La voce di allarme di Andrea Agnelli, presidente dell’ECA chiaramente non è rimasto una scontato e certo la Uefa è pronta a interrogarsi sui tanti dubbi che si accendono per il futuro del calcio, in questi giorni così drammatici per l’emergenza coronavirus. Anzi lo stesso presidente della Uefa Ceferin, in un intervista a Repubblica pare pronto a mettere già i primi paletti per il calcio che verrà, conscio dei grandi problemi, anche economici che occorreranno nei prossimi mesi. Dal taglio degli stipendi fino alla chiusura della stagione, senza dimenticare le norme dei Fair Play Finanziario, su cui parecchi club si interrogano in vista della prossima stagione. Se fino a pochi giorni fa infatti per il vice presidente Uva le ristrette regole sarebbero rimaste invariate, ora anche la Uefa ritorna sui suoi passi ed apre a diverse ipotesi, come lo stesso Ceferin ha affermato. Diverse infatti le ipotesi sul tavolo, dalla cancellazione per questa stagione delle norme, fino alla semplice esclusione dell’annata nei conteggio dei trienni, con pure diverse soluzioni intermedie per venir incontro ai club. Tutto però dipenderà da come si evolverà la situazione sul continente e non solo, per l’emergenza coronavirus, ma in ogni caso, come ha ricordato lo stesso Ceferin: “Nulla sarà più lo stesso dopo questo anno terribile”. (agg Michela Colombo)
AGNELLI: “IL CALCIO E’ IN CRISI”
Il calcio italiano ed europeo affrontano un rischio gravissimo. Andrea Agnelli, in qualità di presidente ECA (l’associazione dei club europei), ha scritto una lettera a tutti i presidenti delle società che compongono l’associazione. Agnelli sottolinea che l’emergenza Coronavirus e il conseguente stop imposto dall’epidemia sono una minaccia pericolosissima: “Siamo tutti responsabili del benessere e della sostenibilità delle società che gestiamo – si legge nella nota – e che devono affrontare una minaccia esistenziale. Dato che il calcio è fermo, lo sono anche i flussi di entrate da cui dipendiamo per pagare i giocatori, il personale e gli altri costi. Nessuno è immune, il tempismo è essenziale: fare fronte alle nostre preoccupazioni sarà la più grande sfida che il nostro gioco e l’industria abbiano mai affrontato”.
ANDREA AGNELLI: FAIR PLAY DA RIVEDERE
Sappiamo che Andrea Agnelli non è uno di quei presidenti che hanno fretta di ricominciare, tanto che in Lega Serie A sono già diventate memorabili alcune furenti discussioni con Claudio Lotito. Tuttavia, il presidente della Juventus sa che dal punto di vista economico il sistema è a rischio: “Il rinvio dell’Europeo e delle finali di Champions ed Europa League è stato solo l’inizio. Le discussioni sono molto attive su quale dovrebbe essere l’approccio alla licenza UEFA e al Fair Play Finanziario alla luce della crisi attuale”. L’ECA in questa fase ha due obiettivi: “Definire strategie realistiche per ricominciare a giocare a calcio a livello nazionale ed europeo, con la salute del pubblico e dei giocatori come principale preoccupazione; e definire dei sistemi per aiutare a gestire i bilanci dei club in questa fase di crisi sociale ed economica”.
ANDREA AGNELLI: LE MOSSE CON UEFA E FIFA
A livello Uefa (dunque europeo), spiega ancora Andrea Agnelli, si sta discutendo un “nuovo possibile modello di calendario”, e ci sono discussioni “molto attive su quello che sarà l’approccio delle licenze Uefa e il Fair play finanziario alla luce della crisi in atto”. A livello Fifa e quindi mondiale, invece, il lavoro “è incentrato sui giocatori, con considerazioni specifiche su come adattamenti al Regolamento sullo status e i trasferimenti dei calciatori possono essere realizzati, visto l’impatto di queste circostanze straordinarie. Si stanno tenendo discussioni anche con Fifpro ed European Leagues che cercano di incoraggiare i partner nazionali a discutere soluzioni che possano incontrare le realtà specifiche del territorio”.