In piena emergenza coronavirus proliferano gli infetti e nel contempo le bufale e le fake news. E’ davvero difficile destreggiarsi in questo periodo in una miriade di notizie e messaggi che ci arrivano da ogni dove, in particolare dalle chat e dai social, il terreno più fertile proprio per le false notizie. L’ultima circolante, certificata come super bufala, è giunta nella giornata di ieri, giovedì 26 marzo. Forse anche a voi vi sarà stato recapitato un messaggio via WhatsApp in cui si avvisava di non utilizzare la rete in maniera troppo esagerata, a cominciare in particolare da Instagram, Facebook e Twitter, in quanto la stessa rete si starebbe sovraccaricando fin troppo a causa dell’ingente contenuto di materiale multimediale pubblicato in questi giorni di quarantena in casa. Il messaggio che vi sarà arrivato sarà stato il seguente: “I gestori di rete dati chiedono di non diffondere video se non strettamente necessari; ogni invio e ogni download attraverso i social, compreso WhatsApp, impegnano la rete impedendo il regolare funzionamento. Le reti stanno collassando: protezione civile, ospedali, scuole e aziende non riescono più a scambiare dati. Fermiamoci. _ fai girare anche tu, grazie”.
CORONAVIRUS, MISE SMENTISCE LA BUFALA DELLE RETI SOVRACCARICHE
A rendere il tutto ancora più “credibile”, il fatto che lo stesso messaggio iniziasse con la scritta “fonte Mise”, ovvero, proveniente dal ministero del lavoro e dello sviluppo economico. Come detto sopra, però, si tratta di una notizia falsa, al punto che lo stesso ministero è stato costretto ad intervenire con un messaggio ufficiale in cui si legge: “Il MISE informa che è falso il messaggio attribuito a ‘fonte MiSE’, in cui viene riferito di un presunto imminente blocco delle reti di telecomunicazioni causato dal diffondersi di video sui social network. Le reti di telecomunicazioni sono pienamente operative. Si invita pertanto a diffidare dai messaggi non verificati diffusi via social e web e a segnalarli alla polizia postale e delle comunicazioni tramite il sito: ttps://www.commissariatodips.it”. Non vi è quindi alcun pericolo che le reti collassino: continuate pure a pubblicare su internet e a chattare, basta che non facciate circolare altre bufale…