In materia di emergenza Coronavirus, è scoppiata una lite fra Fabrizio Pregliasco e Alessandro Meluzzi in diretta tv nel corso della puntata di ieri, giovedì 26 marzo 2020, di “Dritto e Rovescio”. Tutto ha avuto origine da un servizio realizzato dalla redazione del programma e imperniato sulla chiusura delle chiese ai fedeli e ad alcune soluzioni “alternative” trovate in certi luoghi d’Italia per ovviare alle limitazioni. A tal proposito, lo psichiatra Meluzzi è intervenuto asserendo: “Nelle famiglie stiamo riscoprendo il più prezioso dei beni: il tempo, per stare con gli altri, per ascoltarsi… Una cosa che nella nostra società era andata perduta. Però sono convinto che ognuno possa vivere nella sua legge: se la mia è quella di essere un innamorato di Cristo, nessuno può impedirmi di andare in chiesa a pregare con gli altri. Abbiamo fatto una cosa gravissima a proibire l’accesso nei luoghi di culto alle famiglie. Se uno, poi, vuole murarsi in casa, si mura in casa. Il Coronavirus l’avremo per mesi, per anni”.
LITE PREGLIASCO-MELUZZI: “STA DICENDO COSE ALLUCINANTI!”
Dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Meluzzi, Fabrizio Pregliasco, virologo universitario di Milano, ha ribattuto con vigore sull’argomento, soprattutto quando lo psichiatra ha affermato: “Dobbiamo capire che gli italiani sono adulti e se decidono di andare in chiesa, sanno di esporsi a un rischio personale”. Di fronte a queste parole, Pregliasco non ci ha più visto: “Lei sta andando fuori di testa, dice cose allucinanti! Ma quale rischio personale? Il rischio è di contagiare anche gli altri e di non frenare la diffusione del Coronavirus”. Meluzzi: “Proprio Lei, professor Pregliasco, mi dice questo? Lei che minimizzava fino a qualche settimana fa sui rischi del Covid-19?”. Successivamente, il dibattito si è spostato sulla gente che infrange le restrizioni governative e Meluzzi ha sottolineato la necessità di adottare misure eque come Wuhan e non chiudere i mercati rionali lasciando aperti i supermercati. Pregliasco ha detto che probabilmente si arriverà quei livelli, perché l’ondata di contagi registrata al Nord si paleserà purtroppo presto anche al Sud.