da SkyTg24.it – è la cosa di cui, giustamente, più si lamentano tutti, a partire anche dalla nostra medicina generale. Stiamo cercando di recuperare mascherine, oltre anche a camici – ha aggiunto il numero uno lombardo – superando anche in questo caso la burocrazia”. Il problema principale nel reperire queste mascherine è che “su cento persone che si offrono, ce ne sono 95 che sono persone poco perbene che vorrebbero truffarci”. Fontana ha parlato anche del numero di infetti lombardi, che ieri sono tornati a salire dopo qualche giorno di decrescita: “Sono convinto che, tenuto conto dell’aumento dei contagi corrisposto a prima che entrassero in vigore le nuove misure più restrittive, sono fiducioso che queste stesse nuove misure conterranno l’aumento”. Secondo Fontana, la crescita di ieri è dovuta all’aumento dei tamponi, “dovuto soprattutto al fatto che nei giorni precedenti ne erano stati elaborati meno e si sono sommati a quelli di ieri”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE: SEI NUOVI CASI A CODOGNO
Mentre la curva dei contagi nella giornata di ieri, giovedì 26 marzo 2020, è purtroppo tornata a salire nel nostro Paese, giunge un’altra notizia poco felice dalla Lombardia. Stando a quanto riportato sull’edizione odierna del quotidiano “Il Corriere della Sera”, la riapertura dell’ex area protetto di Codogno, nel Lodigiano, luogo divenuto emblema dell’epidemia italiana di Coronavirus in virtù della scoperta del primo contagiato in assoluto sul suolo nazionale, avrebbe provocato la nascita di nuovi casi. “Abbiamo sei positivi in più – ha dichiarato il sindaco, Francesco Passerini, che è anche il presidente provinciale –. Nelle ultime giornate eravamo fermi a 268 casi, ora invece sono 274. Un segnale che i divieti introdotti con la zona rossa avevano funzionato”. Del resto, ieri la Lombardia ha vissuto una giornata piuttosto negativa, contrassegnata dall’incremento di 2543 contagi in un solo giorno, mentre i decessi sono arrivati a quota 4861. In sole 24 ore, sono state 387 le vittime mietute dal Covid-19 nella regione. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
CORONAVIRUS ITALIA: RISALE CURVA CONTAGI, “MA È LENTA”
Risale la curva dei contagi dal Coronavirus in Italia. Il trend in calo delle persone attualmente positive al Covid-19 si ferma dopo quattro giorni. Sono 4.492 le persone contagiate rispetto all’ultima rilevazione, per un totale di contagiati che ammonta a 62.013 persone. Inoltre, sono morte 712 persone (50 in più dell’ultimo bollettino ufficialmente comunicato dalla Protezione civile, da cui mancavano le vittime in Piemonte). Il bilancio totale delle vittime con Coronavirus è di 8.215. Ma crescono anche i guariti: sono 999 in più, quindi salgono a 10.361 persone. Dunque, il totale delle persone che hanno contratto il Coronavirus in Italia arriva a 80.539. Secondo Agostino Miozzo, vice capo della Protezione civile, la velocità dell’incremento della curva sta rallentando. «Non possiamo aspettarci un’improvvisa diminuzione». Al tempo stesso sono in corso le analisi per capire le ragioni dell’ultimo incremento. «L’ipotesi è che ci sia stato un accumulo di risultati di tamponi fatti nei giorni precedenti».
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: ITALIA RITIRA 200 MILITARI DALL’IRAQ
A causa dell’emergenza Coronavirus, l’Italia ritira 200 militari dall’Iraq. La Nato e il Comando Multinazionale responsabile delle operazioni in Iraq hanno disposto la sospensione temporanea delle attività addestrative, garantendo però le capacità essenziali. Quindi, lo Stato Maggiore della Difesa sta coordinando e pianificando col Comando Operativo di Vertice Interforze il rientro temporaneo di alcuni militari italiani che sono impegnati nelle operazioni Inerehent Resolve (OIR) e Nato Training Mission in Iraq (NMI) focalizzate prevalentemente sull’addestramento delle forze irachene. Ma restano attivi gli assetti essenziali per la lotta al terrorismo e alla sicurezza del popolo iracheno. Di conseguenza, resteranno operativi circa 600 militari distribuiti tra Erbil e Bagadad e Kuwait. Le Forze Armate italiane, che sono impegnate ora nell’emergenza sanitaria, continueranno a contribuire con gli alleati alla lotta al terrorismo e a sostenere i popoli dove sono in corso missioni e operazioni.